La morte del proprio coniuge è un evento difficile da affrontare sia dal punto emotivo che dal punto di vista economico. Gli anni di vita trascorsi assieme, infatti, hanno fatto sì che gli equilibri economici familiari si costruissero in relazione alla vita di coppia, e riuscire a ristabilirli dopo il decesso del marito o della moglie può essere complesso. Per aiutare i vedovi e le vedove a superare la morte del coniuge senza doversi preoccupare di eventuali problemi economici, lo Stato italiano, attraverso l’operato dell’INPS eroga l’assegno di vedovanza.
In questo articolo ti parleremo di cos’è l’assegno di vedovanza, a chi spetta, quali sono i requisiti per ottenerlo e come presentare la domanda.
Assegno di vedovanza: cos’è?
L’assegno di vedovanza è un contributo economico assegnato alle vedove o ai vedovi che percepiscono la pensione di reversibilità e sono in possesso di determinati requisiti.
In realtà l’assegno di vedovanza non è una misura creata ad hoc per i cittadini che hanno perso il loro marito o la loro moglie, ma è il con cui comunemente ci si riferisce all’assegno per il nucleo familiare ai pensionati quando viene riconosciuto alla vedova o al vedovo del pensionato che ne era titolare.
L’assegno per il nucleo familiare ai pensionati è infatti una prestazione economica che viene erogata ai pensionati che posseggono un reddito inferiore a una determinata soglia.
Alla morte del cittadino pensionato, a determinate condizioni, l’assegno viene ceduto al coniuge superstite prendendo il nome di assegno di vedovanza e configurandosi come una sorta di integrazione alla pensione di reversibilità.
Assegno di vedovanza e pensione di reversibilità: qual è la differenza?
La differenza sostanziale tra la pensione di reversibilità e l’assegno di vedovanza è che quest’ultimo è una prestazione aggiuntiva alla pensione di reversibilità per coloro che soddisfano determinati requisiti. In altre parole, solo chi percepisce una pensione di reversibilità e soddisfa ulteriori condizioni, come l’invalidità al 100% o la titolarità dell’indennità di accompagnamento, può richiedere l’assegno di vedovanza.
Date queste premesse è chiaro che entrambi si differenziano per il valore del beneficio economico e i requisiti necessari per ottenerlo.
L’assegno per il coniuge superstite non è automatico e richiede la presentazione di una domanda specifica, mentre la pensione di reversibilità è generalmente concessa automaticamente al coniuge superstite.
Chi può richiederlo?
L’assegno di vedovanza può essere richiesto dai cittadini e dalle cittadine rimasti vedovi o vedove di un cittadino che quando era in vita percepiva la pensione, a condizione che soddisfino determinati requisiti. Per ottenere l’assegno di vedovanza, è necessario:
- essere riconosciuti come invalidi al 100% o essere titolari di indennità di accompagnamento;
- rientrare in una determinata soglia reddituale.
Se i richiedenti sono già titolari di una pensione di accompagnamento e riconosciuti invalidi, non sarà necessaria una visita medica; basterà presentare la documentazione adeguata. In caso contrario, l’INPS richiederà una visita medica per attestare l’invalidità.
È importante notare che, in caso di nuove nozze, il diritto all’assegno di vedovanza e alla pensione di reversibilità viene meno.
Gli eredi possono ottenere la pensione di vedovanza?
Si, i figli del cittadino rimasto vedovo possono ottenere la pensione di vedovanza, ma solo se si verificano queste due condizioni:
- il genitore decede;
- il genitore non ha presentato la domanda per ottenere l’assegno di vedovanza quando era in vita.
Se quindi il cittadino a cui spetta la pensione di vedovanza muore senza aver ricevuto gli assegni, i figli potranno fare domanda per ottenere retroattivamente l’importo dovuto.
In questo caso a ricevere gli assegni di vedovanza non goduti sono gli eredi che effettuano la dichiarazione di successione.
Qual è il valore dell’assegno di vedovanza?
L’assegno familiare per vedovi ha un valore diverso a seconda del reddito familiare. Nella seguente tabella puoi trovare maggiori dettagli sugli scaglioni di reddito e il relativo importo dell’assegno di vedovanza.
Reddito familiare | Importo dell’assegno di vedovanza |
Da 0 a 33.274,22 euro | 52,91 euro |
Da 33.274,23 a 37.325,55 euro | 19,59 euro |
Per chi ha diritto all’importo massimo di 52,91 euro mensili, l’aumento dell’assegno di vedovanza può raggiungere 687,83 euro all’anno
Come si riceve l’assegno?
Una volta che la domanda è stata accolta, l’assegno viene erogato dall’INPS in modo automatico e si riceve ogni mese sul proprio conto corrente assieme alla pensione di reversibilità.
Come si richiede?
L’assegno può essere richiesto al momento in cui viene richiesta la pensione di reversibilità o presentando la domanda di ricostituzione della pensione.
Per presentare la domanda di ricostituzione pensione è necessario:
- accedere alla pagina dedicata al servizio;
- cliccare su utilizza il servizio;
- entrare nella sezione dedicata ai cittadini;
- accedere tramite SPID, CIE o CNS;
- compilare il modulo.
In alternativa è possibile anche inviare la domanda:
- chiamando il call centre dell’INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164164 da rete mobile;
- chiedendo il supporto di un patronato.
È importante ricordare che l’assegno di vedovanza rientra nei cosiddetti “diritti inespressi“, il che significa che, anche se si ha diritto all’aumento, esso non viene automaticamente riconosciuto. Per riceverlo, è necessario presentare una domanda specifica all’INPS, altrimenti si rischia di perdere il beneficio, compresi eventuali arretrati fino a 5 anni a cui si potrebbe aver diritto. Pertanto, è altamente consigliabile presentare la domanda non appena si verificano le condizioni necessarie per evitare la perdita di questo importante sostegno economico.
Quali documenti servono per l’assegno di vedovanza
Per ricevere l’assegno di vedovanza è necessario presentare i seguenti documenti e informazioni:
- Il documento d’identità;
- il codice fiscale;
- la data del decesso del coniuge;
- i dati della pensione di reversibilità;
- il verbale di invalidità civile;
- l’ultima dichiarazione dei redditi.
Quanto tempo è necessario per ricevere l’assegno
Per quanto riguarda l’accoglimento della domanda e l’erogazione dell’assegno di vedovanza non ci sono tempistiche definite: l’ente, in media, smaltisce le pratiche nel giro di due mesi.
Si ha diritto agli arretrati?
L’assegno di vedovanza è retroattivo di 5 anni: questo significa che, una volta che l’INPS ha accolto la tua domanda, potrai ricevere anche gli arretrati di cui ancora non hai beneficiato negli ultimi 5 anni.
Per esempio, se un cittadino, nei 5 anni che precedono il momento della presentazione della domanda, aveva diritto a ricevere l’assegno, potrà ricevere sul suo conto corrente sino a 3500 euro di arretrati.
Pensioni e assegni per le persone inabili e invalide
Le persone inabili o invalide che non hanno i requisiti per ottenere l’assegno di vedovanza possono richiedere altre forme di sostegno economico come:
Sino a 52 euro in più sulla pensione di reversibilità
I vedovi e le vedove inabili al 100% che ricevono la pensione di reversibilità possono ottenere anche l’assegno di vedovanza: una maggiorazione di 52 o di 19 euro a seconda dello scaglione reddituale a cui appartiene il nucleo familiare.
Una volta presentata la domanda sarà possibile ottenere anche gli arretrati non goduti.