Nel 2025 il Bonus Mamme Lavoratrici si rinnova con importanti novità: all’esonero contributivo totale, confermato fino al 2026 per le madri con almeno tre figli, si aggiunge, con il decreto attuativo di giugno, un nuovo bonus economico mensile da 40 euro rivolto alle lavoratrici con due figli. Questi strumenti rappresentano un sostegno concreto all’occupazione femminile e sono pensati per incentivare la natalità e contrastare il calo demografico.

Cos’è il bonus mamme lavoratrici 2025?
Il bonus mamme lavoratrici 2025 è un agevolazione fiscale che viene concessa alle madri lavoratrici che sono state assunte nel settore privato: grazie al bonus mamme le donne, entro un limite massimo, sono esonerate dal pagamento dei contributi previdenziali a loro carico e, per questo motivo, potranno beneficiare di un aumento in busta paga. Inoltre, nel 2025 è stato introdotto un ulteriore bonus economico mensile da 40 euro per alcune categorie di madri lavoratrici.
Come cambia il bonus mamme lavoratrici rispetto al 2024?
Nel 2025, il Bonus mamme lavoratrici ha subito alcune modifiche rispetto al 2024. L’esonero contributivo del 100% fino a 3.000 euro annui è stato confermato solo per le madri con tre o più figli, ed è valido fino al 31 dicembre 2026, purché il figlio più piccolo non abbia compiuto 18 anni.
La novità principale, introdotta con il Decreto-Legge n. 95 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 giugno 2025, è l’istituzione di un bonus mensile di 40 euro, riconosciuto per ciascun mese del 2025 alle madri lavoratrici con almeno due figli, fino al decimo anno di età del figlio più piccolo e con reddito annuo non superiore a 40.000 euro.
Quali sono i requisiti per le madri assunti?
Ecco i requisiti per le madri lavoratrici che possono accedere al bonus e all’esonero contributivo previsti per il 2025.
✅ Per l’esonero contributivo (100%)
- Almeno 3 figli, di cui uno minorenne
- Contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato
- Settore privato
- Validità: dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 o fino al 18° anno del figlio più piccolo
- Importo massimo esonerato: 3.000 € lordi all’anno
✅ Per il bonus economico mensile da 40 € (introdotto nel 2025)
- Prima casistica:
- Almeno 2 figli
- Reddito annuo fino a 40.000 €
- Contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, determinato e autonome (ma non forfettarie);
- Figlio più piccolo fino a 10 anni
- Valido solo per il 2025
- Importo: 40 € al mese, erogato in unica soluzione a dicembre 2025 (fino a 480 €)
2. Seconda casistica:
- Con 3 o più figli
- Lavoratrici a tempo determinato o autonome
- Reddito annuo fino a 40.000 €
- Figlio più piccolo under 18
- Bonus da 40 € al mese (valido per il 2025)
Non possono ottenere il bonus mamme lavoratrici con figli:
- le collaboratrici domestiche;
- professioniste in regime forfettario;
- le madri senza figli o con un figlio unico (anche se disabile);
- le apprendiste;
- pensionate o disoccupate.
Quanto dura il bonus mamme lavoratrici?
La durata del sostegno economico e contributivo per le mamme lavoratrici nel 2025 si differenzia così:
- Bonus economico mensile da 40 euro: sarà valido solo per l’anno 2025.
- Esonero contributivo totale: sarà valido dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2026, oppure fino al compimento del 18° anno del figlio più piccolo.
Dal 2026, il bonus mensile da 40 euro sarà sostituito da un esonero contributivo parziale, esteso a tutte le mamme che nel 2025 usufruivano del bonus. Questo riguarda sia le mamme con due figli (con il figlio più piccolo fino a 10 anni), sia le mamme con tre o più figli (con il figlio più piccolo fino a 18 anni), con contratto a tempo determinato o autonome.
A quanto ammonta il bonus?
Il valore del bonus prevede:
- per le lavoratrici indeterminate con almeno 3 figli: un’esenzione totale dei contributi previdenziali sino al raggiungimento dei 3000 euro annui, con un aumento netto in busta paga proporzionale allo stipendio;
- per le lavoratrici indeterminate fino a 2 figli: un bonus diretto fino a 480 euro, erogato in un’unica soluzione entro dicembre 2025, previa presentazione della domanda all’INPS.
Aumento dello stipendio delle madri lavoratrici: a quanto ammonta?
Gli sgravi contributivi concessi alle madri lavoratrici con almeno tre figli si traducono in un aumento netto della busta paga, pari all’importo dei contributi previdenziali IVS che non devono più essere versati.
Considerando che l’aliquota IVS a carico della lavoratrice è pari al 9,19% dello stipendio lordo, l’incremento in busta paga varia in base alla retribuzione. In pratica, l’aumento corrisponde proprio al valore di questi contributi “risparmiati”. Ecco alcuni esempi nella tabella che segue.
