Malattie come il Parkinson o l’Alzheimer impediscono di affrontare la vita in piena autonomia e indipendenza. In questi casi, l’assistenza di un familiare è indispensabile. La legge italiana 104/92 disciplina un importante sostegno per i lavoratori che assistono familiari disabili: il congedo straordinario.
Grazie a questo articolo approfondiremo il beneficio e ti spiegheremo nel dettaglio in cosa consiste, la tipologia di lavoratori che ne hanno diritto, i requisiti essenziali e come procedere nella richiesta passo dopo passo.
- Cos’è il congedo straordinario?
- Chi ha diritto al congedo straordinario?
- Il congedo straordinario da chi e come è retribuito?
- Durata e decorrenza del congedo straordinario
- Come richiedere il congedo straordinario
- Sicurezza e mantenimento del posto di lavoro
- Un importante sostegno per l’assistenza ai disabili
Cos’è il congedo straordinario?
Il congedo straordinario è un diritto riconosciuto dalla legge 104/92 che permette ai lavoratori dipendenti di assentarsi dal lavoro per assistere familiari disabili gravi senza perdere il diritto alla retribuzione.
I requisiti fondamentali al fine di ottenere il congedo sono:
- Status di lavoratore dipendente, pubblico o privato, del soggetto richiedente;
- La condizione di disabilità grave dell’assistito riconosciuta dalla commissione medica integrata ASL/INPS ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104;
- La persona disabile non deve essere ricoverata a tempo pieno presso strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, che assicurano assistenza sanitaria continuativa. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni, consultabili alla sezione n.6 della circolare INPS n. 32.
Differenza tra permessi e congedo straordinario legge 104
Per completezza informativa, è utile, onde evitare confusione, sottolineare la differenza tra i permessi legge e il congedo straordinario entrambi regolamentati dalla legge 104.
I permessi legge 104, come i permessi personali e per assistenza a familiari, sono retribuiti dal datore di lavoro e consentono al lavoratore di assentarsi per un massimo di 3 giorni al mese.
Il congedo straordinario, invece, prevede un’indennità erogata dall’INPS e consente al lavoratore di assentarsi per un periodo più lungo (fino a due anni).
Chi ha diritto al congedo straordinario?
I soggetti aventi diritto al congedo straordinario sono tutti i lavoratori dipendenti (anche part-time), statali o nel settore privato, secondo il seguente ordine di priorità:
- coniuge/parte dell’unione civile/convivente;
- genitori (naturali, adottivi o affidatari) di figlio/a gravemente disabile;
- figlio/a convivente della persona disabile in situazione di gravità;
- fratelli e le sorelle (anche adottivi) della persona gravemente disabile e con essa conviventi;
- parente o affine entro il terzo grado convivente.
La persona con disabilità grave può anche avere diritto all’indennità di accompagnamento se possiede gli stessi requisiti previsti dal congedo straordinario.
Lavoratori esclusi
Sono escluse le seguenti tipologie di lavoratori: a domicilio, agricoli giornalieri, autonomi e parasubordinati.
Il congedo straordinario da chi e come è retribuito?
Il congedo straordinario è retribuito attraverso l’erogazione di un’indennità da parte dell’INPS.
Calcolo dell’indennità
L’importo dell’indennizzo non può superare una determinata soglia annua rivalutata ogni anno secondo gli indici ISTAT resa nota dall’INPS. Nello specifico, l’indennità corrisponde all’ultima retribuzione percepita dal lavoratore prima dell’inizio del congedo. Come precisato dal messaggio ufficiale dell’INPS il 5 gennaio 2024, l’indennità comprende:
- Stipendio base, scatti di anzianità e indennità contrattuali;
- Ratei della tredicesima e quattordicesima mensilità;
- Altre mensilità aggiuntive come gratifiche, indennità e premi;
- Contribuzione figurativa accreditata d’ufficio dall’INPS.
Sono esclusi, invece, i pagamenti variabili della retribuzione, come ad esempio premi di produzione e provvigioni.
Durata e decorrenza del congedo straordinario
Il congedo straordinario può essere richiesto per un periodo massimo di due anni nell’intero arco di vita lavorativa.
Il beneficiario avrà diritto al congedo per ciascun familiare disabile ma il totale dei permessi non potrà ad ogni modo superare i due anni. Inoltre, il beneficio è frazionabile anche a giorni.
Sono esclusi dal conteggio i giorni festivi, i sabati e le domeniche, nel caso in cui il lavoratore ritorni sul posto di lavoro tra un periodo e l’altro di fruizione.
Decorrenza e tempistiche del congedo
Il diritto al congedo straordinario decorre dal momento in cui si presenta la domanda e il relativo certificato di disabilità.
Ricordiamo che il certificato di disabilità grave deve essere ottenuto preventivamente tramite una visita di accertamento presso l’ASL o l’INPS.
In genere, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, l’Inps procede alla verifica dei requisiti e alla liquidazione dell’indennità.
Come richiedere il congedo straordinario
Canali per la presentazione della domanda
La domanda per il congedo straordinario può essere presentata, in maniera totalmente gratuita, attraverso diversi canali:
- Visitando il sito ufficiale dell’INPS e accedendo all’area tematica “Prestazioni a sostegno del reddito”:
- Accedi con lo SPID e segui questi passaggi: seleziona la voce Disabilità, poi Congedo Straordinario, e infine Acquisizione Domanda;
- Procedi con la compilazione dei dati richiesti;
- Allegare alla domanda i seguenti documenti: il verbale di gravità rilasciato dalla commissione ASL/INPS, la certificazione per la Sindrome di Down (solo se applicabile) e l’attestazione per i grandi invalidi di guerra e equiparati.
- Utilizzando i servizi telematici offerti dagli enti di patronato e altri intermediari abilitati;
- Chiamando il contact center dell’INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile (a pagamento).
L’INPS può rigettare la domanda?
Fornendo una motivazione scritta, l’inps può rigettare la domanda qualora non sussistano i requisiti (status di lavoratore dipendente e disabilità grave) e/o la documentazione risulti errata o incompleta. In questo caso, l’INPS procederà al recupero del beneficio fruito.
Il richiedente può presentare ricorso presso il comitato provinciale della struttura territoriale INPS competente.
Assistenza e supporto
In caso di qualsiasi dubbio o perplessità, è possibile richiedere aiuto gratuitamente all’INPS tramite il sito web, numero verde gratuito 803 164 o gli sportelli locali. In alternativa, anche i CAF e i Sindacati offrono assistenza e supporto.
Sicurezza e mantenimento del posto di lavoro
Una volta ottenuto il congedo straordinario, il lavoratore è tutelato da leggi che garantiscono la sicurezza e il mantenimento del posto di lavoro. Qualsiasi forma di discriminazione o licenzionamento ingiustificato è illegale.
Un importante sostegno per l’assistenza ai disabili
I lavoratori dipendenti, con uno o più familiari disabili, possono usufruire del congedo straordinario senza perdere il posto di lavoro e la retribuzione per un massimo di due anni nell’arco della vita lavorativa.
Status di lavoro dipendente, pubblico o privato, e condizione di disabilità grave sono i requisiti fondamentali per ottenere il beneficio.
Il congedo straordinario è stato pensato per offrire una maggiore e prolungata assistenza e per richiederlo basterà presentare domanda all’INPS in maniera totalmente gratuita.