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Ottieni prestiti per startup partecipando a SELFIEmployment

Da Eleonora Orrù
Aggiornato il 17 Settembre 2024
Tempo di lettura stimato: 6 minuti

Dare avvio a un progetto imprenditoriale può essere difficile per chiunque, ma per i giovani e i disoccupati che hanno a disposizione pochi mezzi finanziari è ancora più complesso: per questo motivo, lo Stato italiano, ha avviato il progetto SELFIEmployment.

Se sei in cerca di una opportunità per dare avvio alla tua startup, nei prossimi paragrafi trovi tutte le informazioni per accedere al bando SELFIEmployment: ti spiegheremo quali sono i finanziamenti, quali requisiti devi avere per ottenerli e come presentare la domanda.

Giovani imprenditori e disoccupati partecipando a Selfiemployment possono ottenere un finanziamento a fondo perduto.
Giovani imprenditori e disoccupati partecipando a Selfiemployment possono ottenere un finanziamento a fondo perduto.

Cos’è il Progetto Selfiemployment e cosa prevede

Selfiemployment è un progetto statale dedicato ai giovani e ai disoccupati per supportarli nell’avvio di una attività sul territorio Italiano. Partecipando al progetto è possibile ottenere finanziamenti agevolati e a fondo perduto per realizzare il proprio progetto di business.

Chi può fare domanda?

Possono presentare la domanda tre categorie di aspiranti imprenditori:

  • i giovani NEET iscritti a Garanzia Giovani, ovvero i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano;
  • le donne disoccupate al momento della presentazione della domanda;
  • i disoccupati maggiorenni che non lavorano da almeno un anno. 

SELFIEmployment 2023: quali sono i requisiti per le imprese 

Per partecipare al bando è importante che non solo gli imprenditori siano in possesso di determinati requisiti, ma che anche le imprese per cui viene fatta la domanda per ottenere i finanziamenti presentino determinate caratteristiche.

Possono partecipare al bando:

  • le ditte individuali, ovvero le società di persone e le cooperative che non sono ancora state costituite o che sono state costituite da massimo 12 mesi senza essere però attive;
  • le associazioni professionali e le società costituite tra professionisti, fondate da non più di 12 mesi e inattive.

Tutti i partecipanti devono essere residenti in Italia e non aver ottenuto in precedenza un finanziamento da parte di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo che si occupa di gestire i prestiti.

A quali settori devono appartenere le imprese

Il progetto SELFIEmployment è dedicato in particolare a progetti imprenditoriale per la realizzazione di aziende che producono beni, forniscono servizi o che si occupano di commercio.

Le uniche aziende escluse dalla partecipazione al bando sono quelle che si occupano di:

  • pesca;
  • acquacoltura;
  • produzione agricola primaria;
  • lotterie;
  • scommesse;
  • case da gioco.

L’elenco completo delle attività finanziabili è consultabile sul bando rilasciato da Invitalia.

Le 3 tipologie di incentivi del bando

Il progetto SELFIEmployment prevede l’erogazione di prestiti agevolati a tasso zero che non richiedono alcuna garanzia. Il valore del prestito non è uguale per tutti i progetti, ma varia a seconda del business plan e del programma di spesa allegato in sede di presentazione della domanda.

Nel dettaglio le 3 tipologie di incentivi erogati sono le seguenti.

  • Microcredito; un piccolo prestito destinato a progetti imprenditoriali che prevedono di spendere tra i 5.000 e 25.000 euro;
  • Microcredito esteso: destinato a progetti imprenditoriali che prevedono di spendere tra i 25.001 e 35.000 euro;
  • Piccoli prestiti: destinato a progetti imprenditoriali che prevedono di spendere tra i 35.001 e 50.000 euro.

Quali sono le spese coperte dal finanziamento

Per beneficiare dei prestiti, in sede di presentazione della domanda, deve essere allegato un business plan dove sono descritti nel dettaglio le previsioni di spesa da effettuare.

