Se accedere a un prestito e ottenere i finanziamenti necessari per realizzare i propri progetti, per i cittadini privati può essere difficile, per le piccole aziende può essere ancora più complesso. Per questo motivo, lo Stato Italiano e l’Unione Europea hanno scelto di istituire il fondo di garanzia per le PMI: un fondo che permette alle piccole e medie imprese di accedere ai finanziamenti anche quando non hanno abbastanza garanzie a disposizione.
In questo articolo ti parleremo del fondo garanzia pubblica e ti spiegheremo quali sono i vantaggi connessi e come puoi presentare la richiesta per accedere alle agevolazioni.
- Cos'è il fondo centrale di garanzia per le PMI?
- Quali soggetti possono ottenere la copertura del Fondo?
- Le sezioni del fondo di garanzia: copertura per ogni tipo di progetto
- Perché ottenere la garanzia pubblica?
- Come funziona il Fondo di garanzia per le PMI?
- Chi può presentare la domanda?
- Quali agevolazioni eroga il fondo e in che misura?
- Quali sono i tempi di risposta?
- Sostegni per le PMI che vogliono effettuare investimenti
- Come ottenere la garanzia dello stato per accedere ai prestiti
Cos’è il fondo centrale di garanzia per le PMI?
Il Fondo di Garanzia per le PMI, conosciuto anche come fondo di garanzia MCC, è uno strumento istituito dal Ministero delle Imprese e del made in Italy attraverso la legge numero 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) e attivo dal 2000.
Lo scopo per cui è stato ideato il Fondo è quello di permettere di ottenere dei finanziamenti anche alle piccole e medie imprese che non hanno grandi garanzie attraverso, per l’appunto, la concessione di una garanzia pubblica da parte dello Stato.
Il meccanismo è simile a quello che avviene con il Fondo garanzia mutui prima casa per i cittadini privati: ottenendo la garanzia del Fondo, le imprese hanno la possibilità di ottenere i prestiti necessari per investire nella sua crescita.
Quali soggetti possono ottenere la copertura del Fondo?
Possono richiedere la copertura del fondo pubblico non solo le aziende di micro, piccole o medie dimensioni (PMI), ma anche i lavoratori autonomi. Tuttavia, per accedere al fondo, le PMI devono essere regolarmente iscritte al registro delle imprese, mentre i professionisti devono essere in possesso di partita iva.
In quali settori interviene?
Possono presentare la domanda le aziende e i professionisti di qualunque settore, fatta eccezione per coloro che lavorano nel settore delle attività finanziarie e assicurativo.Ar
Le sezioni del fondo di garanzia: copertura per ogni tipo di progetto
Il tessuto imprenditoriale italiano è vario: gli obiettivi perseguiti e le operazioni attuate da ogni singola azienda sono differenti. Per questo motivo il fondo si articola in una serie di sezioni speciali che si occupano di regolamentare gli accessi su base regionale o su base della specificità di alcuni progetti.
Ecco di seguito tutte le sezioni speciali del Fondo nazionale di garanzia.
Sezioni regionali
- Sezione speciale Regione Piemonte
- Sezione speciale Regione Veneto
- Sezione speciale Regione Emilia-Romagna
- Sezione speciale Regione Toscana
- Sezione speciale Provincia Autonoma di Trento
- Sezione speciale Regione Valle d’Aosta
- Sezione speciale Regione Abruzzo
- Sezione speciale Regione Basilicata
- Sezione speciale Calabria
- Sezione speciale Regione Campania
- Sezione speciale Regione Friuli Venezia Giulia
- Sezione speciale Regione Lazio
- Sezione speciale Regione Liguria
- Sezione speciale Regione Piemonte
- Sezione speciale Regione Sicilia
- Sezione speciale Veneto
Sezioni progetti speciali
- Sezione speciale Turismo
- Riserva PON Imprese e Competitività
- Sezione speciale CDP
- Riserva speciale Programma Nazionale “Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale”
- SME Initiative
- Controgaranzia CDP-FEI-EGF
- Controgaranzia CDP – FEI
- Controgaranzia CDP per i settori culturali e creativi
- Controgaranzia COSME – EFSI
- Microcredito
- Imprese femminili
- Sezione speciale art. 56 DL Cura Italia
- Sezione Speciale BEI
- Sezione Speciale Resto al Sud
- Autrotrasporto
- Editoria
Perché ottenere la garanzia pubblica?
