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Assegno di vedovanza: aumento e requisiti della pensione di reversibilità

Da Eleonora Orrù • Aggiornato il 7 Febbraio 2025 • Tempo di lettura stimato: 9 minuti

La morte del proprio coniuge è un evento difficile da affrontare sia dal punto emotivo che dal punto di vista economico. Gli anni di vita trascorsi assieme, infatti, hanno fatto sì che gli equilibri economici familiari si costruissero in relazione alla vita di coppia, e riuscire a ristabilirli dopo il decesso del marito o della moglie può essere complesso. Per aiutare i vedovi e le vedove a superare la morte del coniuge senza doversi preoccupare di eventuali problemi economici, lo Stato italiano, attraverso l’operato dell’INPS eroga l’assegno di vedovanza.

In questo articolo ti parleremo di cos’è l’assegno di vedovanza, a chi spetta, quali sono i requisiti per ottenerlo e come presentare la domanda.

L’assegno di vedovanza concede ai vedovi e alle vedove dei pensionati sino a 52,91 mensili
L’assegno di vedovanza concede ai vedovi e alle vedove dei pensionati sino a 52,91 mensili.

Assegno di vedovanza: cos’è?

L’assegno di vedovanza è un contributo economico assegnato alle vedove o ai vedovi che percepiscono la pensione di reversibilità e sono in possesso di determinati requisiti.

In realtà l’assegno di vedovanza non è una misura creata ad hoc per i cittadini che hanno perso il loro marito o la loro moglie, ma è il con cui comunemente ci si riferisce all’assegno per il nucleo familiare ai pensionati quando viene riconosciuto alla vedova o al vedovo del pensionato che ne era titolare.

L’assegno per il nucleo familiare ai pensionati è infatti una prestazione economica che viene erogata ai pensionati che posseggono un reddito inferiore a una determinata soglia.

Alla morte del cittadino pensionato, a determinate condizioni, l’assegno viene ceduto al coniuge superstite prendendo il nome di assegno di vedovanza e configurandosi come una sorta di integrazione alla pensione di reversibilità.

Assegno di vedovanza e pensione di reversibilità: qual è la differenza?

La differenza sostanziale tra la pensione di reversibilità e l’assegno di vedovanza è che quest’ultimo è una prestazione aggiuntiva alla pensione di reversibilità per coloro che soddisfano determinati requisiti. In altre parole, solo chi percepisce una pensione di reversibilità e soddisfa ulteriori condizioni, come l’invalidità al 100% o la titolarità dell’indennità di accompagnamento, può richiedere l’assegno di vedovanza.

Date queste premesse è chiaro che entrambi si differenziano per il valore del beneficio economico e i requisiti necessari per ottenerlo.

L’assegno per il coniuge superstite non è automatico e richiede la presentazione di una domanda specifica, mentre la pensione di reversibilità è generalmente concessa automaticamente al coniuge superstite.

Differenza tra assegno di vedovanza e pensione indiretta ai superstiti

La pensione indiretta ai superstiti spetta al coniuge (e in alcuni casi ai figli) di un lavoratore deceduto che aveva maturato almeno 15 anni di contributi, oppure 5 anni di cui almeno 3 negli ultimi cinque. L’importo è una percentuale della pensione che il defunto avrebbe percepito e può variare in base al numero di beneficiari. A differenza dell’assegno di vedovanza, non è legata all’invalidità del defunto ma ai suoi contributi previdenziali.

Chi può richiederlo?

L’assegno di vedovanza può essere richiesto dai cittadini e dalle cittadine rimasti vedovi o vedove di un cittadino che quando era in vita percepiva la pensione, a condizione che soddisfino determinati requisiti. Per ottenere l’assegno di vedovanza, è necessario:

Se i richiedenti sono già titolari di una pensione di accompagnamento e riconosciuti invalidi, non sarà necessaria una visita medica; basterà presentare la documentazione adeguata. In caso contrario, l’INPS richiederà il certificato che attesti l’invalidità, ottenibile grazie alla procedura dell’accertamento sanitario che si delinea principalmente in due step: ottenimento e invio all’INPS del modello SS3, il certificato compilato dal medico di famiglia che attesta l’invalidità, e, in seguito, analisi della commissione medica Inps che valuta la documentazione, assegna e invia il certificato attestante l’invalidità.

È importante notare che, in caso di nuove nozze, il diritto all’assegno di vedovanza e alla pensione di reversibilità viene meno.

Gli eredi possono ottenere l’assegno di vedovanza?

L’assegno di vedovanza è una prestazione economica personale e non continuativa. Di conseguenza, se il coniuge superstite decede mentre lo sta già percependo, gli eredi non hanno diritto a subentrare, poiché l’assegno non è trasferibile né reversibile.

Esiste però un’unica eccezione a questa regola confermata dalla sentenza n. 22051/2008 della Corte di Cassazione:

Gli eredi possono richiedere gli arretrati dell’assegno di vedovanza solo se il coniuge superstite, pur avendone diritto, non ha mai presentato domanda in vita. In questo caso, possono ottenere gli importi arretrati non riscossi, ma non ricevere l’assegno in modo continuativo. Per poter richiedere gli arretrati dell’assegno di vedovanza, gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione.

