In Italia, tutti i lavoratori che sono impossibilitati a svolgere qualsiasi attività lavorativa, a causa di danni fisici o mentali permanenti, possono richiedere la pensione di inabilità (o invalidità). Questo tipo di previdenza economica, non va però confuso con l’assegno ordinario d’invalidità, destinato a chi, per causa di danni mentali o fisici, deve assentarsi dal lavoro solo temporaneamente.
A differenza di tutte le altre tipologie di pensione come la pensione di vecchiaia, la pensione d’inabilità può essere richiesta indipendentemente dall’età, tuttavia rimane necessario il raggiungimento dei requisiti contributivi, seppur di gran lunga inferiori rispetto a quelli previsti dalla pensione anticipata.

Cos’è la pensione di inabilità?
La pensione d’inabilità è una prestazione economica che viene erogata a tutti i lavoratori che sono in possesso di una certificazione che attesta l’impossibilità di svolgere qualsiasi tipo di lavoro in modo permanente.
Non bisogna confonderla né con la pensione dedicata agli invalidi civili né con l’assegno ordinario di invalidità, che sono invece prestazioni assistenziali e non tengono conto dei contributi versati.
Pensione di inabilità per invalidi civili: le differenze con la pensione di inabilità ordinaria
La pensione dedicata agli invalidi civili è una prestazione assistenziale che viene erogata ai cittadini invalidi che si trovano in una situazione economica molto fragile e non presenta requisiti contributivi come la pensione di inabilità che ha, invece, natura previdenziale.
Inoltre, per ricevere la pensione d’inabilità per invalidi civili è necessario avere un reddito inferiore ad una certa soglia e un’età compresa tra i 18 e 67 anni, requisiti anagrafici e reddituali non presenti nella pensione di inabilità.
Chi può richiedere la pensione di inabilità?
Hanno diritto alla pensione d’inabilità i lavoratori che hanno subito un danno permanente che determina l’inabilità lavorativa al 100%.
Rientrano in questa categoria di lavoratori tutti i dipendenti, i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani, mezzadri, coloni e coltivatori diretti) e tutti coloro che sono iscritti alla Gestione Separata, compresi i militari e i dipendenti pubblico.
Quali sono i requisiti per ottenere la pensione di inabilità?
Per poter ricevere la pensione di inabilità è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- aver versato almeno cinque anni di contributi, di cui almeno 3 versati negli ultimi 5 anni prima della domanda;
- ricevere dalla Commissione Medica Legale dell’INPS la certificazione del difetto mentale o fisico che determina l’impossibilità di svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Per conoscere dettagliatamente l’iter per l’ottenimento della certificazione, ti rimandiamo al nostro articolo sull’accertamento sanitario.
Chi vuole ricevere la pensione di inabilità, è inoltre necessario:
- terminare qualsiasi tipo di attività lavorativa;
- richiedere la cancellazione dagli elenchi anagrafici di categoria dei lavoratori autonomi, degli operai agricoli e dagli albi professionali;
- rinunciare alla disoccupazione e a ogni altro tipo d’incentivo economico integrativo o sostitutivo dello stipendio.
Quando si può iniziare a percepire la pensione?
Una volta che è stato verificato il possesso di tutti i requisiti, la pensione potrà essere percepita a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.
Tuttavia, la pensione d’inabilità può essere soggetta a revisione perioda da parte dell’INPS. Questo significa che nel caso in cui, durante una verifica, si dovesse accertare che la persona non possieda più i requisiti previsti dalla legge, il beneficio decade.
L’importo della pensione d’inabilità è cumulativo con la pensione di accompagnamento, per cui, tutti i pensionati inabili al lavoro che non riescono a camminare in modo autonomo o a svolgere le normali attività quotidiane possono richiedere anche l’assegno per l’assistenza personale e continuativa.
Quando la pensione di inabilità diventa definitiva?
