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Pensione di inabilità: come e quando richiederla

Da Eleonora Orrù
Aggiornato il 15 Novembre 2024
Tempo di lettura stimato: 6 minuti

In Italia, tutti i lavoratori che sono impossibilitati a svolgere qualsiasi attività lavorativa, a causa di danni fisici o mentali permanenti, possono richiedere la pensione di inabilità (o invalidità). Questo tipo di previdenza economica, non va però confuso con l’assegno ordinario d’invalidità, destinato a chi, per causa di danni mentali o fisici, deve assentarsi dal lavoro solo temporaneamente.

A differenza di tutte le altre tipologie di pensione come la pensione di vecchiaia, la pensione d’inabilità può essere richiesta indipendentemente dall’età, tuttavia rimane necessario il raggiungimento dei requisiti contributivi, seppur di gran lunga inferiori rispetto a quelli previsti dalla pensione anticipata.

La pensione di inabilità per chi è permanentemente impossibilitato a svolgere attività lavorativa
La pensione di inabilità per chi è permanentemente impossibilitato a svolgere attività lavorativa

Cos’è la pensione di inabilità

La pensione d’inabilità è una prestazione economica che viene erogata a tutti i lavoratori che sono in possesso di una certificazione che attesta l’impossibilità di svolgere qualsiasi tipo di lavoro in modo permanente.

Non bisogna confonderla né con la pensione dedicata agli invalidi civili né con l’assegno ordinario di invalidità, che sono invece prestazioni assistenziali e non tengono conto dei contributi versati.

Pensione di inabilità per invalidi civili: le differenze con la pensione di inabilità ordinaria

La pensione dedicata agli invalidi civili è una prestazione assistenziale che viene erogata ai cittadini invalidi che si trovano in una situazione economica molto fragile e non presenta requisiti contributivi come la pensione di inabilità che ha, invece, natura previdenziale.

Inoltre, per ricevere la pensione d’inabilità per invalidi civili è necessario avere un reddito inferiore ad una certa soglia e un’età compresa tra i 18 e 67 anni, requisiti anagrafici e reddituali non presenti nella pensione di inabilità.

Chi può richiedere la pensione di inabilità

Hanno diritto alla pensione d’inabilità i lavoratori che hanno subito un danno permanente che determina l’inabilità lavorativa al 100%.

Rientrano in questa categoria di lavoratori tutti i dipendenti, i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani, mezzadri, coloni e coltivatori diretti) e tutti coloro che sono iscritti alla Gestione Separata, compresi i militari e i dipendenti pubblico.

Quali sono i requisiti per ottenerla

Per poter ricevere la pensione di inabilità è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • aver versato almeno cinque anni di contributi;
  • ricevere dalla Commissione Medica Legale dell’INPS la certificazione del difetto mentale o fisico che determina l’impossibilità di svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Per conoscere dettagliatamente l’iter per l’ottenimento della certificazione, ti rimandiamo al nostro articolo sull’accertamento sanitario.

Chi vuole ricevere la pensione di inabilità, è inoltre necessario:

  • terminare qualsiasi tipo di attività lavorativa;
  • richiedere la cancellazione dagli elenchi anagrafici di categoria dei lavoratori autonomi, degli operai agricoli e dagli albi professionali;
  • rinunciare alla disoccupazione e a ogni altro tipo d’incentivo economico integrativo o sostitutivo dello stipendio.

Quando si può iniziare a percepire la pensione e quando diventa definitiva

Una volta che è stato verificato il possesso di tutti i requisiti, la pensione potrà essere percepita a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.

Tuttavia, la pensione d’inabilità può essere soggetta a revisione; ciò significa che nel caso in cui, durante una verifica, si dovesse accertare che la persona non possiede i requisiti previsti dalla legge, il beneficio decade.

La pensione d’inabilità diventa definitiva quando l’Inps accerta la stabilità della condizione di inabilità, al raggiungimento dell’età pensionabile di 67 anni (trasformata in pensione di vecchiaia) e se, in casi gravi o irreversibili, l’INPS decide di renderla definitiva prima del raggiungimento dell’età pensionabile.

A quanto ammonta la pensione di inabilità?

L’importo della pensione d’inabilità Inps viene calcolato attraverso il sistema del calcolo misto: una quota della pensione viene calcolato prendendo in considerazione la retribuzione, un’altra prendendo in considerazione i contributi versati.

Non è possibile, quindi, stabilire un importo fisso, in quanto calcolato in base ai contributi lavorativi versati e all’anzianità contributiva del richiedente. Se sei interessato a calcolare l’importo specifico devi verificare il tuo estratto contributivo e utilizzare il simulatore Inps o rivolgerti a un ente di patronato.

L’importo della pensione d’inabilità è cumulativo con la pensione di accompagnamento, per cui, tutti i pensionati inabili al lavoro che non riescono a camminare in modo autonomo o a svolgere le normali attività quotidiane possono richiedere anche l’assegno per l’assistenza personale e continuativa.

Come fare domanda per la pensione di inabilità?

La domanda può essere presentata per via telematica, contattando il numero verde o chiedendo supporto agli enti di patronato locali.

Per inviare la domanda telematicamente è necessario accedere al sito dell’Inps con le credenziali SPID, la carta di identità elettronica, o la carta nazionale dei servizi.

Dopodiché sarà necessario entrare nella pagina dedicata alla pensione di inabilità e completare la domanda.

Attraverso la piattaforma è anche possibile visualizzare lo stato di avanzamento della pratica e l’accettazione della domanda stessa.

Pensione di inabilità si può trasformare in pensione di vecchiaia?

La pensione di inabilità non viene trasformata in pensione di vecchiaia automaticamente.  Solo se e quando il cittadino acquisirà i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla legge per accedere alla pensione di vecchiaia, allora potrà presentare un’altra domanda di pensionamento. In questo caso,

Reversibilità della pensione di inabilità

La pensione d’inabilità è reversibile ai superstiti. Questo significa che, nel caso il cittadino dovesse morire, i familiari potranno beneficiare comunque della pensione di inabilità.

Supporto e assistenza

Nel caso di dubbi, richiesta informazioni e/o per assistenza e supporto in fase di presentazione della domanda, consigliamo di contattare l’Inps attraverso i seguenti canali:

La pensione di inabilità in breve

La pensione di inabilità non va confusa con la pensione per gli invalidi civili o l’assegno ordinario di invalidità. Queste due previdenze economiche hanno infatti requisiti e modalità di erogazioni differenti, per approfondire tutti i dettagli ti rimandiamo ai nostri articoli di approfondimento dedicati.

La pensione di inabilità può essere erogata solo ai lavoratori che hanno subito un danno fisico o mentale permanente durante l’attività lavorativa; il danno dovrà inoltre essere certificato dall’Inps che determinerà la totale inabilità lavorativa.

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Eleonora Orrù

Laureata in Lettere e in Editoria e giornalismo, ho fatto della mia passione per la scrittura il mio mestiere. Da anni sono parte del team di procedureamministrative.it perché credo nell'importanza di riuscire a comunicare in modo semplice e diretto anche le informazioni più complesse in modo che siano accessibili a tutti.

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