Ogni cittadino extraeuropeo, o apolide che inizia un’esperienza di lavoro subordinato (stagionale, a tempo indeterminato o a tempo determinato) in Italia, deve necessariamente richiedere il permesso di soggiorno per lavoro. In questa guida scoprirai quali sono gli step necessari per ottenere il documento, come monitorare lo stato di avanzamento della domanda e come richiederne il rinnovo.
Cos’è un permesso di lavoro
Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro è un documento che, in Italia, viene rilasciato a ogni cittadino extraeuropeo, in seguito alla firma di un contratto di lavoro e l’ottenimento di un visto.
Il permesso di lavoro sancisce la regolarità della presenza del cittadino straniero sul territorio italiano, per questo motivo, tutti i cittadini extracomunitari in possesso del documento possono vivere e lavorare legalmente in Italia.
Qual è la differenza tra permesso e visto per lavoro?
Le differenze tra permesso di soggiorno per lavoro e visto di lavoro riguardano:
- la durata di validità del documento;
- l’autorità preposta al rilascio del documento;
- il luogo dove può essere richiesto il documento.
Il visto per lavoro viene rilasciato dal consolato italiano a tutti i cittadini extracomunitari per cui il datore di lavoro ha ottenuto il nulla osta, e ha una validità di 90 giorni.
Il permesso di soggiorno di lavoro, invece, può essere richiesto soltanto nel territorio italiano dopo l’ottenimento del visto di lavoro, deve essere rilasciato dalla Questura e la sua validità può durare sino ai due anni.
Tutti i benefici che si ottengono grazie al permesso di soggiorno per lavoro in Italia
Dopo aver fatto richiesta per ottenere il permesso di soggiorno per lavoro in Italia, il cittadino extraeuropeo non solo ha diritto a vivere e a lavorare legalmente nel territorio italiano, ma ottiene anche numerosi altri benefici.
Il cittadino può:
- per periodi inferiori a tre mesi, recarsi nei paesi dell’Area Schengen senza essere in possesso del visto d’ingresso;
- richiedere la cittadinanza italiana, a condizione che sia residente nel territorio per almeno da 10 anni e senza interruzioni;
- iscriversi al Servizio sanitario nazionale in modo gratuito;
- richiedere il ricongiungimento familiare per la moglie o il marito, i figli minori, i figli maggiorenni a carico se invalidi totali e, infine, per i genitori a carico seppur con qualche restrizione;
- iscriversi all’INPS;
- beneficiare degli assistenti sociali.
Dove e come fare domanda passo dopo passo
Entro 8 giorni dall’ingresso nel Paese, il cittadino extracomunitario dovrà contattare lo Sportello Unico per l’Immigrazione e fissare un appuntamento.
Il giorno dell’appuntamento in Questura, il lavoratore dovrà firmare il contratto di soggiorno che contiene:
- la garanzia da parte del datore di lavoro di poter offrire un alloggio al lavoratore;
- l’impegno, sempre da parte del datore di lavoro, a farsi carico delle spese relative al viaggio di ritorno del lavoratore al Paese di provenienza.
Dopo aver accertato la regolarità del visto di lavoro e del contratto di soggiorno, la Prefettura consegna moduli da compilare per presentare la domanda.
I moduli dovranno essere poi spediti alla Questura assieme a ulteriori documenti.
Quali sono i documenti necessari per fare domanda?
Il cittadino extracomunitario che desidera ottenere il permesso di soggiorno per lavoro deve compilare il modulo fornitogli dalla Questura e spedirlo, tramite gli Uffici postali, assieme ai seguenti documenti:
- copia integrale del passaporto;
- visto d’ingresso;
- 4 foto tessere;
- marca da bollo da 16,00 euro.
Cosa fare dopo l’invio della domanda?
Una volta spedita la domanda, l’impiegato di Poste Italiane rilascerà al lavoratore la ricevuta della raccomandata sulla quale sono stampati due codici. I codici sono gli identificativi personali che serviranno al cittadino per controllare lo stato di avanzamento della pratica sul portale immigrazione. All’interno del sito il lavoratore potrà venire a conoscenza anche della data di convocazione in Questura per la consegna del permesso, che di solito avviene entro 60 giorni dalla domanda.
Qual è la durata del permesso di lavoro
Il permesso di lavoro ha una durata massima di 9 mesi per un lavoro stagionale ma si estende a:
- 1 anno se il contratto di lavoro sottoscritto dal cittadino è a tempo determinato;
- 2 anni se il lavoratore ha un contratto di tempo indeterminato.
Il documento può comunque essere rinnovato secondo le modalità previste dalla legge.
Rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro: modalità e documenti necessari
L’estensione del permesso di lavoro si può ottenere grazie a una richiesta di rinnovo, che deve essere fatta entro 60 giorni dalla scadenza del documento. Per richiedere il rinnovo, il lavoratore deve recarsi in Questura assieme al datore di lavoro e compilare il modulo che verrà fornito in sede presentando anche:
- la fotocopia del permesso di soggiorno;
- una fotocopia del passaporto (solo le pagine con i dati anagrafici);
- la copia del visto d’ingresso con timbri;
- la comunicazione di ospitalità da parte del datore di lavoro, oppure l’autocertificazione della residenza;
- una fotocopia della dichiarazione dei redditi o del modello CUD;
- la fotocopia dell’ultima busta paga;
- la fotocopia del codice fiscale.
Al datore di lavoro sarà invece richiesto di presentare:
- la fotocopia della carta d’identità;
- una fotocopia del contratto di soggiorno;
- la copia cartacea della comunicazione di assunzione inviata al Centro per l’Impiego.
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Quanto costa ottenere il permesso di soggiorno per lavoro in Italia
Oltre la marca da bollo da 16 euro, che deve essere allegata alla domanda, è necessario pagare:
- 30 euro per le spese di spedizione;
- 27,50 euro per il rilascio dei titoli di soggiorno in formato elettronico;
- un costo compreso tra i 40,00 e i 100,00 euro in base alla durata del permesso di soggiorno.
Il permesso di lavoro in breve
Il permesso di lavoro è indispensabile per tutti i cittadini extracomunitari che vogliono iniziare a lavorare in Italia. Grazie al documento ogni cittadino straniero può lavorare e vivere sul territorio italiano e ottenere numerosi altri benefici come la possibilità di accedere al servizio sanitario nazionale gratuitamente.