In Italia, prima dei 67 anni di età, tutti i cittadini in possesso di determinati requisiti possono richiedere pensione anticipata, un trattamento pensionistico che si regge sul principio contributivo. Questo sussidio economico, a partire dal 2012, ha sostituito la pensione di anzianità, e si configura come una alternativa alla classica pensione di vecchiaia, che presenta requisiti anagrafici più stringenti.
Oltre alla pensione anticipata comune, ci sono altri sistemi di pensionamento che permettono di richiedere la pensione in anticipo, stiamo parlando dell’opzione donna, della quota 103, della Quota 41 e dell’Ape Sociale.
In questo articolo vedremo nel dettaglio come funziona la pensione anticipata in Italia, ti forniremo tutte le informazioni per capire di quale pensionamento puoi beneficiare e ti spiegheremo come presentare domanda.
Cos’è la pensione anticipata
La pensione anticipata è un trattamento pensionistico che permette ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente rispetto ai termini imposti dalla pensione di vecchiaia. Questa nuova possibilità è entrata in vigore a partire dal 2012 e può essere considerata una sostituzione della vecchia pensione di anzianità.
Per usufruire di questa pensione non è prevista nessuna soglia di età, tuttavia è necessario, in forma generale, avere versato almeno 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini.
Chi la può richiedere
Possono richiedere la pensione anticipata tutti i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari che posseggono i requisiti previsti dalla legge. In particolare, l’accesso alla pensione anticipata è prevista per i lavoratori iscritti:
- all’AGO, l’assicurazione generale obbligatoria che include il fondo pensioni per lavoratori dipendenti e per alcune categorie di lavoratori autonomi;
- alla Gestione Separata INPS;
- ad altre forme sostitutive dell’AGO, come per esempio i fondi destinati ai lavoratori dello spettacolo;
- alle forme esclusive dell’AGO destinate ai lavoratori pubblici.
Quali sono i requisiti per ottenere la pensione anticipata?
Per poter richiedere la pensione anticipata è fondamentale essere in possesso dei requisiti contributivi previsti dalla legge.
Con l’arrivo della legge di bilancio 2025 il governo ipotizza l’applicazione della Quota 41 per tutti, garantendo la pensione a chi ha versato almeno 41 contributi a prescindere dall’età anagrafica. Vi terremo aggiornati sulla possibile conferma del provvedimento.
Gli uomini che desiderano accedere al pensionamento dovranno avere versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre per le donne sarà sufficiente versarne 41 anni e 10 mesi.
Questa è una regola generale che necessita di alcune precisazioni, infatti tutti i cittadini che hanno iniziato a lavorare e a versare i contributi prima del 1996 dovranno:
- versare almeno 35 anni di contributi effettivi escludendo, quindi, i contributi figurativi;
- andare in pensione a 64 anni, a patto di aver versato almeno 20 anni di contributi effettivi, e che l’importo della pensione sia uguale o superiore a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale.
Per conseguire la pensione anticipata è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro dipendente.
Non è invece richiesta la cessazione dell’attività svolta in qualità di lavoratore autonomo.
Decorrenza e durata
Tutti i cittadini che hanno maturato i contributi necessari per il pensionamento entro a partire dal 30 gennaio 2019, dopo aver presentato la domanda, dovranno aspettare 3 mesi per ricevere la prima pensione.
I dipendenti privati e i lavoratori autonomi che hanno maturato i contributi entro il 31 dicembre 2018 non dovranno attendere 3 mesi ma riceveranno la pensione il primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
Come fare domanda
Per richiedere la pensione anticipata ci sono tre possibilità:
- inviare la domanda per via telematica attraverso il sito dell’Inps;
- contattare il numero verde 803 164 da rete fissa oppure il numero 06 164 164 da rete mobile;
- chiedere supporto agli enti di patronato.