Stipendio lordo mensile | Aumento in busta paga (9,19%) |
---|---|
1.100 € | Circa 101 € |
1.500 € | Circa 138 € |
2.000 € | Circa 184 € |
2.500 € | Circa 230 € |
3000 € (tetto massimo utile) | Circa 276 € |
Bonus mamma 2025: come richiederlo?
L’esonero contributivo previsto per le lavoratrici madri con tre o più figli non richiede la presentazione di una specifica domanda all’INPS.
La fruizione del bonus avviene infatti previa comunicazione da parte della lavoratrice al proprio datore di lavoro della volontà di beneficiare dell’esonero. Successivamente, sarà il datore di lavoro a inserire nei flussi UNIEMENS i codici di conguaglio predisposti dall’INPS, allegando i codici fiscali di due o tre figli (nel caso di più di tre figli, è sufficiente indicare i codici fiscali di tre figli, incluso obbligatoriamente quello del figlio più piccolo).
Se il datore di lavoro non inserisce correttamente i codici fiscali dei figli nei flussi UNIEMENS, la lavoratrice può comunicare direttamente all’INPS i dati dei figli tramite l’applicazione “Utility Esonero Lavoratrici Madri”.
L’utility è disponibile sul sito INPS, accessibile con SPID, CIE o CNS, all’interno del Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo). La lavoratrice potrà inserire i codici fiscali dei figli o, se non li possiede, i dati anagrafici degli stessi.
Importante: l’accesso all’utility è consentito solo alle lavoratrici già beneficiarie del bonus per le quali, però, nei flussi UNIEMENS non risultino i codici fiscali dei figli.
🟡Domanda bonus mamma 40 euro al mese
L’importo del bonus, pari a 480 euro netti annui, esenti da tasse e contributi, verrà corrisposto in un’unica soluzione direttamente in busta paga nel mese di dicembre. L’ammontare sarà proporzionato ai mesi effettivi di fruizione del beneficio. Per ottenere il pagamento sarà necessario presentare una specifica domanda all’INPS, ma il decreto che ne definirà le modalità non è ancora stato pubblicato. Rimani con noi per non perdere nessun aggiornamento non appena saranno disponibili nuove informazioni.
Altri bonus per le mamme
Per sostenere le famiglie lo Stato ha pensato a bonus mamme disoccupate e altre agevolazioni specifiche destinate a nuclei familiari con figli a carico. Tra i bonus richiedibili ci sono:
- Bonus asilo nido;
- Assegno maternità dello Stato;
- Permesso per allattamento;
- Assegno unico familiare;
- Bonus mamme lavoratrici;
- Congedo parentale facoltativo.
Taglio dei contributi previdenziali per le madri lavoratrici
Il Bonus Mamme Lavoratrici 2025 è un’agevolazione concessa alle donne con figli, introdotta per sostenere l’occupazione femminile e incentivare la natalità. La misura prevede due forme di sostegno: da un lato l’esonero contributivo totale per le madri con almeno tre figli, valido fino al 2026 e riservato alle lavoratrici del settore privato con contratto a tempo indeterminato; dall’altro, il nuovo bonus mensile da 40 euro introdotto dal decreto attuativo di giugno, pensato per le madri con almeno due figli e un reddito fino a 40.000 euro annui. Restano escluse dal beneficio le madri con un solo figlio, le collaboratrici domestiche, le lavoratrici autonome in regime forfettario, le apprendiste, le disoccupate e le pensionate.
FAQ
Bonus mamme lavoratrici e congedo di maternità: è compatibile?
Il bonus mamme lavoratrici e il congedo di maternità sono compatibili solo nel caso in cui, per contratto, le donne durante il periodo di assenza dal lavoro, oltre all’indennizzo, ricevono anche un integrazione da parte del datore di lavoro. Nel caso in cui le donne, durante il periodo di maternità, non ricevano ulteriori importi da parte del datore di lavoro, non è possibile richiedere il bonus mamme lavoratrici.
La decontribuzione è compatibile con altri esoneri contributivi?
Si, l’esonero è compatibile sia con l’esonero contributivo concesso alle donne svantaggiate, sia con l’esonero per le donne vittime di violenza. A differenza del bonus mamme lavoratrici, infatti, le altre agevolazioni concedono l’esonero contributivo ai datori di lavoro per favorire l’assunzione di donne che vivono situazioni difficili.
Le mamme con uno o due figli possono ottenere il bonus mamme lavoratrici?
Nel 2025, le mamme con due figli non hanno diritto all’esonero contributivo completo previsto per chi ha tre o più figli. Tuttavia, è previsto un bonus economico di 40 euro al mese, riconosciuto per ogni mese lavorato, valido solo per il 2025. A partire dal 2026, questo bonus sarà sostituito dall’esonero contributivo parziale.