Le donne, oltre al lavoro da dipendente o al lavoro autonomo, spesso svolgono un secondo lavoro invisibile, quello di cura. Per dare a queste donne la possibilità di scegliere di andare in pensione prima dell’età prevista e di dedicare più tempo al lavoro di cura, lo Stato ha ideato l’opzione donna, un particolare tipo di pensione anticipata.
In questo articolo ti forniremo tutte le informazioni necessarie per accedere alla pensione con l’opzione donna spiegandoti nel dettaglio di cosa si tratta, chi può accedere e quali sono le differenze con la pensione anticipata tradizionale.

- Cos'è la pensione anticipata opzione donna
- Chi può accedere all'opzione donna: requisiti principali
- Calcolo pensione con opzione donna: come si effettua
- Procedura di domanda: come presentare richiesta
- Quali alternative per chi non soddisfa i requisiti
- Vantaggi e svantaggi dell'opzione Donna
- Quando si riceve la pensione con opzione donna?
- Chi contattare in caso di necessità: i dettagli sull’ente responsabile
- Sei una donna? Ecco le iniziative e le agevolazioni dedicate a te
- Le donne possono andare in pensione a 61 anni
- FAQ
Cos’è la pensione anticipata opzione donna
L’opzione donna è una forma speciale di pensione anticipata che permette alle lavoratrici donne che possiedono determinati requisiti di ottenere la pensione prima dell’età prevista.
L’intento principale dell’opzione donna è quello di offrire una scelta in più alle lavoratrici che affrontano situazioni complesso, consentendo loro di anticipare il pensionamento in cambio di una riduzione dell’importo dell’assegno pensionistico.
Chi può accedere all’opzione donna: requisiti principali
Non tutte le lavoratrici donne possono andare in pensione anticipatamente grazie all’opzione donna. Questa possibilità è concessa solo alle donne che possiedono alcuni requisiti specifici.
Per poter presentare la domanda, la lavoratrice deve trovarsi in una delle seguenti situazioni:
- assistere da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con con handicap in situazione di gravità;
- avere una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalla commissione per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o pari al 74%;
- essere una lavoratrice licenziata o dipendente da imprese che stanno affrontando una crisi aziendale.
Oltre a vivere una delle seguenti condizioni, le lavoratrici dovranno avere anche, entro il 31 dicembre 2023, dei requisiti contributivi e anagrafici ovvero:
- avere almeno 61 anni;
- aver versato almeno 35 anni di contributi.
Rimodulazione dei requisiti per alcuni casi speciali
Per venire incontro ad alcune situazioni specifiche ancora più delicate, i requisiti vengono ulteriormente ridotti per:
- le donne con figli;
- le donne licenziate o dipendenti di una azienda in crisi.
Nel primo caso l’età pensionabile viene ridotta di un anno per ogni figlio, per un massimo di due anni.
Nel secondo caso l’età è ridotta di 2 anni, le donne potranno quindi andare in pensione anche a 59 anni.
Opzione donna e pensione anticipata: le differenze
Come anticipato l’opzione donna permette alle lavoratrici di andare in pensione con requisiti meno stringenti rispetto a quelli previsti dalla pensione anticipata tradizionale.
Le differenze riguardano sia i requisiti anagrafici che quelli contributivi:
Opzione donna | Pensione anticipata | |
---|---|---|
Contributi | 35 anni di contribuzione | 25 |
Età anagrafica | 61 | 64 |
Opzione donna e attività lavorativa sono compatibili?
Per ricevere l’opzione donna non devi smettere di lavorare, ma solo se sei una lavoratrice autonoma. Per le lavoratrici dipendenti è obbligatorio aver concluso qualsiasi rapporto di lavoro.
Calcolo pensione con opzione donna: come si effettua
Il valore della pensione donna è calcolato interamente con il sistema contributivo che si basa su due fattori principali.
- La contribuzione accreditata (in questa pagina puoi visualizzare quanti contributi hai accreditato).
- Età pensionabile, che viene associata a un coefficiente di trasformazione che converte il monte dei contributi in assegno di pensione.
Questo approccio è molto diverso dal sistema retributivo-misto, che al contrario si basa, oltre che sui contributi accumulati anche sugli ultimi redditi percepiti o sulle retribuzioni.