Se si sceglie di procedere con l’invio della domanda attraverso il sito dell’inps, sarà obbligatorio avere a disposizione le credenziali SPID, la carta di identità elettronica o la tessera nazionale dei servizi, documenti che saranno indispensabili per effettuare il login.
Una volta effettuato l’accesso, per presentare la domanda sarà sufficiente cliccare al link in fondo a questa pagina. Nella pagina personale dell’inps sarà possibile, inoltre, visionare lo stato di avanzamento della pratica e l’accettazione o il rifiuto della domanda.
A quanto ammonta?
Il valore della pensione anticipata varia a seconda dei contributi versati, per questo motivo è impossibile dire, in modo assoluto, quale potrebbe essere il suo valore. Tuttavia, per verificare quale sarà l’importo della propria pensione, ogni cittadino può calcolare il suo valore attraverso la piattaforma messa a disposizione dall’Inps.
Può capitare che, a causa dell’aumento del costo della vita, l’importo della pensione non soddisfi a pieno o non sia sufficiente a sostenere lo stile di vita adottato; in questi caso si può valutare di investire nel proprio futuro e pianificare una pensione privata.
Altre forme di pensione anticipata
Quella che abbiamo approfondito in questo articolo e la pensione anticipata comune, ossia quella di cui possono beneficiare la maggior parte dei cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari. Tuttavia, per sostenere specifiche categorie di lavoratori, sono state istituite altre forme di pensione anticipata:
- la quota 103;
- l’opzione donna;
- la quota 41;
- l’ape sociale.
Quota 103: un’altra forma di pensione anticipata
La quota 103 è una forma di pensione anticipata leggermente diversa dalla pensione anticipata ordinaria. I requisiti per richiedere questa pensione sono sia anagrafici che contributivi.
Se per richiedere la pensione anticipata ordinaria era sufficiente aver versato 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne o 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, per beneficiare della quota 103 sarà sufficiente aver versato 41 anni di contributi continuativi, ma si dovranno avere almeno 62 anni.
La Quota 41: la pensione anticipata per i lavoratori precoci
La quota 41 è una forma di pensione anticipata destinata solo a coloro che hanno versato almeno un anno di contributi prima del compimento dei 19 anni e che vivono una particolare condizione di fragilità: hanno una invalidità superiore o uguale al 74%; assistono da almeno 6 mesi un coniuge con disabilità; hanno svolto attività molto pesanti.
Per ottenere il beneficio è importante maturare, entro il 31 dicembre 2026, 41 anni di contribuzione.
Per vedere nel dettaglio tutti i requisiti per accedere al beneficio per i lavoratori precoci vi rimandiamo alla pagina dell’Inps.
Ape Sociale: la pensione anticipata per le persone fragili
L’Ape Sociale è un altro contributo statale pensato per chi ha compiuto almeno 63 anni e 5 mesi, ha versato almeno 30 anni di contributi e vive in una condizioni particolari di fragilità.
Per conoscere nel dettaglio questa prestazione economica ti consigliamo di visitare la pagina dell’inps.
Opzione donna: la pensione anticipata per donne
L’opzione donna e una forma di pensione anticipata di cui possono beneficiare solo le donne. Nel 2024 la legge ha subito delle modifiche rispetto ai requisiti di età. In particolare, l’età cresce a 61 anni per donne senza figli, 60 per donne con un figlio e 59 per donne con più figli. Resta invariato il requisito contributivo di 35 anni.
Per conoscere tutti i dettagli su questa forma pensionistica ti consigliamo di leggere attentamente la pagina dell’inps.
La pensione anticipata in breve
La pensione anticipata sostituisce da qualche anno la pensione di anzianità, grazie a questo piano di pensionamento è possibile andare in pensione anche prima di aver compiuto 67 anni. Tuttavia, per richiedere la pensione anticipata, sarà necessario, in linea generale, avere versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (per gli uomini) e 41 anni e 10 mesi di contributi (per le donne).