Il costo degli affitti in Italia continua ad aumentare vertiginosamente, per questo motivo pensare di investire nell’acquisto di una casa potrebbe essere una buona soluzione. Certo, l’acquisto di un immobile non è di certo una spesa economica ma, a lungo termine, permette di risparmiare notevolmente rispetto al pagamento del canone di affitto. Per incentivare l’acquisto degli immobili, e supportare tutti quei cittadini che non desiderano più vivere in affitto, ma preferiscono fare un investimento sul loro futuro, lo Stato italiano ha deciso di varare una serie di agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa.
In questo articolo ti spiegheremo a quali sono tutte le agevolazioni per la prima casa, chi ne può beneficiare e come ottenerle.

Cosa si intende per agevolazioni sulla prima casa?
Le agevolazioni sulla prima casa sono delle agevolazioni fiscali che vengono garantite a tutti coloro che acquistano un immobile da destinare ad abitazione principale.
Tra questo tipo di agevolazioni rientrano la riduzione dell’imposta di registro, l’annullamento dei tributi speciali catastali e altre facilitazioni fiscali.
Le agevolazioni fiscali variano a seconda che l’immobile sia acquistato da un privato o da un’impresa.
Quali sono le agevolazioni fiscali sulla prima casa?
Le agevolazioni fiscali sulla prima casa non sono sempre le stesse ma possono variare nel caso in cui:
- la casa venga acquistata da un’impresa edile;
- l’immobile venga acquistato da un privato;
- l’acquirente abbia meno di 36 anni.
Nel caso in cui si acquisti la prima casa da un’impresa edile (entro 5 anni dalla conclusione dei lavori) o da un’azienda soggetta a iva, l’acquirente avrà diritto alle seguenti agevolazioni:
- Iva ridotta al 4%;
- imposta di registro fissa di 200 euro;
- imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
- imposta catastale fissa di 200 euro.
👤Privato
Nel caso in cui, invece, si decida di acquistare la prima casa da un privato o da un‘impresa non soggetta iva, allora si potrà godere delle seguenti agevolazioni:
- imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (anziché del 9%);
- imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- imposta catastale fissa di 50 euro.
🙋♂️Under 36
I giovani che decidono di acquistare una prima casa prima dei 36 anni, hanno accesso ad ulteriori benefici:
- L’esenzione dalle imposte catastale, ipotecaria e di registro;
- la riduzione del 50% sulle parcelle notarili;
- un credito d’imposta pari all’iva corrisposta al venditore.
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato per:
- ridurre l’ammontare delle imposte sulle successioni e donazioni;
- ridurre l’importo dell’imposta sui redditi;
- compensare il pagamento di altre imposte attraverso la compilazione del modello F24.
Per accedere a questi benefici, gli acquirenti, oltre ad avere meno di 36 anni, dovranno rispettare anche un requisito reddituale e pertanto avere un ISEE uguale o inferiore ai 40.000 euro annui.
Qual è la base imponibile per il calcolo delle imposte?
Nel caso si decida di effettuare l’acquisto della prima casa attraverso una compravendita con una compagnia edile o con una impresa soggetta a iva, l’IVA viene calcolata sul prezzo della cessione.
Quando invece, la compravendita avviene con un privato, allora per scoprire qual è la base su cui calcolare la percentuale dell’imposta di registro, viene utilizzato il sistema prezzo-valore. Nel prossimo paragrafo vediamo con precisione come calcolare il valore catastale e conseguentemente l’imposta di registro.
Per calcolare l’importo dell’imposta di registro agevolata al 2%, è necessario determinare il valore catastale dell’immobile. Questo si ottiene moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per un coefficiente fisso pari a 110.La formula sarà quindi: Valore catastale = Rendita catastale × 1,05 × 110 🧮 Esempio pratico: calcolo dell’imposta di registro Immaginiamo un immobile acquistato con le agevolazioni “prima casa”, avente una rendita catastale di 800 euro e un prezzo di compravendita di 180.000 euro. Se si sceglie di applicare il sistema del prezzo-valore, la base imponibile sarà calcolata così: L’imposta di registro dovuta sarà quindi: Se invece non si applica il sistema del prezzo-valore, l’imposta si calcolerà sull’intero corrispettivo pattuito, ovvero:
800 × 1,05 × 110 = 92.400 euro
92.400 × 2% = 1.848 euro
180.000 × 2% = 3.600 euro
Quali sono i requisiti per ottenere le agevolazioni prima casa?
