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La detrazione per i figli a carico: tutto quello che devi sapere

Da Eleonora Orrù
Aggiornato il 29 Novembre 2024
Tempo di lettura stimato: 7 minuti

Se hai dei figli a carico, probabilmente ti interesserà sapere come funziona la detrazione per i figli a carico, il beneficio che spetta a tutti i genitori che hanno uno o più figli fiscalmente a carico.

La detrazione fiscale, calcolata in base alla fascia di reddito, viene applicata sulla tassa Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Se vuoi sapere nel dettaglio come funziona questo beneficio fiscale, ti consigliamo di continuare a leggere il nostro articolo: ti spiegheremo cos’è l’Irpef e come puoi richiedere la detrazione.

Detrazioni fiscali per figli a carico per ridurre il carico fiscale delle famiglie italiane
Detrazioni fiscali per figli a carico per ridurre il carico fiscale delle famiglie italiane

Irpef, che cos’è l’imposta sul reddito delle persone fisiche? 

LIrpef è una tassa dovuta da tutte le persone che percepiscono un reddito attraverso:

  • il possesso di beni immobili;
  • il possesso di capitali;
  • il lavoro da dipendente;
  • il lavoro autonomo;
  • la gestione di impresa;
  • altre modalità indicate nell’articolo 67 del  Testo unico delle imposte sui redditi.

Sono esclusi dal pagamento dell’Irpef tutti coloro che percepiscono un reddito uguale o inferiore agli 8.500 euro all’anno – conosciuta come “no tax area” – stabilito per il periodo di imposta del 2024.

L’aliquota IRPEF viene calcolata, per ogni cittadino, in base agli scaglioni che corrispondono a delle vere e proprie fasce di reddito progressive:

Scaglione di redditoAliquota IRPEF
Fino a 15.000 euro23%
Da 15.001 a 28.000 euro25%
Da 28.001 a 50.000 euro35%
Oltre 50.000 euro43%

La tassazione “progressiva” sta a significare che ogni fascia di reddito viene tassata con la relativa aliquota. Ad esempio, con un reddito di 20.000 euro, i primi 15.000 saranno tassati al 23% e i restanti 5.000 al 25%. Inoltre, è bene sapere che le aliquote si applicano al reddito imponibile, ovvero il reddito complessivo sottratto dalle eventuali deduzioni.

Dall’importo lordo della tassa possono essere detratte alcune spese come per esempio quelle sostenute per la salute o l’istruzione. Lo stato, inoltre, a chi ha figli e familiari a carico permette di beneficiare di altre detrazioni fiscali che vengono calcolate in base alla fascia di reddito.

Vediamo ora, in particolare, cos’è come funziona la detrazione per i figli a carico.

Come funziona la detrazione per i figli a carico nel 2024 ?

A partire dal 1° marzo 2022 in Italia è stato istituito l’Assegno Unico e Universale, per cui le detrazioni fiscali per i figli a carico spettano solo se si è genitori di un figlio o più figli di età uguale o superiore ai 21 anni.

Per le detrazioni sono previsti dei limiti di reddito per i figli per fasce d’età:

  • ciascun figlio a carico fino a 24 anni non deve avere un reddito complessivo annuo superiore a 4.000 euro;
  • ciascun figlio a carico oltre i 24 anni non deve percepire un reddito complessivo annuo superiore a 2.840,51 euro.

Quanto ammonta la detrazione?

La detrazione è pari a 950 euro per ogni figlio a carico che rispecchia i requisiti sopracitati. Una famiglia con più di tre figli a carico può beneficiare di 200 euro in più per ciascun figlio, a partire dal primo figlio.

Come si calcola la detrazione fiscale?

L’ammontare effettivo della detrazione per ogni figlia a carico viene calcolato con una formula matematica. Per calcolare la detrazione è necessario conoscere:

  • le detrazioni teoriche indicate dallo stato;
  • un coefficiente numerico che si ottiene dividendo la differenza tra il limite di reddito e il valore di credito, per lo stesso limite di reddito;
  • il reddito percepito.

La formula da applicare è la seguente:

detrazione teorica  x  [(limite di reddito – reddito complessivo)/limite di reddito)]

Il limite di reddito complessivo base è di 95.000 euro, aumentabile di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo.

Quali sono le detrazioni teoriche Irpef del 2024 per i figli a carico

Come abbiamo detto, per effettuare il calcolo specifico della detrazione Irpef per i figli a carico è fondamentale sapere quali sono le detrazioni teoriche per i figli a carico stabilite dallo stato. Ecco quali sono i loro valori nel dettaglio per il 2024:

  • per ogni figlio a carico 950 euro;
  • a partire dal terzo figlio, 200 euro in più per ciascun figlio;
  • 400 euro di maggiorazione per i figli con disabilità.

