Per incentivare il settore dell’edilizia in Italia e ridurre quanto più possibile l’utilizzo di combustibili fossili a favore di fonti energetiche rinnovabili, lo Stato italiano ha introdotto l’ecobonus. La nuova agevolazione fiscale è stata introdotta in favore di tutti i cittadini che decidono di riqualificare gli edifici già esistenti con interventi strutturali mirati a migliorare la certificazione energetica dell’ immobile o a ridurne il rischio sismico.
Se, quindi, stai pensando di ristrutturare i tuoi immobili, per ammortizzare le spese e ottenere delle detrazioni fiscali potresti approfittare proprio dell’ecobonus: in questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio quali sono tutti i benefici di cui puoi usufruire, quali sono i requisiti che devi possedere per ottenere l’ecobonus e come richiederlo.

Che cos’è l’ecobonus?
L’ecobonus, o “riqualificazione energetica” secondo l’Agenzia delle Entrate, è una agevolazione fiscale che consente a tutti i cittadini che sostengono delle spese per degli interventi di riqualificazione energetica del proprio immobile, di ottenere una detrazione fiscale IRPEF: una riduzione del costo della tassa sulle persone fisiche.
Anche se spesso vengono citati insieme, si tratta di due agevolazioni distinte con finalità diverse:
- L’Ecobonus, come già descritto, riguarda lavori che migliorano l’efficienza energetica dell’immobile, come la sostituzione di infissi, caldaie, pompe di calore o l’installazione di pannelli solari. La detrazione può arrivare fino al 65%, a seconda dell’intervento effettuato.
- Il Bonus Mobili e Elettrodomestici, invece, si applica solo se è in corso una ristrutturazione edilizia e consente di detrarre il 50% della spesa per l’acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza (frigoriferi, lavatrici, forni, ecc.), fino a un massimo di 5.000 euro nel 2025.
In sintesi: l’Ecobonus migliora l’edificio, il Bonus Elettrodomestici completa la casa con apparecchi efficienti — ma solo se si sta già ristrutturando.
Chi può usufruire dell’Ecobonus?
Possono fare domanda per l’ecobonus tutti i cittadini soggetti al pagamento dell’IRPEF (imposta sul reddito sulle persone fisiche).
Pertanto, la detrazione fiscale, a patto che i richiedenti contribuiscano alle spese, oltre che dai titolari dell’immobile può essere chiesta anche da tutti coloro che esercitano un diritto di reale godimento sull’immobile e. quindi, da:
- i locatari;
- contribuenti che hanno un reddito d’impresa;
- enti pubblici e privati che non svolgano attività commerciale;
- cooperative;
- il convivente;
- il convivente more uxorio.
Novità Ecobonus 2025: cosa cambia?
A partire dal 1° gennaio 2025 con la nuova Legge di Bilancio, le detrazioni dell’Ecobonus sono state ridotte rispetto agli anni precedenti. Le nuove aliquote variano in base all’anno di sostenimento della spesa e al tipo di immobile (abitazione principale o meno):
- per le spese sostenute nel 2025:
- 36% di detrazione per gli interventi di efficientamento energetico;
- 50% se gli interventi riguardano l’abitazione principale.
- per le spese sostenute nel 2026 e 2027:
- 30% di detrazione;
- 36% se si tratta di abitazione principale.
Inoltre, sempre dal 2025, non rientreranno più tra le spese ammesse quelle per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili, anche se a condensazione e in classe A.
Quali sono le detrazioni fiscali previste per le spese fino al 31/12/2024?
In base alla tipologia di interventi effettuati sull’immobile, è possibile ottenere due diversi tipi di agevolazioni:
- una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute per sostituzione infissi, installazione di impianti che sfruttano l’energia prodotta dalle biomasse e l’introduzione schermature solari;
- una detrazione fiscale pari al 65% delle spese sostenute per tutte le altre tipologie di lavori.
Su entrambe le tipologie di agevolazione è possibile richiedere il bonus anche attraverso lo sconto in fattura o la cessione del credito.
A queste due tipologie di agevolazioni si aggiunge anche un’altra riduzione fiscale pari al 70-75% delle spese sostenute che però viene concessa solo per gli interventi sugli edifici condominiali.
Nel caso in cui i lavori e le rispettive spese, effettuati per migliorare l’efficienza energetica dovessero interessare l’intero immobile e non le singole unità abitative, la detrazione fiscale prevista dall’ecobonus potrà salire:
- al 70% se i lavori riguardano almeno il 25% dell’intero condominio;
- al 75% sei lavori verranno effettuati per ottenere dei risparmi sia sulla spesa energetica estiva, che su quella invernale. e al risparmio sulla spesa energetica sia estiva che invernale.