Per le piccole e medie imprese che non hanno altre tipologie di garanzie come fideiussioni o fondi assicurativi accedere a un fondo di garanzia pubblica è fondamentale se desiderano ottenere finanziamenti e poter investire nella crescita aziendale.
Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, infatti, sostituisce le garanzie normalmente richieste da banche o istituti di credito per la concessione di un prestito.
Come funziona il Fondo di garanzia per le PMI?
Il fondo di garanzia non interviene direttamente nei rapporti che intercorrono tra l’impresa che richiede il prestito e l’intermediario che concede il finanziamento, ma è uno strumento di garanzia che si affianca alle procedure standard e permette alle imprese di ottenere il finanziamento desiderato.
In pratica, se una impresa accede al fondo di garanzia istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy in collaborazione con l’Unione Europea, la banca, l’intermediario o la società di leasing considerano il prestito a basso rischio e affidabile, in quanto è coperto dal fondo.
Chi può presentare la domanda?
A differenza di quello che si può pensare, non è il professionista a dover inoltrare la domanda di accesso al fondo, ma la banca.
Il titolare dell’impresa o il professionista che desidera ottenere l’accesso al bonus, dovrà semplicemente recarsi presso la banca o l’intermediario assicurativo selezionato e richiedere la possibilità di accedere a un finanziamento tramite l’acquisizione della garanzia del Fondo.
Sarà la banca stessa ad occuparsi di tutta la procedura.
Chi preferisce, invece, può rivolgersi a un Confidi accreditato che si in un primo momento si occuperà di garantire il prestito, ma che successivamente contatterà il fondo per richiedere la controgaranzia al Fondo.
Elenco banche e confidi convenzionati
Per conoscere tutte le banche e i Confidi convenzionati con il fondo puoi leggere la lista completa a questo link.
Quali agevolazioni eroga il fondo e in che misura?
Chi accede al fondo può ottenere la garanzia statale sulla copertura dei prestiti a breve, medio e lungo termine, a patto che siano stati richiesti per effettuare investimenti a sostegno della crescita aziendale.
La garanzia del fondo può essere sia dell’80 che del 60 per cento.
Si può ottenere la copertura all 80 per cento per:
- effettuare investimenti;
- ottenere liquidità (ma solo per quanto riguarda le imprese rientranti nelle fasce 3, 4 e 5 del modello di valutazione del Fondo);
- tutte le tipologie di impresa e di operazione finanziaria per le quali non si applica il modello di valutazione del Fondo.
Possono ottenere invece una copertura del 60% le imprese rientrante nelle fasce 1 e 2 del modello di valutazione del Fondo che desiderano ottenere liquidità.
Quali sono i tempi di risposta?
I tempi di risposta non sono quantificati in modo univoco ma sono relativamente snelli e veloci. Generalmente il tempo necessario per procedere con l’invio della risposta è quello relativo alla verifica dei requisiti iniziali.
Sostegni per le PMI che vogliono effettuare investimenti
Le PMI che vogliono effettuare degli investimenti possono accedere anche ad altre risorse.
Se vuoi conoscere tutte le agevolazioni statali concesse alle imprese, puoi leggere la nostra guida completa agli aiuti dello stato per le PMI.
Come ottenere la garanzia dello stato per accedere ai prestiti
Il Fondo di Garanzia per le PMI è un’iniziativa statale italiana, supportata dall’Unione Europea, creata per agevolare l’accesso delle piccole e medie imprese (PMI) ai finanziamenti. L’obiettivo principale è consentire alle imprese che non dispongono di sufficienti garanzie di ottenere prestiti necessari per investimenti e crescita aziendale, grazie alla garanzia pubblica fornita dallo Stato.
Per ottenere la copertura del Fondo, le imprese devono rivolgersi alle banche convenzionate o ai Confidi accreditati, che gestiscono le domande di finanziamento. La garanzia può arrivare fino all’80% per investimenti e liquidità, a seconda delle fasce in cui rientra l’azienda tramite i criteri di valutazione del Fondo.