Esempio di calcolo detrazione figli a carico

Chiariamoci le idee su come viene calcolata la detrazione per i figli a carico grazie a un esempio pratico.

Supponiamo i seguenti dati:

  • Genitore con reddito complessivo: 40.000 euro;
  • 1 figlio a carico di 22 anni;
  • Reddito del figlio: 2.500 euro (quindi è a carico, perché inferiore al limite di 2.840,51 euro);
  • Detrazione teorica: 950 euro;
  • Limite reddito complessivo: 95.000 euro (base per 1 figlio).

Il calcolo passo a passo, sarà:

  • Differenza tra limite e reddito complessivo: 95.000−40.000=55.000
  • Rapporto tra differenza e limite: 55.000/95.000=0,5789
  • Applicazione alla detrazione teorica: 950×0,5789=550,96950

La detrazione effettiva IRPEF spettante al genitore sarà di 550,96 euro.

Cosa succede se i genitori sono separati

In caso in cui i genitori siano separati o divorziati, la detrazione IRPEF va ripartita tra i due genitori in parti uguali. Alternativamente i genitori possono scegliere di attribuire al 100% e non più al 50% la detrazione a chi dei due ha il reddito più elevato. Questo accordo tra le parti, permette al genitore con il reddito più alto di beneficiare completamente della detrazione fiscale in caso di incapienza da parte del genitore del reddito più alto.

Infatti, in caso di incapienza, ossia quando la detrazione fiscale, è maggiore della tassa IRPEF, non è possibile beneficiare dell’intero valore della detrazione, in quanto l’ importo in eccesso non può essere convertito in alcun modo e va perso.

Come ottenere la detrazione fiscale?

A differenza dell’Assegno Unico Universale – utile per ottenere le detrazioni fiscali per figli a carico con meno di 21 anni – che viene richiesto tramite domanda all’INPS, le detrazioni fiscali per figli oltre i 21 anni vengono, invece, comunicate al proprio datore di lavoro in caso di lavoratore dipendente o direttamente in dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o modello PF. I lavoratori dipendenti vedranno riconosciute le detrazioni direttamente in busta paga.

Scopri altri aiuti e agevolazioni previste per le famiglie

Lo Stato riconosce gli sforzi economici che comporta crescere una famiglia e offre diverse misure di sostegno per aiutare i genitori. Puoi informarti su alcuni di questi grazie ai nostri articoli:

Quello che c’è da sapere in breve sulle detrazioni IRPEF per figli a carico

Le detrazioni IRPEF per i figli a carico sono delle detrazioni fiscali destinate ai genitori che hanno uno o più figli fiscalmente a carico. La percentuale di detrazione applicata sulla tassa Irpef, viene determinata in base a una formula che prende in considerazione il reddito e le fasce di detrazione teoriche stabilite dallo stato. Per richiedere le detrazioni è sufficiente sufficiente comunicare i dati al datore di lavoro (per i lavoratori dipendenti) o inserirli nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi PF).

FAQ

Come richiedere la detrazione fiscale per figli a carico?

Basta rivolgersi al proprio datore di lavoro se si è lavoratori dipendenti, altrimenti in sede di dichiarazione dei redditi (modello 730 o PF). Nel primo caso, le detrazioni verranno riconosciute direttamente in busta paga.

Detrazioni fiscali per figli a carico e Assegno Unico Universale fino a che età?

L’Assegno Unico Universale prevede detrazioni per figli minori, figli maggiorenni fino a 21 anni con un reddito complessivo non superiore a 8000 e figli disabili. Al contrario, le detrazioni fiscali per figli a carico sono previste per sostenere i genitori che hanno a carico figli con più di 21 anni.

Detrazione, conviene al 50 o 100%?

La ripartizione delle detrazioni tra genitori può essere equa (50% ciascuno) o attribuita totalmente ad un genitore (100%). Risulta più conveniente assegnare la detrazione al genitore con reddito più elevato quando l’altro genitore ha un reddito più basso o nullo, in modo da non perdere parzialmente o totalmente il beneficio fiscale.

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Eleonora Orrù

Laureata in Lettere e in Editoria e giornalismo, ho fatto della mia passione per la scrittura il mio mestiere. Da anni sono parte del team di procedureamministrative.it perché credo nell'importanza di riuscire a comunicare in modo semplice e diretto anche le informazioni più complesse in modo che siano accessibili a tutti.

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