Per ottenere le agevolazioni fiscali è necessario che l’immobile oggetto della vendita, rispetti requisiti fondamentali riferiti alla categoria catastale dell’immobile e alla sua locazione. Vediamoli insieme nel dettaglio.
Per usufruire di tutte le agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa, è necessario che l’immobile appartenga a una di queste categorie catastali.
- A/2 (abitazioni di tipo civile)
- A/3 (abitazioni di tipo economico)
- A/4 (abitazioni di tipo popolare)
- A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)
- A/6 (abitazioni di tipo rurale)
- A/7 (abitazioni in villini)
- A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
Tuttavia, a patto che siano costruite a servizio della prima casa, rientrano nelle agevolazioni anche gli immobili appartenenti alle categorie
- C/2 (magazzini e locali di deposito)
- C/6 (per esempio, rimesse e autorimesse)
- C/7 (tettoie chiuse o aperte).
🌍Locazione dell’immobile
Partiamo da un principio fondamentale per ottenere le agevolazioni sull’immobile che vuoi acquistare: a casa deve trovarsi all’interno del territorio del comune in cui risiede l’acquirente.
Ma se al momento dell’acquisto risiedi in un altro comune? Nessun problema: per ottenere le agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa, entro 18 mesi dall’acquisto dovrai cambiare residenza presso il nuovo immobile acquistato.
Esistono però alcune eccezioni, previste nei casi in cui l’acquirente pur non avendo la residenza nel comune dove si trova l’immobile, può ottenere il beneficio. In tal caso, l’abitazione dovrà localizzarsi:
- nel comune in cui l’acquirente svolge alcune delle sue attività (come per esempio, sport, volontariato, studio);
- nel comune in cui ha sede o esercita l’attività il proprio datore di lavoro (solo se l’acquirente ha avuto la necessita di trasferirsi all’estero per questioni lavorative);
- nel territorio italiano, se l’acquirente è un cittadino italiano emigrato all’estero.
Dopo la verifica dei dati forniti, è possibile accedere alle agevolazioni in modo automatico e beneficiare degli sconti al momento dell’acquisto.
Quando si perdono le agevolazioni
Quando si acquista un immobile con le agevolazioni per la prima casa è importante ricordare che i benefici fiscali possono anche essere revocati dall’agenzia delle entrate.
Le agevolazioni fiscali si perdono se:
- le dichiarazioni e le auto dichiarazioni presentate non sono veritiere;
- la residenza non viene spostata nel comune in cui è presente l’immobile entro i 18 mesi dalla vendita;
- l’immobile viene venduto o donato entro i 5 anni dalla data d’acquisto, a meno che non si preveda di acquistare una nuova abitazione entro un anno;
- nei due anni successivi all’acquisto – termine prorogato da uno a due anni con la Manovra di Bilancio 2025 – viene acquistata una nuova abitazione, ma non viene venduta quella per cui si sono stati ottenuti i benefici fiscali.
Le agevolazioni fiscali e i bonus riguardanti le case sono molteplici, puoi approfondire alcuni di questi grazie ai nostri articoli:
Detrazioni fiscali per l’acquisto della prima abitazione
Quando si acquista il primo immobile da destinare ad abitazione principale, si può usufruire di diverse detrazioni fiscali. Le detrazioni fiscali per l’acquisto della prima casa possono variare a seconda dell’età dell’acquirente o a seconda che la compravendita dell’immobile sia stata effettuata con un’impresa soggetta o iva o con un venditore privato. Per ottenere il bonus prima casa è importante avere la residenza nello stesso comune in cui si trova l’immobile e che l’abitazione rientri in una delle categorie catastali per cui è possibile beneficiare del requisito.