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Pensione per i ciechi parziali (ventesimisti): ricevi i 333€

Da Eleonora Orrù
Pubblicato il 16 Dicembre 2024
Tempo di lettura stimato: 6 minuti

Le difficoltà causate dalla compromissione della vista non coinvolgono solo le persone non vedenti, ma anche i ciechi civili parziali (ventesimisti), che pur non essendo completamente ciechi, hanno una grave riduzione della vista che limita la loro capacità di svolgere attività quotidiane e lavorative. 

Per questo motivo lo stato ha ideato la pensione per i ciechi parziali, una prestazione economica che permette di sostenere finanziariamente i ventesimisti.

In questo articolo ti parleremo della pensione per ciechi parziali, ti spiegheremo quali sono i requisiti per ottenerla e come fare domanda.

Grazie alla pensione per ciechi parziali i ventesimisti ricevono 333€ al mese
Grazie alla pensione per ciechi parziali i ventesimisti ricevono 333€ al mese.

Cos’è la pensione per i ciechi parziali e chi sono i “ventesimisti”

La pensione per i ciechi civili parziali è una pensione erogata dall’INPS per sostenere economicamente i ventesimisti, ovvero le persone che, in seguito a un accertamento sanitario, è stato diagnosticato una capacità visiva residua inferiore o uguale a un ventesimo.

Questa condizione di disabilità visiva non implica cecità assoluta, ma determina comunque una seria limitazione nella vita quotidiana e lavorativa.

Pensione per ciechi parziali e pensione per ciechi totali: la differenza

La pensione per ciechi parziali e la pensione per ciechi totali sono due sostegni erogati per sostenere rispettivamente i ventesimisti e i non vedenti.

Se per richiedere la pensione per i ciechi civili è necessario possedere anche dei requisiti anagrafici, la pensione per ventesimisti viene erogata indipendentemente dall’età.

Chi ha diritto alla pensione per i ciechi parziali?

Per poter accedere alla pensione per ciechi civili parziali, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici.

  • Condizione di cecità parziale (ventesimisti): la capacità visiva non deve essere superiore a un ventesimo in entrambi gli occhi.
  • Cittadinanza e residenza: il richiedente deve essere cittadino italiano e risiedere stabilmente in Italia, o cittadino comunitario iscritto all’anagrafe comunale, o cittadino extracomunitario con permesso di soggiorno di almeno un anno.
  • Requisiti economici: l’accesso a questa pensione è legato anche a un limite di reddito annuo, che viene stabilito dall’INPS che per il 2024 è di 19.461,12 euro.

Al contrario della pensione per gli invalidi civili, per richiedere la pensione per ventesimisti non è previsto il limite di età: i ciechi civili possono presentare domanda anche dopo il compimento dei 65 anni.

Importo della pensione per i ventesimisti 

L’importo della pensione varia di anno in anno in base agli aggiornamenti delle tabelle dell’INPS. Attualmente, l’importo della pensione per ciechi civili parziali è 333,33 euro e viene corrisposto per 12 mensilità.

La pensione viene ridotta di 93 euro nel periodo in cui il beneficiario usufruisce del servizio di accompagnamento prestato da un volontario del servizio civile.

Quando, dove e come presentare la domanda per la pensione dei ventesimisti 

La domanda può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno, in via telematica  tramite il sito dell’inps seguendo la seguente procedura. 

  1. Accedi al portale INPS tramite SPID, CIE o CNS.
  2. Compila la domanda inserendo i vari dati.
  3. Allega eventuali documenti richiesti.
  4. Procedi con l’invio e conservare la ricevuta come prova.

Se hai difficoltà puoi presentare la domanda anche richiedendo l’assistenza di un ente di patronato o il supporto di un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

Requisiti e documentazione necessaria

Se presenti la domanda per ottenere la pensione per ciechi parziali potrebbe essere necessario allegare:

  • il certificato medico che attesta la riduzione visiva, ottenuto in seguito ad accertamento sanitario;
  • la dichiarazione della situazione reddituale o la dichiarazione dei redditi per accertare di rientrare nei limiti reddituali richiesti.

Controlli e aggiornamenti periodici: attenzione alla revisione

Una volta ottenuta la pensione per ciechi parziali, i ventesimisti saranno soggetti a controlli periodici da parte dell’INPS per verificare che i requisiti richiesti, in particolare il limite di reddito, siano ancora soddisfatti. 

Se il titolare della pensione dovesse superare il limite reddituale, potrebbe perdere l’accesso alla prestazione economica.

Come si ricevono i pagamenti e gestione della pensione

I pagamenti vengono effettuati mensilmente e accreditati sul conto corrente bancario o postale del beneficiario della pensione ai ciechi parziali.

In caso di necessità, per cambiare le modalità di pagamento basta accedere all’area personale del sito INPS o rivolgersi a uno sportello.

Chi contattare in caso di necessità?

Se vuoi ottenere maggiori informazioni o avere dei chiarimenti puoi contattare l’inps telefonando, oppure puoi anche rivolgerti agli sportelli locali inps o a un ente di Patronato.

Altre agevolazioni per invalidi civili ciechi parziali

Chi riceve la pensione per cecità parziale può ottenere l’indennità di accompagnamento se, con una verifica sanitaria, dimostra di avere altre limitazioni che portano al riconoscimento dell’inabilità totale.

La pensione di cecità parziale può essere accompagnata anche all’indennità per ciechi parziali.

Aiuti a invalidi e disabili

Stai cercando altri aiuti statali per invalidi o disabili? Ecco alcuni degli aiuti erogati dallo Stato.

333 euro ai ventesimisti

La pensione per i ciechi parziali, detta anche pensione per i ventesimisti, è un supporto economico erogato dall’INPS alle persone che, pur non essendo totalmente cieche, convivono con una grave riduzione della vista. 

Il valore della pensione, pari a 333, 33 euro, viene erogato mensilmente per 12 mensilità ai cittadini beneficiari, tuttavia per riceverlo è necessario avere un reddito annuo inferiore a 19.461,12 euro. 

La domanda si presenta online sul portale INPS, e chi ha bisogno di assistenza può rivolgersi allo stesso ente, ai patronati o alle associazioni di categoria.

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Eleonora Orrù

Laureata in Lettere e in Editoria e giornalismo, ho fatto della mia passione per la scrittura il mio mestiere. Da anni sono parte del team di procedureamministrative.it perché credo nell'importanza di riuscire a comunicare in modo semplice e diretto anche le informazioni più complesse in modo che siano accessibili a tutti.

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