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Come e quando richiedere l’accertamento sanitario

Da Michele Vitarelli • Aggiornato il 18 Febbraio 2025 • Tempo di lettura stimato: 8 minuti

Per salvaguardare i diritti di tutti e favorire una società più inclusiva, lo Stato italiano prevede una serie di prestazioni economiche, agevolazioni e benefici di natura non economica, per tutti i cittadini che vivono condizioni di salute particolari. Al fine di verificare chi ha diritto a tali prestazioni, l’Inps si fa carico di una procedura medica volta a confermare lo stato di salute dell’interessato: l’accertamento sanitario

In questo articolo vi spiegheremo in cosa consiste l’accertamento sanitario, come si fa richiederlo, i possibili risultati e i benefici a cui si ha diritto. Buona lettura!

L’accertamento sanitario INPS, un procedimento medico utile al riconoscimento dell’invalidità civile
L’accertamento sanitario INPS, un procedimento medico utile al riconoscimento dell’invalidità civile.

Che cos’è l’accertamento sanitario?

L’accertamento sanitario è una procedura medica utile a verificare lo stato di salute di una persona ed è indispensabile per validare i requisiti per il riconoscimento di: invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap

Che cos’è l’accertamento sanitario obbligatorio e in cosa si differenzia? 

L’accertamento sanitario obbligatorio è richiesto dal medico per il paziente che si sospetta abbia alterazioni psico-fisiche da rendere urgente una terapia. L’accertamento è disposto dal Sindaco su proposta del medico. Dopo l’accertamento, se sussistono le condizioni e la persona si sottrae alle cure necessarie, può essere disposto un trattamento sanitario obbligatorio. 

L’accertamento sanitario obbligatorio si distingue per la sua natura straordinaria e obbligatoria imposta al soggetto per ragioni di sicurezza e salute pubblica. Diverso, invece, è l’accertamento sanitario che ha natura totalmente volontaria.

Chi può richiedere l’accertamento sanitario?

Tutti i cittadini con residenza in Italia, gli stranieri comunitari iscritti all’anagrafe e legalmente soggiornanti in Italia e gli stranieri extracomunitari con regolare permesso di soggiorno per almeno un anno possono richiedere l’accertamento.

Come fare la domanda per l’accertamento sanitario? 

Come primo step, è essenziale ottenere il certificato medico introduttivo (Modello SS3) da un medico certificatore, ovvero il medico di famiglia o il medico specialista della struttura ospedaliera o ambulatoriale. 

Il certificato medico introduttivo presenta dati del richiedente, come quelli anagrafici, codice fiscale, la natura delle patologie invalidanti e la inerente diagnosi. 

Il medico, dopo la compilazione e l’inoltro online del certificato all’Inps, stamperà la ricevuta completa del codice del certificato e lo consegnerà al paziente insieme alla copia del certificato medico originale.

Come secondo step, il richiedente dovrà presentare domanda entro 90 giorni (giorni di validità del certificato) usando il codice fornito dal medico:

  • Direttamente online alla pagina del servizio INPS dedicato; 
  • Presso un patronato o un’associazione di categoria dei disabili (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

Al momento della domanda, l’Inps suggerisce di anticipare le informazioni socio-economiche utili alla concessione delle prestazioni di invalidità civile in modo da disporre immediatamente il pagamento una volta acquisito il requisito sanitario e comprovato quello amministrativo. 

In cosa consiste la valutazione della commissione?

Durante l’accertamento la commissione valuterà il quadro clinico del paziente analizzando tutta documentazione presentata. 

L’INPS ricorda come i certificati presentati, come cartelle cliniche, test, valutazioni di specialisti etc hanno valenza di atto pubblico essendo attestati da un medico pubblico ufficiale. Quindi, possono essere messi in dubbio solo in caso di elementi oggettivi che portino a considerare le certificazioni non veritiere. 

Cosa succede dopo l’invio della domanda di accertamento? 

Per facilitare e sveltire il procedimento non è più necessario recarsi a visita medica per l’accertamento sanitario presso le strutture sanitarie locali integrate con un medico INPS e i centri medico legali dell’INPS.

L’inps ha semplificato il processo già durante l’emergenza Covid e le nuove modalità stabilite dal suo recente messaggio del 17 marzo 2023 n.1060, sono state rese strutturali e tuttora vigenti. 

Queste modalità prevedono che le commissioni medico-legali possano redigere i verbali grazie alla documentazione medica presentata, senza dover effettuare la visita medica. L’obiettivo è quello di rendere più celere la definizione delle istanze.

Nel caso in cui i documenti presentati siano insufficienti e non consentono alla commissione di verificare in maniera oggettiva lo stato di salute del richiedente, allora si convocherà il paziente a visita diretta.

Chi e come informa sull’esito degli accertamenti sanitari? 

La Commissione compila in formato elettronico il verbale di visita e lo invia all’interessato in duplice copia:

  • una con tutti i dati sanitari, anche sensibili;
  • l’altra con il solo giudizio finale.