La pensione di inabilità diventa definitiva nelle seguenti situazioni:
- in caso di inabilità grave o irreversibile, l’INPS può decidere di rendere definitiva la pensione di inabilità prima del raggiungimento dei 67 anni, in base alla condizione medica del beneficiario. In questi casi, l’inabilità viene riconosciuta come permanente e la pensione non viene più soggetta a revisione periodica;
- se, al raggiungimento dell’età pensionabile (67 anni), il beneficiario non possiede i requisiti contributivi previsti per la pensione di vecchiaia (almeno 20 anni di contributi), la pensione di inabilità rimane definitiva e continua ad essere erogata.
A quanto ammonta la pensione di inabilità?
L’importo della pensione d’inabilità Inps viene calcolato attraverso il sistema del calcolo misto: una quota della pensione viene calcolato prendendo in considerazione la retribuzione, un’altra prendendo in considerazione i contributi versati.
Non è possibile, quindi, stabilire un importo fisso, in quanto calcolato in base ai contributi lavorativi versati e all’anzianità contributiva del richiedente. Se sei interessato a calcolare l’importo specifico devi verificare il tuo estratto contributivo e utilizzare il simulatore Inps o rivolgerti a un ente di patronato.
Come fare domanda per la pensione di inabilità?
La domanda può essere presentata per via telematica, contattando il numero verde o chiedendo supporto agli enti di patronato locali.
Per inviare la domanda telematicamente è necessario accedere al sito dell’Inps alla seguente pagina con le credenziali SPID, la carta di identità elettronica, o la carta nazionale dei servizi.
Attraverso la piattaforma è anche possibile visualizzare lo stato di avanzamento della pratica e l’accettazione della domanda stessa.
Reversibilità della pensione di inabilità
La pensione d’inabilità è reversibile ai superstiti. Questo significa che, nel caso il cittadino dovesse morire, i familiari potranno beneficiare comunque della pensione di inabilità.
Supporto e assistenza
Nel caso di dubbi, richiesta informazioni e/o per assistenza e supporto in fase di presentazione della domanda, consigliamo di contattare l’Inps attraverso uno dei canali di contatto.
La pensione di inabilità in breve
La pensione di inabilità non va confusa con la pensione per gli invalidi civili o l’assegno ordinario di invalidità. Queste due previdenze economiche hanno infatti requisiti e modalità di erogazioni differenti, per approfondire tutti i dettagli ti rimandiamo ai nostri articoli di approfondimento dedicati.
La pensione di inabilità può essere erogata solo ai lavoratori che hanno subito un danno fisico o mentale permanente durante l’attività lavorativa; il danno dovrà inoltre essere certificato dall’Inps che determinerà la totale inabilità lavorativa.
FAQ
A chi spetta la pensione di inabilità?
La pensione di inabilità spetta a chi ha accumulato almeno 5 anni di contributi (di cui almeno 3 negli ultimi 5 anni), è stato riconosciuto invalido al 100% e non può assolutamente e permanentemente svolgere alcuna attività lavorativa.
Qual è la differenza tra assegno ordinario di invalidità e pensione di inabilità?
L’assegno ordinario di invalidità (AOI) spetta a chi ha un’invalidità pari o superiore al 66% e può ancora lavorare. La pensione di inabilità, invece, è riservata a chi ha un’invalidità del 100% e non può svolgere alcuna attività lavorativa. L’assegno AOI si può cumulare con il lavoro, la pensione di inabilità no.
La pensione di inabilità è compatibile con l’indennità di accompagnamento?
Sì, la pensione di inabilità è compatibile con l’indennità di accompagnamento, perché si tratta di due prestazioni diverse con finalità differenti. Non è compatibile, invece, con l’assegno ordinario d’invalidità.
Pensione di inabilità si può trasformare in pensione di vecchiaia?
La pensione di inabilità non viene trasformata in pensione di vecchiaia automaticamente. Solo se e quando il cittadino acquisirà i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla legge per accedere alla pensione di vecchiaia, allora potrà presentare un’altra domanda di pensionamento.