I buoni spesa sono una misura di sostegno introdotta dal governo italiano nel 2020, in seguito all’emergenza Covid. La misura veniva erogata attraverso dei contributi economici che venivano distribuito dai singoli comuni a tutte le famiglie che vivevano in condizioni di povertà per acquistare alimenti, medicine e altri beni di prima necessità.
I bonus spesa sono stati aboliti dalla legge di bilancio 2023 che li ha sostituiti da nuove misure di sostegno come la Carta Dedicata a te.
Cosa sono e come funzionano i buoni spesa
I buoni spesa, sino al 2022 venivano erogati attraverso un contributo economico che, in base a vari fattori, poteva raggiungere il valore di 600 euro.
Per ottenere questo sostegno economico i cittadini dovevano necessariamente fare domanda ai singoli comuni che si sarebbero occupati della suddivisione dei fondi disponibili in base a una graduatoria di merito.
I cittadini beneficiari dei buoni spesa, una volta ottenuto l’importo, potevano beneficiale dei buoni spesa solo per acquistare alimenti e farmaci.
Chi poteva fare domanda
Per il bonus spesa potevano fare domanda non solo le famiglie, ma anche le coppie senza figli e i singoli cittadini a patto che fossero in possesso dei requisiti previsti dalla legge.
I requisiti per poter accedere al bando variavano da comune a comune, pertanto non è possibile comunicare una lista dei requisiti universale e definitiva, tuttavia, quello che è certo è che la maggior parte dei comuni valutava i cittadini in base ai seguenti fattori:
- La composizione del nucleo familiare;
- il patrimonio;
- il reddito;
- la situazione lavorativa;
- la fruizione di altri sostegni economici come il reddito di cittadinanza o la Naspi.
Come si faceva domanda per i buoni spesa e quali erano i documenti necessari
La domanda veniva presentata direttamente al comune di residenza da ogni singolo cittadino assieme ai seguenti documenti:
- Busta paga;
- eventuale lettera di licenziamento;
- contratto di lavoro;
- autocertificazione della chiusura della partita iva;
- autocertificazione della riduzione dell’attività lavorativa del libero professionista;
- la certificazione ISEE;
- documento di identità;
- dichiarazione di residenza.
Buoni spesa 2023: ecco cosa gli sostituisce
Come anticipato, i buoni spesa sono stati abrogati attraverso l’emanazione della nuova legge di bilancio, probabilmente a causa della fine dell’emergenza sanitaria. Tuttavia, l’aiuto è stato sostituito da due nuove misure ideate per supportare le persone e le famiglie che hanno difficoltà a sostenere le spese alimentari:
- La carta risparmio spesa;
- il reddito alimentare.
Inoltre, in sostituzione dei buoni spesa, può essere utilizzata anche la carta acquisti: una carta di pagamento elettronica che può essere richiesta dai genitori con figli minori di tre anni e gli over 65.
Ecco tutti i dettagli.
La carta risparmio spesa
I buoni spesa sono stati sostituiti dalla carta risparmio spesa, una nuova misura di sostegno statale pensata per le famiglie in difficoltà economica. La carta risparmio spesa, a differenza dei buoni spesa, è un aiuto che non viene erogato attraverso la distribuzione di denaro ma attraverso un blocchetto di buoni che potranno essere utilizzati nei supermercati convenzionati per l’acquisto di beni di prima necessità.
Se ti interessa approfondire tutti i dettagli di questo beneficio, leggi il nostro articolo completo.
Il reddito alimentare
Dopo la cancellazione dei buoni spesa, la nuova legge di bilancio ha previsto un ulteriore misura di sostegno: il reddito alimentare.
Il reddito alimentare, a differenza dei buoni spesa, non consiste nell’erogazione di denaro ma nella distribuzione di pacchi alimentari alle persone che vivono in condizioni di estrema povertà all’interno delle aree metropolitane.
Le due misure quindi, sono diverse sia per quanto riguarda i requisiti di accesso che per le modalità di erogazione: il reddito alimentare, infatti, oltre a non prevedere la distribuzione di un sostegno economico, non è destinato a tutti i cittadini italiane.
Se vuoi conoscere ulteriori dettagli sul reddito alimentare, leggi il nostro articolo completo.
La carta acquisti
Sebbene non sia un aiuto statale recente, la carta acquisti è una misura che, per gli over 65 e i genitori con figli minori di tre anni, può essere considerata come un sostituto dei buoni spesa.
La carta acquisti è infatti una carta di pagamento elettronica che ogni due mesi viene ricaricata dallo Stato con un versamento del valore di 80 euro; questa somma di denaro può essere utilizzata per acquistare beni di prima necessità.
Pertanto, le differenze sostanziali tra la carta acquisti e i buoni spesa riguardano soprattutto l’ammontare del valore del beneficio e le categorie di persone beneficiarie.
Un aiuto per sostenere le spese alimentari
I bonus spesa sono stati introdotti dal Governo italiano nel 2020 per supportare le famiglie in condizioni di povertà durante l’emergenza Covid ma sono stati aboliti dalla legge di bilancio 2023.
Questa forma di aiuto è stata sostituita da nuove misure di sostegno come la carta risparmio spesa e il reddito alimentare: un blocchetto di buoni che possono essere utilizzati nei supermercati convenzionati per acquistare beni di prima necessità, e pacchi alimentari distribuiti alle persone che vivono in condizioni di estrema povertà all’interno delle aree metropolitane.
A rimpiazzare il vuoto lasciato dall’eliminazione dei buoni spesa, si aggiunge anche la carta acquisti: una carta di pagamento elettronica del valore di 40 euro mensili.