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Il bonus famiglia 2022: a chi spetta e quando richiederlo

Da Chiara Liuti
Aggiornato il 17 Settembre 2024
Tempo di lettura stimato: 4 minuti

All’interno delle politiche volte a sostenere le famiglie in questo periodo di forte crisi economica, il governo Draghi ha confermato nel 2022 il bonus famiglia. L’intento è chiaramente quello di sostenere le fasce della società che più hanno risentito dall’aumento del costo della vita, cercando di non rallentare chi ha progetti familiari nell’immediato futuro, considerando che in Italia il tasso di natalità è tra i più bassi d’Europa.

Il bonus famiglia 2022 in senso stretto non deve essere confuso con la serie di politiche che sono state emanate, nel loro complesso, a tutela della famiglia per il 2022: parliamo quindi del bonus asilo nido, l’assegno al nucleo familiare, il bonus bebé, il fondo di sostegno alla natalità, il voucher family e le detrazioni per chi ha figli a carico. Ricordiamo che non tutti i bonus 2022 famiglia saranno più in vigore per il 2023, dato che molti di essi verranno assorbiti dell’assegno unico.

Vediamo quindi di capire meglio come funziona questa prestazione a favore delle famiglie.

Il bonus famiglia è stato aggiornato. Troverai tutte le informazioni qui.

Il bonus famiglia 2022: modalità e misura del contributo

A chi spetta il nuovo bonus famiglie 2022

Il bonus famiglia previsto per il 2022 viene denominato “nuovo”: in realtà, anche per gli anni precedenti sono stati previsti dei contributi di questo tipo, quindi la novità è relativa. Quello però che è cambiato è l’ammontare del bonus: mentre fino al 2021 il totale non superava i 200 €, oggi può arrivare fino a 1.000 €, Buone notizie quindi per le famiglie che possono accedervi, dato che la somma è stata addirittura quintuplicata.

Quali sono quindi i requisiti per poter richiedere questo contributo?

Anche da questo punto di vista ci sono buone notizie dato che i requisiti da rispettare sono 3 e non sono nemmeno particolarmente selettivi:

  1. Il reddito ISEE che, come di consueto, rappresenta il principale criterio di selezione per accedere ai contributi Inps. Anche da questo punto di vista, il cambiamento apportato dalla Legge di bilancio è stato positivo, dato che la soglia minima è passata da 30.000 € per il 2021 a 36.000 € per il 2022;
  2. Il secondo requisiti è di carattere anagrafico, e stabilisce che il bonus famiglia è disponibile per i genitori con figli a carico che abbiano un’età compresa tra i 5 e i 18 anni di età;
  3. L’ultimo requisito è relativo al percorso di studi intrapreso dal figlio minore, ovvero deve trattarsi di un percorso di studi musicali e affini.  

Bonus famiglia: in cosa consiste?

Il bonus famiglia 2022 presenta degli aspetti un po’ diversi rispetto a quello che potremmo aspettarci dal termine “bonus”. Non si tratta infatti di un contributo che viene versato direttamente ai richiedenti, ma di una detrazione: gli aventi diritto potranno quindi “scontare” la somma che loro spetta sul totale di tasse e imposte dovute per l’anno di riferimento. 

In sintesi quindi:

  • La misura della detrazione è del 19% su quanto speso per l’iscrizione del figlio al corso o al percorso musicale indicato nei requisiti del bonus; 
  • tale detrazione del 19% non potrà superare l’importo di 1.000 €.

Tale agevolazione sull’importo delle tasse da pagare può essere anche suddiviso tra i due genitori, laddove ad esempio siano separati o comunque entrambi si facciano carico del mantenimento del figlio.

Termini e presentazione della domanda

Vista la particolarità del bonus famiglia 2022, anche la modalità di presentazione  della domanda è diversa: va infatti presentata non all’Inps bensì all’Agenzia delle Entrate, nel momento in cui si presenta la propria dichiarazione dei redditi, grazie agli appositi riquadri  del quadro E. 

Dato che la dichiarazione dei redditi va presentata tra il 2 maggio e il 30 giugno mentre, in via telematica entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello do riferimento, nell’allegato E andranno indicati:

  • La documentazione delle spese sostenute, ai fini della detrazione, che verrà rilasciata a cura dell’Istituto presso il quale viene svolto il corso;
  • L’avvenuto pagamento, che deve essere avvenuto tramite modalità tracciabili, quindi carta di credito o debito, assegno o bonifico, ad esclusione del pagamento in contanti.

Tutti i limiti e la possibilità di accesso a tale bonus vengono quindi assorbiti dall’esigenza di presentare la propria dichiarazione dei redditi, sia come lavoratore autonomo che libero professionista i quali, se con cittadinanza UE o extra UE, avranno ottenuto il rilascio del relativo permesso di soggiorno.

Il termine di presentazione della domanda è il 30 settembre. Oltre detto termine non sarà possibile accedere al contributo, neppure in maniera parziale. 

Se la domanda viene accolta, la detrazione può essere fatta valere per la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

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Chiara Liuti

Sono scrittore, redattore e traduttore: in breve sono un oratore, per natura e per formazione. Ho collaborato con procedureamministrative.it per spiegare in modo semplice come accedere alle diverse prestazioni sociali.

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