Nel panorama delle misure di sostegno alle famiglie italiane, l’assegno unico familiare rappresenta una pietra miliare nell’ambito delle politiche sociali. Introdotto per rispondere concretamente alle esigenze di genitori e figli, mira a fornire un aiuto economico capace di adattarsi alle diverse realtà familiari, garantendo un supporto finanziario continuo e personalizzato.
L’anno 2024 ha segnato un punto di svolta per l’assegno unico familiare, con l’introduzione di nuove disposizioni volte a ottimizzare l’accesso ai benefici e ad ampliare la platea dei destinatari, riflettendo così l’impegno del Governo nel supportare le famiglie nel loro complesso percorso quotidiano.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio le caratteristiche dell’assegno unico familiare nel 2025, evidenziando le novità introdotte, i criteri di accesso, e le modalità di richiesta.
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- Che cos'è l'assegno familiare?
- Assegno unico: chi ne ha diritto?
- Quanto spetta con gli aggiornamenti 2025
- Come e quando proporre la domanda e aggiornare l'ISEE
- Novità e Aggiornamenti per l'Assegno Unico nel 2025
- Tempistiche di elaborazione
- L'assegno unico familiare 2025: un pilastro fondamentale delle politiche di sostegno alle famiglie italiane
- FAQ
- Dove si trova il riepilogo della domanda per l'assegno unico e universale?
- Come funziona l'assegno unico universale per figli a carico residenti all'estero?
- Che cos'è e a chi spetta l'Assegno Unico Universale?
- Aggiornamento ISEE e Assegno Unico: entro quale scadenza aggiornare l'ISEE?
- Quali sono gli importi per l'Assegno Unico Universale 2025?
Che cos’è l’assegno familiare?
L’Assegno unico familiare, conosciuto anche come Assegno Universale, rappresenta un importante sostegno per le famiglie con figli a carico, evidenziando la sua natura sia unica che universale:
- L’unicità di questo assegno si manifesta nella sua capacità di unificare e sostituire varie misure precedentemente dedicate individualmente al sostegno dei figli a carico, inclusi il bonus bebè e i premi per la nascita e l’adozione. Dal 2023, ha già integrato e rimpiazzato altri sostegni come gli assegni familiari e le relative detrazioni fiscali, inclusi il Reddito di Cittadinanza e il Bonus Asilo Nido.
- L’universalità si riflette nel fatto che l’assegno è destinato a tutte le famiglie che soddisfano i criteri legali stabiliti, indipendentemente dal livello di reddito. Sebbene le diverse fasce di reddito influenzino l’ammontare dell’assegno erogato dall’INPS, non sono esse a determinare l’eligibilità al beneficio in sé.
L’Assegno unico non va confuso con le altre misure governative a sostegno delle famiglie, come il bonus asilo nido e il bonus nuove nascite pensato dal Governo per il 2025. Anzi, la loro compatibilità aumenta l’efficacia delle singole misure, incrementando le capacità economiche dei genitori costretti ad affrontare spese elevate nei primi anni di vita del figlio.
Assegno unico: chi ne ha diritto?
Tutti i nuclei familiari residenti in Italia possono beneficiare dell’Assegno Unico Universale, a condizione che abbiano figli a carico che siano:
- Figli Minori: dall’attesa del settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 18 anni.
- Figli Maggiorenni fino a 21 anni: purché impegnati in percorsi di formazione, università, tirocini, servizio civile, o in cerca di lavoro, con un reddito inferiore a 8.000 euro annui.
- Figli Disabili: senza limiti di età, a testimonianza del sostegno continuativo offerto dalla comunità.
Criteri specifici sono previsti anche in relazione alla cittadinanza del richiedente:
- Cittadini italiani e dell’UE: devono possedere il diritto di soggiorno o di soggiorno permanente.
- Cittadini Extra-UE: è richiesto il possesso di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o di un permesso di lavoro valido per almeno sei mesi.
- Requisiti di Residenza: è necessario risiedere in Italia da almeno due anni, anche non consecutivi, o avere un contratto di lavoro di durata minima semestrale.
L’accesso all’Assegno Unico Universale è semplificato per chi ha già presentato domanda negli anni precedenti: non è richiesta una nuova domanda a meno di variazioni significative nella composizione familiare o reddituale. La DSU per l’aggiornamento dell’ISEE è tuttavia indispensabile per la definizione dell’importo spettante.
Quanto spetta con gli aggiornamenti 2025
L’importo dell’Assegno Unico Universale nel 2025 continua a essere una questione centrale per le famiglie italiane, essenziale per pianificare le spese e gestire il budget familiare. Con gli aggiustamenti apportati per il nuovo anno, la struttura dell’assegno si adatta per riflettere le necessità crescenti delle famiglie, tenendo conto dell’inflazione e delle variazioni economiche.