Quali sono i lavori che rientrano nell’ecobonus
I lavori che permettono di usufruire dell’ecobonus sono tutti quelli interventi che vengono effettuati su un immobile per migliorarne l’efficienza energetica e di conseguenza ridurre i consumi energetici. Per esempio, rientrano nel bonus, con il diritto a beneficiare di percentuali di detrazione fiscali differenti, interventi come la sostituzione degli infissi, o l’installazione di pannelli solari.
I lavori per i quali è possibile ottenere la detrazione fiscale del 50% grazie all’ecobonus sono:
- l’acquisto e la messa in posa di infissi isolanti e finestre con schermature solari;
- la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A;
- l’acquisto e l’installazione di impianti di riscaldamento che generano calore sfruttando le biomasse.
📌Lavori che rientrano nella detrazione fiscale al 65%
I lavori per i quali è possibile ottenere la detrazione fiscale del 65% grazie all’ecobonus sono:
- la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con impianti formati da una apparecchiatura ibrida composta da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione;
- la sostituzione, integrale o parziale, dei vecchi impianti di riscaldamento con nuovi impianti che includono generatori d’aria calda a condensazione;
- la sostituzione degli impianti esistenti con micro-cogeneratori che permettano di ottenere un risparmio energetico uguale o superiore al 20% degli attuali consumi;
- il rifacimento dell’impianto di riscaldamento;
- la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia;
- la sostituzione degli scaldacqua tradizionali dedicati alla produzione di acqua sanitaria con scaldacqua a pompa di calore;
- l’acquisto e l’installazione di dispositivi tecnologici multimediali che permettono di controllare da remoto gli impianti di riscaldamento o gli scaldacqua.
- tutti i gli interventi che garantiscono un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio, tale per cui il riscaldamento invernale necessiterà almeno del 20% di energia in meno rispetto ai valori che sono indicati nel decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008;
- tutti gli interventi su muri, coperture e pavimenti che migliorano l’efficienza energetica dell’immobile;
- l’installazione dei pannelli solari per la produzione di acqua calda;
- la building automation.
Per potere usufruire dell’ecobonus, l’edificio sul quale vengono effettuati i lavori deve essere iscritto in catasto e deve avere degli ambienti riscaldati.
L’edificio può essere appartenente a qualsiasi categoria catastale e avere qualsiasi destinazione d’uso, pertanto gli interventi possono essere effettuati sia su abitazioni residenziali che su altre tipologie di immobile.
Come richiedere l’Ecobonus?
Per richiedere l’ecobonus è necessario:
- comunicare le spese effettuate all’interno della dichiarazione dei redditi;
- ottenere la certificazione di un tecnico che attesti i requisiti tecnici degli interventi effettuati;
- essere in possesso della certificazione energetica dell’edificio;
- consegnare la scheda tecnica all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
- la sostituzione di finestre e infissi;
- l’installazione dei pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua;
- la sostituzione degli impianti di riscaldamento con nuovi impianti dotati di caldaia a condensazione;
- l’installazione di schermature solari;
- la sostituzione degli impianti di riscaldamento con nuovi impianti alimentati a biomassa;
- acquisto e installazione di dispositivi tecnologici per il controllo dei dispositivi da remoto.
Come effettuare i pagamenti dei lavori per ottenere l’ecobonus:
Attenzione: è assolutamente fondamentale che tutte le spese possano essere tracciate, pertanto per ottenere il bonus è necessario effettuare le spese solo attraverso bonifico bancario indicando:
- l’agevolazione a cui si vuole accedere;
- il codice fiscale del cittadino che richiede l’ecobonus
- la partita iva del soggetto verso cui si sta effettuando il pagamento
- il numero e la data della fattura che viene pagata.
Ecco un esempio della causale da inserire nei bonifici effettuati per il pagamento delle spese.
Riqualificazione energetica, articolo 1, commi 344-347, legge 296 / 2006.
Pagamento della fattura n° X del XXXX;
Partita iva beneficiario del pagamento XXXXXXXXXXX
Codice fiscale del beneficiario della detrazione XXXXXXXXXXXXXXXX
Detrazioni fiscali e sconti per edifici a risparmio energetico
L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e promuovere l’uso di fonti energetiche rinnovabili. Queste agevolazioni, fino al 31 dicembre 2024, includono detrazioni fino al 65% (o 75% per gli edifici condominiali) per interventi come la sostituzione di infissi, caldaie, pompe di calore, pannelli solari e altri lavori mirati alla riduzione dei consumi. A partire dal 1° gennaio 2025, il panorama normativo cambia sensibilmente: le aliquote vengono rimodulate al ribasso, con detrazioni pari al 36%, elevate al 50% in caso di abitazione principale. Nel biennio 2026-2027, l’aliquota scenderà ulteriormente al 30%, o al 36% sempre per l’abitazione principale. Inoltre, non saranno più agevolabili le spese per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili, anche se ad alta efficienza (classe A).