Riscattarsi da una situazione di violenza è una delle sfide più ardue che una donna possa affrontare. Per molte donne, la via della rinascita passa attraverso l’indipendenza economica, un elemento cruciale per rompere il ciclo della violenza e riconquistare la propria libertà.
In questo contesto sono fondamentali le agevolazioni erogate tramite il Microcredito di Libertà: un’iniziativa che non solo offre un sostegno economico, ma rappresenta un ponte verso l’autodeterminazione tramite forme di sostegno complementari.
Grazie a questo strumento, infatti, molte donne possono avviare o sviluppare attività imprenditoriali, raggiungere finalmente l’indipendenza e iniziare a costruire un nuovo futuro.
In questo articolo ti parleremo nel dettaglio del Microcredito di Libertà, una delle misure con cui lo Stato aiuta e sostiene le donne in grande difficoltà.
- Cos'è il Microcredito di Libertà?
- Tutti i sostegni del microcredito di libertà 2024
- A chi è rivolto?
- Quanti finanziamenti si possono ricevere
- Quando presentare la domanda?
- Come presentare la domanda?
- Come restituire i finanziamenti?
- Il microcredito di libertà è compatibile con altre agevolazioni?
- Cosa possono fare le donne senza partita iva?
- Chi contattare per assistenza?
- Altri aiuti per le donne
- Sino a 500000 euro per l’emancipazione delle donne in difficoltà
Cos’è il Microcredito di Libertà?
Il Microcredito di Libertà, istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità e gestito dall’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), è un sostegno di tipo economico che ha come l’obiettivo di supportare le donne che sono state vittime di violenza aiutandole a raggiungere l’indipendenza finanziaria.
Nel concreto si configura prevalentemente come un finanziamento a tasso zero destinato alle donne che hanno subito violenze fisiche, psicologiche o economiche, e che desiderano avviare o sviluppare un’attività imprenditoriale.
Oltre al sostegno finanziario, il progetto fornisce assistenza tramite tutor di microcredito, formazione imprenditoriale e educazione finanziaria, in modo da fornire alle donne che vogliono realizzare il loro progetto personale gli strumenti per riuscire a raggiungere i loro obiettivi.
Microcredito di libertà e il reddito di libertà sono lo stesso?
Nonostante il Microcredito di Libertà e il Reddito di Libertà siano entrambi strumenti di supporto per le donne vittime di violenza, queste forme di sostegno hanno obiettivi differenti.
Il microcredito di libertà concede alle donne vittime di violenza finanziamenti a tasso zero per l’avvio o allo sviluppo di attività imprenditoriali, mentre il reddito di libertà è un sussidio economico temporaneo che ha come scopo quello di garantire una sicurezza economica di base coprendo le spese quotidiane delle donne in fuga da situazioni di violenza, come alloggio, alimentazione e cura dei figli.
In poche parole il microcredito è uno strumento attraverso cui raggiungere una indipendenza economica, mentre il reddito di libertà è un sostegno utile per affrontare i momenti più difficili dopo l’allontanamento dalla situazione di violenza.
Tutti i sostegni del microcredito di libertà 2024
Come abbiamo anticipato, il microcredito di libertà nasce con lo scopo di aiutare le donne a raggiungere la loro libertà economica attraverso il microcredito imprenditoriale, ovvero la concessione di finanziamenti. Tuttavia, questa non è l’unica forma di supporto con cui opera il microcredito di libertà; il progetto eroga anche:
- microcredito sociale;
- corsi di formazione.
Attraverso il microcredito sociale, si mira a coprire le spese relative a:
- la salute;
- l’iscrizione scolastica o la formazione propria o dei propri figli;
- la ricerca di una nuova casa;
- la messa in regola degli impianti o la riqualificazione energetica della propria casa;
- servizi di trasporto.
I corsi di formazione, invece, sono erogati per aiutare le donne che vogliono realizzare un progetto imprenditoriale ad acquisire le competenze necessarie per gestire la propria attività con successo.
A chi è rivolto?
Il microcredito di libertà è riservato alle donne che, a causa delle violenze subite, sono assistite da centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o ospitate nelle case rifugio.