Struttura dell’assegno
L’assegno unico 2025 prevede un’articolazione basata su criteri che intersecano:
- Reddito ISEE: parametro fondamentale per la determinazione dell’importo.
- Composizione familiare: numero dei figli, età (minorenni, maggiorenni fino a 21 anni o disabili senza limite di età), e situazioni specifiche come la presenza di più di 4 figli o di entrambi i genitori lavoratori.
A partire dal 2025 l’Assegno Unico Universale non verrà più incluso nel calcolo dell’ISEE. In pratica, l’importo dell’Assegno Unico non influenzerà più il valore dell’ISEE di una famiglia garantendo l’accesso a una più ampia gamma di agevolazioni e supporti economici per le famiglie a basso reddito. Con questa modifica migliorativa, le famiglie potranno beneficiare di sussidi statali e locali senza il rischio di perdere i diritti a causa di un ISEE elevato.
Importo assegno universale 2025
L’assegno mensile per il 2025 è composto da:
- Quota Base: ricalcolata per adeguarsi all’inflazione, varia a seconda della soglia ISEE, garantendo supporto a tutti i livelli di reddito.
- Quota Variabile: determinata dalla combinazione dei criteri sopra menzionati, con particolare attenzione alle famiglie più numerose o con figli disabili.
- Eventuali Maggiorazioni: introdotte per assicurare che l’assegno unico non sia inferiore ai benefici precedenti sostituiti dal nuovo sistema, come gli assegni familiari.
💸 Concretamente, gli importi per il 2025 oscillano da un minimo di 57,5 euro per le famiglie con un ISEE superiore a 45.939,56 euro, fino a un massimo di 201 euro per quelle con un ISEE fino a 17.227,33 euro.
L’INPS ha facilitato la stima dell’importo spettante attraverso un simulatore online, permettendo una valutazione precisa del contributo.
Come e quando proporre la domanda e aggiornare l’ISEE
L’Assegno Unico Universale è erogato dall’INPS su base mensile e attivo dal mese successivo alla presentazione della domanda, coprendo il periodo da marzo dell’anno in corso a febbraio dell’anno seguente.
Le famiglie possono inoltrare la richiesta dell’assegno a partire da gennaio fino al 30 giugno di ogni anno.
Cosa succede se non aggiorno il mio ISEE?
Ecco cosa succede se non aggiorni l’ISEE entro la scadenza stabilita per il 28 febbraio 2025:
- gennaio e febbraio 2025: l’importo dell’AU si baserà sull’ISEE del 2024, se lo avevi già presentato;
- marzo 2025: l’INPS ti pagherà l’importo minimo dell’Assegno Unico;
- aggiornamento ISEE dopo il 28 febbraio ma entro il 30 giugno 2025: verranno ricalcolati gli importi da marzo in poi, con il recupero degli eventuali arretrati.
- aggiornamento ISEE dopo il 30 giugno 2025: l’importo sarà corretto solo per i mesi successivi, ma si perderanno gli arretrati da marzo a giugno.
Per evitare di ricevere l’importo minimo e garantire il calcolo corretto senza perdere arretrati, è consigliato aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2025.
La domanda può essere avanzata da uno dei genitori o da chi detiene la tutela del minore. In caso di genitori separati o divorziati, è possibile che la domanda venga presentata da un solo genitore, che può indicare le coordinate bancarie dell’altro per la divisione dell’assegno, a meno che non sia stato stabilito un affidamento esclusivo.
Canali per la presentazione
La richiesta dell’Assegno può essere effettuata attraverso diverse modalità:
- Attraverso il sito dell’INPS, al quale si può accedere solo se si è in possesso dello SPID o della Carta d’Identità Elettronica;
- Chiamando il numero di telefono di supporto dell’INPS, attraverso cui sarà possibile avviare la procedura;
- Recandosi presso i patronati e gli enti che dispongono del servizio telematico per l’Inps.
Per la procedura di richiesta, è necessario fornire i dati del figlio e dell’eventuale altro genitore, oltre alle informazioni bancarie per il pagamento. Non è richiesto l’invio dell’ISEE, in quanto l’INPS ha già accesso ai dati tramite il proprio sistema. Tuttavia, per i figli disabili, sarà indispensabile allegare la certificazione medica che attesti la loro condizione.

Novità e Aggiornamenti per l’Assegno Unico nel 2025
Con l’avvento del nuovo anno, l’aggiornamento dell’ISEE diventa un passaggio obbligatorio per le famiglie che intendono ricevere l’assegno unico e universale adeguato alla propria situazione economica attuale.
È essenziale sottolineare che chi ha già un’istanza di Assegno Unico Universale (AUU) approvata non deve presentare una nuova domanda, salvo nei casi di decadenza, revoca o rifiuto comunicati dall’INPS.
