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Sei partita IVA? Scopri cos’è e come richiedere la ISCRO

Da Michele Vitarelli
Pubblicato il 15 Ottobre 2024
Tempo di lettura stimato: 6 minuti

Essere lavoratori autonomi con partita Iva oggi in Italia non è mai stato cosi difficile. Cercare di comprendere lo sterminato e complesso sistema di regole e i regimi fiscali potrebbe spaventare in molti. Affidarsi a professionisti del settore è diventata prassi per districarsi al meglio tra doveri e obblighi fiscali, dubbi e per informarsi al meglio su eventuali aiuti che lo Stato offre per ridurre il carico fiscale. 

Paragonabile alla cassa integrazione per i lavoratori dipendenti, a favore delle partite IVA, lo stato Italiano ha introdotto l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO). La misura, per l’appunto, sostiene i lavoratori autonomi che subiscono contrazioni di reddito nell’anno precedente alla richiesta del beneficio. 

Il nostro articolo esplorerà a fondo l’indennità, fornendoti gli strumenti necessari per comprendere appieno questo ammortizzatore sociale: saprai cosa è, i soggetti ammissibili, tutti i requisiti e come fare la domanda. Buona lettura!

La ISCRO, un aiuto economico per supportare le partite Iva in caso di riduzione del reddito
La ISCRO, un aiuto economico per supportare le partite Iva in caso di riduzione del reddito

Che cos’è l’ISCRO?

L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa è una misura a sostegno al reddito dei lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla Gestione Separata. L’indennità viene riconosciuta a tutti i lavoratori che hanno subito una riduzione dei guadagni nell’anno precedente alla richiesta del beneficio. 

Dal 1 gennaio 2024 l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa è stata resa strutturale e inserita nel sistema degli ammortizzatori sociali dopo essere stata introdotta in via sperimentale dal 2021 al 2023.

Quali sono i requisiti per ottenere la ISCRO 2024?

I requisiti previsti per ottenere l’ISCRO sono i seguenti:

  • produrre un reddito da lavoro autonomo inferiore al 70% della media dei redditi nei due anni precedenti alla presentazione della domanda;
  • essere iscritto alla Gestione Separata, ovvero il fondo istituito dall’Inps per i lavoratori autonomi e professionisti senza una cassa previdenziale dedicata;
  • dichiarare un reddito non superiore a 12mila euro l’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • non ricevere pensione diretta né essere iscritto ad altre previdenze obbligatorie;
  • non ricevere lAssegno di Inclusione, Naspi o Dis-coll (compatibile invece è l’assegno di invalidità);
  • essere partita IVA da almeno tre anni e in regola con i contribuiti;
  • autocertificare i redditi prodotti per ogni anno di interesse.

Può decadere il diritto all’ISCRO?

Nel momento in cui ci si riscontrino errori nella presentazione della dichiarazione o non si rispettano più i requisiti per l’ammissione – come, ad esempio, chiusura della partita IVA durante la ricezione del beneficio – il diritto all’Indennità decade. In questi casi, il lavoratore avrà l’obbligo di restituire gli importi già ricevuti all’Inps

Inoltre, il lavoratore è obbligato a partecipare a corsi di formazione e aggiornamento professionale organizzati dal ministero del Lavoro e dalle Regioni per evitare la decadenza del beneficio.

Come, quando e dove presentare la domanda per l’indennità ISCRO?

Come presentare la domanda ISCRO 2024

La domanda va presentata seguendo questi step: 

Quando presentare la domanda per la ISCRO 2024? 

La domanda per il bonus ISCRO va presentata entro il 31 ottobre di ogni anno.

Quali documenti e informazioni sono necessarie per presentare la domanda?

L’Inps comunica che non sono necessari specifici documenti da allegare alla domanda. Tuttavia, è importante disporre dei dati sui redditi da lavoro autonomo dei due anni precedenti estratti dai seguenti quadri della dichiarazione:

  • Quadro RE per attività professionale individuale;
  • Quadro RH per partecipazione a studi associati o società semplici;
  • Quadro LM per i soggetti in regime forfettario.

Supporto e assistenza

In caso di ulteriori informazioni e supporto alla presentazione della domanda è possibile contattare l’Inps attraverso i seguenti canali: 

Come calcolare l’importo dell’indennità, ecco un esempio

Supponiamo che un professionista con Partita Iva, da almeno tre anni, abbia conseguito:

  • Reddito 2024: 6.000 euro
  • Reddito 2023: 10.000 euro
  • Reddito 2022: 12.000 euro

Verifica del requisito per ottenere il beneficio

Il reddito del 2024 (€ 6.000) deve essere inferiore al 70% della media dei redditi percepiti i due anni precedenti:

  1. Calcoliamo la media dei redditi 2022 e 2023: (12.000+10.000)/2= 11000;
  2. Calcoliamo il 70% della media: 11000 x 70/100= 7700;
  3. Il reddito 2024 è inferiore: 6000 < 7700.

Calcolo dell’indennità e limiti

L’importo varia tra i 250 euro mensili fino ad un limite massimo di 800 euro. Gli importi possono variare ogni anno in seguito alle variazioni dell’indice Istat dei prezzi al consumo. 

L’indennità viene calcolata, su base semestrale, come il 25% della media dei redditi dichiarati nei due anni precedenti alla domanda. Nel nostro esempio l’importo ammonta:

(7700×25%)/2= 962,5 euro.

In questo caso, l’Inps erogherà il limite massimo pari a 800 euro al mese.

Decorrenza e tempistiche dell’indennità ISCRO

L’ISCRO viene erogata per 6 mesi e decorre dal primo giorno che segue la data di presentazione della domanda. 

L’Inps entro 30 giorni dalla presentazione della domanda procede alla verifica dei requisiti e alla liquidazione dell’indennità.

L’indennità ISCRO: un aiuto economico a supporto dei professionisti con partita IVA

Tutti i lavoratori autonomi con partita Iva da almeno tre anni possono procedere con la domanda per l’indennità ISCRO se rispettano tutti i requisiti per l’ammissione. L’importo varia tra i 250 euro ad un massimo di 800 euro e viene erogato per sei mesi dall’Inps. La ISCRO 2024 può essere presentata entro il 31/10/2024 accedendo con lo SPID al servizio online Inps dedicato.

Dal 1 gennaio del 2024 l’indennità è stata inserita nel sistema degli ammortizzatori sociali e resa strutturale per i prossimi dieci anni. Una buona notizia per tutti quei professionisti partite IVA che subiscono negli anni contrazioni non indifferenti dei loro redditi autonomi.

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Michele Vitarelli

Grande appassionato di scrittura e di politiche sociali, grazie alla collaborazione con il Team Procedureamministrative posso finalmente trasformare la mia passione per la scrittura in un impegno concreto. Credo fortemente che divulgare informazioni in modo semplice e accessibile contribuisca a rendere la società più giusta e equa.

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