Requisiti
Se per accedere al microcredito sociale l’unica condizione è quella di vivere una condizione di difficoltà finanziaria momentanea, per richiedere il microcredito imprenditoriale le donne vittime di violenza devono possedere altri requisiti.
Richiedenti | Requisiti |
Lavoratrici autonome o libere professioniste | Avere aperto la partita IVA da non più di cinque anni.Avere un massimo 5 dipendenti. |
Proprietarie di un impresa individuale | Possedere la partita IVA da non più di cinque anni.Avere un massimo di 5 dipendenti. |
Titolari di Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, associazioni | Avere la partita IVA da non più di cinque anni.Avere al massimo 10 dipendenti. |
Quanti finanziamenti si possono ricevere
Le donne idonee possono ricevere:
- fino a 50.000 euro di finanziamento a tasso zero per avviare o sviluppare un’attività imprenditoriale.
- fino a 10.000 euro aggiuntivi per superare temporanee difficoltà finanziarie.
Quando presentare la domanda?
Le domande per accedere al microcredito di libertà possono essere presentate fino al 10 novembre 2024, salvo esaurimento dei fondi disponibili.
Come presentare la domanda?
La domanda deve essere presentata attraverso il centro antiviolenza in cui è ospitata la donna vittima di violenza.
Affinché la procedura vada a buon fine il centro deve essere riconosciuto dalle regioni e accreditato sulla piattaforma informatica messa a disposizione da ENM.
La donna vittima di violenza dovrà quindi parlare della propria volontà di accedere al microcredito e sarà il centro a inviare a ENM la richiesta compilando una scheda anagrafica e indicando le volontà dell’aspirante beneficiaria.
Una volta ricevuti i documenti, l’ente nazionale per il microcredito procederà con due diverse procedure.
- Invierà le domande relative al microcredito imprenditoriale a dei tutor specializzati che si occuperanno di assistere le donne che hanno fatto richiesta per il microcredito di libertà.
- invierà le domande relative al microcredito sociale alla Caritas Italiana che si occuperà di fornire direttamente i servizi di assistenza al bilancio familiare.
Le richiedenti tramite i CAV potranno accedere ai corsi di formazione anche indipendentemente dalla volontà di richiedere il finanziamento, o in qualunque fase del microcredito di libertà
Come restituire i finanziamenti?
Il microcredito sociale potrà essere restituito senza interessi, in rate mensili, entro al massimo 5 anni.
Per quanto riguarda il microcredito imprenditoriale la restituzione può avvenire senza interessi, in rate mensili ed entro, al massimo, 7 anni.
Il microcredito di libertà è compatibile con altre agevolazioni?
Sì, il microcredito è compatibile con la fruizione di altri strumenti economici come lo stesso reddito di libertà, la naspi, l’assegno unico familiare.
Cosa possono fare le donne senza partita iva?
Le donne senza partita iva non possono richiedere il microcredito, ma possono scegliere di aprire la partita iva e partecipare alla procedura.
Chi contattare per assistenza?
Per ulteriori informazioni, assistenza o per presentare la domanda è possibile contattare il proprio centro antiviolenza.
Altri aiuti per le donne
Lo Stato sostiene l’imprenditoria italiana tramite altri progetti: eccone alcuni.
Se vuoi conoscere altre iniziative a sostegno dell’imprenditoria femminine o delle donne in difficoltà, continua a navigare nel nostro portale troverai tanti articoli di approfondimento dedicati alle agevolazioni statali per le donne.
Sino a 500000 euro per l’emancipazione delle donne in difficoltà
Il Microcredito di Libertà rappresenta un potente strumento di empowerment, che permette alle donne di riscattarsi e raggiungere la propria autonomia.
Il progetto supporta l’avvio e lo sviluppo di attività imprenditoriali tramite la concessione di finanziamenti a tasso zero fino a 50.000 euro,
Le donne che scelgono di richiedere le agevolazioni, inoltre, non solo ricevono un sostegno finanziario, ma anche assistenza formativa e tutoraggio per gestire il loro progetto imprenditoriale.
Per presentare la domanda è necessario rivolgersi al proprio centro antiviolenza.