L’assegno della pensione donna risulta quindi ridotto, in quanto non tiene conto delle precedenti retribuzioni, ma viene calcolato solo in base ai contributi.
Procedura di domanda: come presentare richiesta
La domanda deve essere inoltrata telematicamente tramite il sito dell’INPS, accedendo con le credenziali Spid, la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi.
Se hai bisogno di supporto nella compilazione puoi anche richiedere il supporto di un ente di patronato.
Qualunque sia la procedura che scegli di utilizzare ricorda che la domanda deve essere presentata entro il 31 dicembre dell’anno di maturazione dei requisiti.
Quali alternative per chi non soddisfa i requisiti
Per le donne che non soddisfano i requisiti dell’opzione donna, esistono altre possibilità di pensionamento anticipato, come Quota 103 o la pensione anticipata ordinaria.
Inoltre, è possibile continuare a lavorare per raggiungere i requisiti previsti per la pensione di vecchiaia o accedere a forme di supporto sociale in caso di necessità.
Vantaggi e svantaggi dell’opzione Donna
Tra i principali vantaggi dell’opzione donna vi è la possibilità di anticipare il pensionamento, consentendo una maggiore flessibilità nella gestione del proprio tempo e degli impegni familiari.
Il vantaggio, oltre a quello di andare in pensione anticipatamente è quello che a differenza di altri sistemi pensionistici calcolati attraverso il regime contributivo, l’opzione donna prevede l’integrazione al trattamento minimo.
Tuttavia, il principale svantaggio risiede nella riduzione dell’importo pensionistico, che può rappresentare un ostacolo per molte lavoratrici.
Quando si riceve la pensione con opzione donna?
È possibile conseguire la pensione Opzione donna decorsi:
- 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso la lavoratrice sia assunta come dipendente;
- 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso la donna che ha fatto richiesta del pensionamento anticipato sia una lavoratrice autonoma.
Chi contattare in caso di necessità: i dettagli sull’ente responsabile
Per ottenere supporto o maggiori informazioni puoi contattare l’inps, l’ente previdenziale che si occupa dell’erogazione delle pensioni in Italia.
Sei una donna? Ecco le iniziative e le agevolazioni dedicate a te
- L’Italia sostiene le donne: nasce il Fondo impresa femminile
- Reddito di libertà: un aiuto per donne vittime di violenza
- Microcredito di Libertà: sostegni per l’empowerment femminile
- Bonus lavoratrici 2024, l’agevolazione fiscale per le mamme
- Permessi per allattamento: la riduzione dell’orario lavorativo per madri e padri
Vuoi conoscere altre iniziative e altre agevolazioni a sostegno delle donne? Continua a navigare nel nostro portale.
Le donne possono andare in pensione a 61 anni
Grazie all’opzione donna, le lavoratrici italiane possono andare in pensione a 61 anni, tre anni prima rispetto a quanto previsto dalla pensione anticipata tradizionale.
Non tutte le donne però possono accedere a questa opportunità, ma solo coloro che parallelamente al lavoro svolgono il ruolo di caregiver familiare, o coloro che sono state licenziate a causa di una crisi aziendale.
Per accedere alla possibilità di andare in pensione con l’opzione donna è sufficiente presentare la domanda sul sito dell’inps. L’assegno a seconda dei casi si potrà ricevere 12 o 18 mesi dalla maturazione dei contributi.
FAQ
Con opzione donna si ha diritto alla tredicesima?
Sì, le lavoratrici che accedono alla pensione con opzione donna hanno diritto alla tredicesima.
Con opzione donna si ha diritto alla quattordicesima?
No, con opzione donna non si ha diritto alla quattordicesima.
Chi può andare in pensione nel 2025 con opzione donna?
Possono accedere alla pensione con opzione donna nel 2025 le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2023 hanno maturato i requisiti anagrafici e contributivi previste dalla legge.
Per andare in pensione con opzione donna le lavoratrici dovranno inoltre affrontare determinate situazioni personali: assistere continuativamente per almeno 6 mesi un familiare con grave disabilità, avere una invalidità civile riconosciuta dell’almeno 74%, essere licenziata da un’azienda in crisi.
Con opzione donna si può continuare a lavorare?
Dipende dal tipo di lavoro. Le lavoratrici autonome possono continuare a lavorare e percepire la pensione, mentre le lavoratrici dipendenti devono cessare l’attività lavorativa.