Tuttavia, eventi come la nascita di un figlio, variazioni nella condizione di disabilità, cambiamenti dello status di studente tra i 18 e i 21 anni, separazioni coniugali o nuove disposizioni per la ripartizione dell’assegno necessitano di una comunicazione tempestiva all’INPS.
Obbligo di Presentazione della Nuova DSU
La presentazione annuale della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è fondamentale per assicurare che l’importo dell’assegno rifletta correttamente la situazione reddituale della famiglia. Per il 2025, la DSU deve essere presentata entro il 30 giugno per garantire l’adeguamento degli importi a partire da marzo, con la possibilità di ricevere gli arretrati dovuti. Dopo luglio, l’assegno verrà calcolato sulle nuove basi senza effetti retroattivi, e in assenza di DSU, sarà corrisposto l’importo minimo.
Maggiorazioni per Specifiche Condizioni Familiari
Nel 2025, vedremo un incremento delle maggiorazioni destinate a famiglie con più di due figli, madri giovani, nuclei numerosi, bambini disabili, neonati e bambini piccoli in famiglie numerose con un ISEE limitato. Queste maggiorazioni rappresentano un ulteriore supporto per le famiglie che affrontano sfide particolari, riflettendo l’impegno del Governo nell’assistere tutte le componenti della società. Per il 2025, l’INPS ha comunicato le seguenti maggiorazioni:
- per i genitori con figli sotto 1 anno: aumento dell’AUU del 50% fino al primo anno di vita;
- per le famiglie con almeno 3 figli e ISEE fino a 45.939,56 euro: aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni;
- per le famiglie con almeno 4 figli: aumento fisso di 150 euro al mese;
- maggiorazione transitoria (gennaio-febbraio 2025): per chi ha un ISEE fino a 25.000 euro e ha ricevuto l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) nel 2021.
Tempistiche di elaborazione
L’INPS si impegna a elaborare le richieste in tempi brevi, generalmente entro 30 giorni dalla presentazione. Questo assicura alle famiglie di ricevere il sostegno necessario senza lunghe attese.
Supporto e assistenza
In caso di dubbi o per ottenere chiarimenti, è consigliato contattare direttamente l’INPS, utilizzando i canali di comunicazione ufficiali, oppure rivolgersi a patronati o consulenti specializzati. Questo permette di navigare la procedura con sicurezza e di accedere tempestivamente al beneficio previsto.
L’assegno unico familiare 2025: un pilastro fondamentale delle politiche di sostegno alle famiglie italiane
Con gli aggiornamenti e le novità introdotte, l’assegno unico familiare mira a garantire una copertura più ampia e adeguata, adattandosi alle mutevoli esigenze economiche e familiari dei cittadini.
L’importanza di mantenere aggiornate le proprie informazioni presso l’INPS, attraverso la presentazione tempestiva della DSU e la comunicazione di eventuali cambiamenti nel nucleo familiare, diventa cruciale per accedere correttamente a questo sostegno.
In un contesto di continua evoluzione sociale ed economica, l’assegno unico familiare si conferma uno strumento versatile e inclusivo, capace di offrire un contributo significativo al benessere dei nuclei familiari italiani, sostenendoli nel loro percorso di crescita e sviluppo.
FAQ
Dove si trova il riepilogo della domanda per l’assegno unico e universale?
Il riepilogo della domanda per l’Assegno Unico Universale può essere consultato attraverso il portale INPS, nella sezione “Servizi per il cittadino“. Dopo aver effettuato il login, sarà possibile visualizzare lo stato della domanda e i dettagli del pagamento.
Come funziona l’assegno unico universale per figli a carico residenti all’estero?
L’Assegno Unico Universale è riconosciuto anche alle famiglie con figli a carico residenti all’estero, purché il richiedente sia cittadino italiano o residente in Italia.
Che cos’è e a chi spetta l’Assegno Unico Universale?
L’Assegno Unico Universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico, che spetta a genitori con ISEE inferiore a 45.939,56 euro. È destinato a tutte le famiglie ma l’importo varia in base al numero di figli e all’ISEE.
Aggiornamento ISEE e Assegno Unico: entro quale scadenza aggiornare l’ISEE?
L’ISEE per l’Assegno Unico va aggiornato entro il 28 febbraio 2025 per evitare la riduzione dell’importo. Senza aggiornamento, da marzo 2025 si riceverà solo l’importo minimo. Aggiornandolo entro il 30 giugno, si potranno recuperare gli arretrati da marzo, mentre quelli di gennaio e febbraio resteranno invariati. Con l’aggiornamento ISEE dopo il 30 giugno, l’importo corretto sarà applicato solo ai mesi successivi, senza arretrati.
Quali sono gli importi per l’Assegno Unico Universale 2025?
Gli importi dell’Assegno Unico variano da un minimo di 57,5 euro per le famiglie con un ISEE superiore a 45.939,56 euro, fino a un massimo di 201 euro per quelle con un ISEE fino a 17.227,33 euro.