Paragonabile alla cassa integrazione per i lavoratori dipendenti, a favore delle partite IVA, lo stato Italiano ha introdotto l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO). La misura, per l’appunto, sostiene i lavoratori autonomi che subiscono contrazioni di reddito nell’anno precedente alla richiesta del beneficio.
Il nostro articolo esplorerà a fondo l’indennità, fornendoti gli strumenti necessari per comprendere appieno questo ammortizzatore sociale: saprai cosa è, i soggetti ammissibili, tutti i requisiti e come fare la domanda. Buona lettura!

Che cos’è l’ISCRO?
L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa è una misura a sostegno al reddito dei lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla Gestione Separata. L’indennità viene riconosciuta a tutti i lavoratori che hanno subito una riduzione dei guadagni nell’anno precedente alla richiesta del beneficio.
Dal 1 gennaio 2024 l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa è stata resa strutturale e inserita nel sistema degli ammortizzatori sociali dopo essere stata introdotta in via sperimentale dal 2021 al 2023.
Quali sono i requisiti per ottenere la ISCRO 2025?
I requisiti previsti per ottenere l’ISCRO sono i seguenti:
- produrre un reddito da lavoro autonomo inferiore al 70% della media dei redditi nei due anni precedenti alla presentazione della domanda;
- essere iscritto alla Gestione Separata, ovvero il fondo istituito dall’Inps per i lavoratori autonomi e professionisti senza una cassa previdenziale dedicata;
- dichiarare un reddito non superiore a 12.648 euro l’anno precedente alla presentazione della domanda; il valore corrisponde al nuovo limite comunicato dall’INPS, in leggero aumento rispetto a 12mila dell’anno scorso;
- non ricevere pensione diretta né essere iscritto ad altre previdenze obbligatorie;
- non ricevere l‘Assegno di Inclusione, Naspi o Dis-coll (compatibile invece è l’assegno di invalidità);
- essere partita IVA da almeno tre anni e in regola con i contribuiti;
- autocertificare i redditi prodotti per ogni anno di interesse.
Può decadere il diritto all’ISCRO?
Nel momento in cui ci si riscontrino errori nella presentazione della dichiarazione o non si rispettano più i requisiti per l’ammissione – come, ad esempio, chiusura della partita IVA durante la ricezione del beneficio – il diritto all’Indennità decade. In questi casi, il lavoratore avrà l’obbligo di restituire gli importi già ricevuti all’Inps.
Inoltre, il lavoratore è obbligato a partecipare a corsi di formazione e aggiornamento professionale organizzati dal ministero del Lavoro e dalle Regioni per evitare la decadenza del beneficio.
Come, quando e dove presentare la domanda per l’indennità ISCRO?
Come presentare la domanda ISCRO 2025
La domanda va presentata seguendo questi step:
- Accedere al servizio INPS online “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”;
- Utilizzare lo strumento “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” rivolto ai cittadini;
- Effettuare l’accesso con le proprie credenziali SPID;
- Nella sezione “Le prestazioni” troverai l’accesso per la (ISCRO);
- Procedere con la compilazione della domanda.
Quando presentare la domanda per la ISCRO 2025
La domanda per il bonus ISCRO va presentata entro il 31 ottobre di ogni anno.
Quali documenti e informazioni sono necessarie per presentare la domanda?
L’Inps comunica che non sono necessari specifici documenti da allegare alla domanda. Tuttavia, è importante disporre dei dati sui redditi da lavoro autonomo dei due anni precedenti estratti dai seguenti quadri della dichiarazione:
- Quadro RE per attività professionale individuale;
- Quadro RH per partecipazione a studi associati o società semplici;
- Quadro LM per i soggetti in regime forfettario.
In caso di ulteriori informazioni e supporto alla presentazione della domanda è possibile contattare l’Inps attraverso uno dei canali descritti nel nostro articolo di riferimento.
Come calcolare l’importo dell’indennità, ecco un esempio
Supponiamo che un professionista con Partita Iva, da almeno tre anni, abbia conseguito:
- Reddito 2025: 6.000 euro
- Reddito 2024: 10.000 euro
- Reddito 2023: 12.000 euro
Verifica del requisito per ottenere il beneficio
Il reddito del 2025 (€ 6.000) deve essere inferiore al 70% della media dei redditi percepiti i due anni precedenti:
- Calcoliamo la media dei redditi 2023 e 2024: (12.000+10.000)/2= 11000;
- Calcoliamo il 70% della media: 11000 x 70/100= 7700;
- Il reddito 2025 è inferiore: 6000 < 7700.
Calcolo dell’indennità e limiti
Gli importi possono variare ogni anno in seguito alle variazioni dell’indice Istat dei prezzi al consumo. Per il 2025, con la circolare n.25 di gennaio, l’INPS ha comunicato i nuovi limiti:
- somma minima mensile: sale a 252 euro, in lieve aumento rispetto ai precedenti 250 euro;
- somma massima mensile: passa a 806,40 euro, superando il precedente limite di 800 euro;
- limite di reddito per l’accesso: viene innalzato a 12.648 euro, rispetto ai 12.000 euro fissati in precedenza.
L’indennità viene calcolata, su base semestrale, come il 25% della media dei redditi dichiarati nei due anni precedenti alla domanda. Nel nostro esempio l’importo ammonta:
(7700×25%)/2= 962,5 euro.
In questo caso, l’Inps erogherà il limite massimo pari a 806,40 euro euro al mese.
Decorrenza e tempistiche dell’indennità ISCRO
L’ISCRO viene erogata per 6 mesi e decorre dal primo giorno che segue la data di presentazione della domanda.
L’Inps entro 30 giorni dalla presentazione della domanda procede alla verifica dei requisiti e alla liquidazione dell’indennità.
L’indennità ISCRO: un aiuto economico a supporto dei professionisti con partita IVA
Tutti i lavoratori autonomi con partita Iva da almeno tre anni possono procedere con la domanda per l’indennità ISCRO se rispettano tutti i requisiti per l’ammissione. L’importo varia tra i 250 euro ad un massimo di 800 euro e viene erogato per sei mesi dall’Inps. La ISCRO 2025 può essere presentata entro il 31/10/2025 accedendo con lo SPID al servizio online Inps dedicato.
Dal 1 gennaio del 2024 l’indennità è stata inserita nel sistema degli ammortizzatori sociali e resa strutturale per i prossimi dieci anni. Una buona notizia per tutti quei professionisti partite IVA che subiscono negli anni contrazioni non indifferenti dei loro redditi autonomi.
FAQ
Qual è il limite di reddito entro il quale si può richiedere l’ISCRO?
Nel 2025, per richiedere l’ISCRO il reddito complessivo, dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda, non deve superare i 12.648 euro.
Quali sono le novità e le modifiche per la ISCRO 2025?
Per il 2025, l’INPS ha aggiornato gli importi e i limiti per l’ISCRO. La somma minima mensile è aumentata a 252 euro, mentre quella massima è passata a 806,40 euro. Inoltre, il limite di reddito per poter accedere all’ISCRO è stato innalzato a 12.648 euro rispetto ai 12.000 euro degli anni precedenti.