Per le revisioni sanitarie, sempre al fine di semplificare il processo, anche in questo caso, è stata stabilità la valutazione agli atti “a distanza”. Nel verbale verrà indicata anche la data entro la quale effettuare una nuova visita di revisione in caso di minorazioni suscettibili di modificazioni nel tempo.

Cosa fare se non si è d’accordo con la decisione finale della commissione?

Nel caso in cui il giudizio finale della commissione non si ritenga congruo, è possibile presentare ricorso. Il richiedente potrà: 

  • entro 30 giorni proporre una revisione del verbale all’Inps nel caso di errori amministrativi o aggiornamenti nella documentazione medica;
  • fare ricorso, nel caso si ritenga il giudizio errato, presso il Tribunale del lavoro entro 180 giorni dalla notifica del verbale, tramite assistenza di un avvocato, eventualmente tramite un ente di patronato (ad esempio, presso un CAF) o una delle associazioni di tutela come ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS.

A quali prestazioni e agevolazioni si ha diritto? 

Il giudizio finale da parte dei medici legali Inps riconoscerà o meno lo stato di invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap

In base alla percentuale il soggetto avrà diritto a determinate prestazioni economiche (nel caso di invalidità superiore al 74%) e ad alcuni benefici di natura non economica, qualora sussistano i rispetti requisiti amministrativi (es. limiti di reddito). Vi proponiamo di seguito uno schema riassuntivo: 

Percentuale Invalidità Agevolazioni e prestazioni economiche
33%-45%Iscrizione alle liste di collocamento mirato
46%Collocamento obbligatorio disabili
60%Esenzione parziale ticket sanitari
67%Esenzione totale ticket sanitari
74% – 99%Assegno mensile di assistenza
Detrazioni fiscali per familiari a carico 
Pensione di vecchiaia anticipata per invalidi all’80%
100% Invalidità totalePensione di inabilità agli invalidi civili
Pensione di invalidità
Assegno di vedovanza
Indennità di accompagnamento
Agevolazioni fiscali
Esenzione bollo auto e IVA ridotta
Handicap Grave (legge 104/1992)Congedo straordinario per chi assiste
Permessi lavorativi retribuiti (legge 104)
Esenzioni Irpef per alcune prestazioni
Agevolazioni per acquisti di veicoli e ausili
Ciechi CiviliPensione ai ciechi civili assoluti
Pensione ai ciechi parziali
Sordi CiviliPensione ai sordi

“Bonus tiroide” o invalidità tiroide: facciamo chiarezza

Il termine “bonus tiroide” come conosciuto e ritrovabile nel web, in realtà, non esiste ed è una forzatura nominativa che si riferisce al compenso economico concesso alle persone a cui è stata riconosciuta un’invalidità superiore al 74% causata da malattie tiroidee. Affiliare la parola “bonus” alle agevolazioni spettanti agli invalidi per malattie da tiroide non è solo fuorviante ma altresì incorretto, in quanto l’INPS non disciplina o menziona nessuna misura sotto il nome di “bonus tiroide“.

Quindi, per farla breve, chiunque abbia una patologia correlata alla tiroide, come l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo, il gozzo, il carcinoma tiroideo può richiedere l’accertamento dell’invalidità mediante la procedura consueta dell’accertamento sanitario. In base alla percentuale di invalidità assegnata dalla commissione e quindi alla gravità della malattia, il paziente riceverà i rispettivi benefici economici come descritti nella tabella del paragrafo precedente.

Ad esempio, le persone affette da ipotiroidismo severo o tiroidite di Hashimoto con complicazioni gravi, che in genere hanno un’invalidità riconosciuta tra il 74% e l’80%, hanno diritto all’assegno mensile di 333,33 euro per 13 mesi, a condizione di rispettare i limiti di reddito e di età previsti dalla legge.

Supporto e assistenza

Per richiedere supporto in fase di presentazione della domanda o per la richiesta di informazioni sull’ accertamento sanitario, consigliamo di contattare il vostro medico di base o l’INPS tramite i canali di contatto descritti dettagliatamente nel nostro articolo.  

L’accertamento sanitario per verificare il proprio stato di salute

Per verificare il proprio stato di salute e ottenere il riconoscimento dello stato di invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap è necessario effettuare un accertamento sanitario. Dopo aver ottenuto il certificato medico introduttivo dal medico di base si potrà effettuare domanda direttamente dal sito ufficiale Inps allegando tutti i documenti sanitari utili all’accertamento. 

Con l’obiettivo di velocizzare il processo, dal 2021 la commissione medica Inps valuta la documentazione e assegna lo stato di salute senza dover chiamare a visita il paziente. Una volta ricevuto, in formato elettronico, il giudizio finale della commissione, il soggetto potrà richiedere e beneficiare di determinate prestazioni economiche e/o sostegni di natura non economica. 

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Michele Vitarelli

Grande appassionato di scrittura e di politiche sociali, grazie alla collaborazione con il Team Procedureamministrative posso finalmente trasformare la mia passione per la scrittura in un impegno concreto. Credo fortemente che divulgare informazioni in modo semplice e accessibile contribuisca a rendere la società più giusta e equa.

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