Fornire questo tipo di informazioni è indispensabile perché i finanziamenti concessi dal bando possono essere utilizzati per coprire solo determinate tipologie di spese, ovvero quelle effettuate per l’acquisto di beni materiali e immateriali, o per garantire l’effettiva operosità dell’azienda nel breve termine (capitale circolante).

Le spese di investimento coperte dai finanziamenti sono quelle relative a:

  • l’acquisto di beni mobili;
  • hardware e software;
  • la costruzione di opere murarie (solo entro il 10% del totale).

Le spese di capitale circolante e quindi le spese di gestione coperte dai finanziamenti sono quelle effettuate per il pagamento de:

  • i canoni di locazione degli immobili e dei canoni di leasing;
  • le utenze;
  • i servizi di comunicazione e promozione;
  • i premi assicurativi;
  • le materie prime;
  • i salari e gli stipendi;
  • l’ IVA non recuperabile.

Come presentare la domanda per ottenere i finanziamenti di SELFIEmployment

La domanda di partecipazione al bando deve essere inviata telematicamente attraverso il portale di Invitalia, previa registrazione. Con le proprie credenziali di accesso sarà possibile accedere a un’area riservata in cui si potrà:

  • presentare la domanda online;
  • caricare il business plan;
  • allegare altri eventuali documenti.

Per essere certi di compilare correttamente la domanda è possibile leggere la guida redatta da Invitalia.

Una volta terminata tutta la procedura, sarà necessario effettuare la firma digitale e comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata.

Come vengono valutate le domande e quando viene comunicato l’esito

Le domande di partecipazione al bando SELFIEmployment sono valutate secondo l’ordine di presentazione delle richieste in base a diversi parametri tra cui: 

  • l’innovatività dell’idea imprenditoriale;
  • l’effettiva fattibilità del progetto presentato;
  • la solidità del business plan;
  • la competenza dei candidati.

Il candidato, entro 60 giorni dal momento in cui ha presentato la domanda riceverà l’esito.

Solo se il richiedente presenta tutti i requisiti richiesti dal bando e il suo progetto viene considerato innovativo e fattibile, allora la domanda verrà ufficialmente accolta.

Cosa fare dopo essere stati considerati idonei?

Gli imprenditori che riceveranno i finanziamenti hanno l’obbligo di:

  • avviare l’impresa entro 6 mesi dalla sottoscrizione del contratto di finanziamento;
  • realizzare gli obiettivi previsti dal progetto;
  • rendicontare tutte le spese;
  • partecipare all’attività di tutoring: un percorso di formazione e di accompagnamento attivato da Invitalia.

Chiunque non rispetti questi obblighi subirà la revoca dei finanziamenti.

Le altre iniziative statali a supporto dell’imprenditoria

Non sei in possesso dei requisiti previsti per partecipare a SELFIEmployement? Lo stato italiano ha ideato molte altre misure che sostengono l’imprenditoria in Italia attraverso la concessione di finanziamenti per nuove imprese. Alcuni dei migliori sono ON Oltre Nuove imprese a tasso zero, Resto al sud, Cultura crea 2.0, e Smart e Start.

Sino a 50000 euro per i giovani imprenditori

Attraverso il programma Selfiemployment lo Stato italiano concede prestiti a giovani disoccupati che desiderano realizzare un progetto imprenditoriale.

L’iniziativa prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero per la copertura delle spese di gestione aziendale e agevolare l’acquisto di beni materiali e immateriali.

In base alle spese programmate attraverso il business plan sarà possibile accedere a un microcredito, un microcredito esteso o a piccoli prestiti.

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Eleonora Orrù

Laureata in Lettere e in Editoria e giornalismo, ho fatto della mia passione per la scrittura il mio mestiere. Da anni sono parte del team di procedureamministrative.it perché credo nell'importanza di riuscire a comunicare in modo semplice e diretto anche le informazioni più complesse in modo che siano accessibili a tutti.

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