In alcuni casi, L’INPS potrebbe opporsi al riconoscimento degli arretrati, sostenendo che il diritto non si sia perfezionato senza una domanda formale da parte dell’avente diritto. In tal caso, è possibile presentare ricorso e rivolgersi a un legale specializzato o a un patronato.

Qual è il valore dell’assegno di vedovanza?

L’assegno familiare per vedovi ha un valore diverso a seconda del reddito familiare. Nella seguente tabella puoi trovare maggiori dettagli sugli scaglioni di reddito e il relativo importo dell’assegno di vedovanza validi per il 2023 fino al 30 giugno 2024:

Reddito familiareImporto dell’assegno di vedovanza
Da 0 fino a 27.889,67 euro52,91 euro
Da 27.889,68 a 31.296,62 euro19,59 euro

Per chi ha diritto all’importo massimo di 52,91 euro mensili, l’aumento dell’assegno di vedovanza può raggiungere 687,83 euro all’anno.

Come si riceve l’assegno?

Una volta che la domanda è stata accolta, l’assegno viene erogato dall’INPS in modo automatico e si riceve ogni mese sul proprio conto corrente assieme alla pensione di reversibilità.

Come si richiede?

L’assegno può essere richiesto al momento in cui viene richiesta la pensione di reversibilità o presentando la domanda di ricostituzione della pensione.

Per presentare la domanda di ricostituzione pensione è necessario:

  1. accedere alla pagina dedicata al servizio;
  2. cliccare su utilizza il servizio;
  3. entrare nella sezione dedicata ai cittadini;
  4. accedere tramite SPID, CIE o CNS;
  5. compilare il modulo.

In alternativa è possibile anche inviare la domanda:

  • chiamando il call centre dell’INPS o recandoti a una delle sedi Inps più vicine. Nel nostro articolo puoi facilmente trovare tutti i canali di contatto e le sedi dell’INPS.
  • chiedendo il supporto di un patronato.

È importante ricordare che l’assegno di vedovanza rientra nei cosiddetti “diritti inespressi“, il che significa che, anche se si ha diritto all’aumento, esso non viene automaticamente riconosciuto. Per riceverlo, è necessario presentare una domanda specifica all’INPS, altrimenti si rischia di perdere il beneficio, compresi eventuali arretrati fino a 5 anni a cui si potrebbe aver diritto. Pertanto, è altamente consigliabile presentare la domanda non appena si verificano le condizioni necessarie per evitare la perdita di questo importante sostegno economico.

Quali documenti servono per l’assegno di vedovanza

Per ricevere l’assegno di vedovanza è necessario presentare i seguenti documenti e informazioni:

Quanto tempo è necessario per ricevere l’assegno

Per quanto riguarda l’accoglimento della domanda e l’erogazione dell’assegno di vedovanza non ci sono tempistiche definite: l’ente, in media, smaltisce le pratiche nel giro di due mesi.

Si ha diritto agli arretrati?

L’assegno di vedovanza è retroattivo di 5 anni: questo significa che, una volta che l’INPS ha accolto la tua domanda, potrai ricevere anche gli arretrati di cui ancora non hai beneficiato negli ultimi 5 anni.

Per esempio, se un cittadino, nei 5 anni che precedono il momento della presentazione della domanda, aveva diritto a ricevere l’assegno, potrà ricevere sul suo conto corrente sino a 3500 euro di arretrati.

Pensioni e assegni per le persone inabili e invalide

Le persone inabili o invalide che non hanno i requisiti per ottenere l’assegno di vedovanza possono richiedere altre forme di sostegno economico come:

Sino a 52 euro in più sulla pensione di reversibilità

I vedovi e le vedove inabili al 100% che ricevono la pensione di reversibilità possono ottenere anche l’assegno di vedovanza: una maggiorazione di 52 circa o di 19 euro a seconda dello scaglione reddituale a cui appartiene il nucleo familiare.

Una volta presentata la domanda sarà possibile ottenere anche gli arretrati non goduti.

FAQ

Come funziona l’assegno di vedovanza?

L’assegno è un sostegno economico concesso alle vedove o ai vedovi che percepiscono la pensione di reversibilità. Esso funge da integrazione alla pensione di reversibilità quando sussistono determinate condizioni.

Quali sono i requisiti e a chi spetta l’assegno?

Tutti i cittadini e cittadine vedovi o vedove riconosciuti come invalidi al 100% o titolari dell’assegno di accompagnamento e rientranti in una determinata fascia reddituale.

Quali sono i tempi di erogazione dell’assegno di vedovanza?

Non ci sono tempistiche definite per l’erogazione dell’assegno di vedovanza, in media, L’Inps impiega circa due mesi. D’altro canto, per la questione del tempo non c’è da preoccuparsi in quanto verranno pagati anche gli arretrati di cui si ha diritto fino a 5 anni.

A quanto ammonta l’assegno di vedovanza 2024?

L’importo si differenzia a seconda del reddito familiare: 52,91 euro per redditi fino a 27.889,67 euro e 19,59 euro per redditi tra i 27.889,68 fino a 31.296,62 euro.

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Eleonora Orrù

Laureata in Lettere e in Editoria e giornalismo, ho fatto della mia passione per la scrittura il mio mestiere. Da anni sono parte del team di procedureamministrative.it perché credo nell'importanza di riuscire a comunicare in modo semplice e diretto anche le informazioni più complesse in modo che siano accessibili a tutti.

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