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Bonus trasporti 2024: aggiornamenti e novità

Da Chiara Liuti
Aggiornato il 22 Novembre 2024
Tempo di lettura stimato: 6 minuti

In tempi di crisi, il governo cerca di attutire l’impatto delle spese quotidiane sulle famiglie italiane. Tra gli ultimi provvedimenti adottati a sostegno della popolazione c’è il bonus trasporti: come suggerisce il nome, si tratta di un buono erogato dallo Stato che va a coprire i costi per i servizi di trasporto pubblico. Cerchiamo quindi di capire meglio come funziona, come richiederlo e tutte le novità per il 2024.

Il Bonus Trasporti 2024 non è stato confermato per il 2024 e quindi non è più possibile richiederlo per l’anno corrente. Tuttavia, molte Regioni (come Piemonte e Lazio) offrono agevolazioni in tema di trasporto con differenti requisiti di ammissibilità, scadenze e modalità di presentazione della domanda. Vi consigliamo di accedere al sito web della vostra Regione di appartenenza per maggiori informazioni.

Tutt’ora, gli unici beneficiari di un bonus trasporti sono i titolari della “Carta Dedicata a Te“. La carta prepagata dal valore di 500 euro prevede, tra gli acquisti, oltre ai beni di prima necessità e al carburante, anche gli abbonamenti per il trasporto pubblico.

Il bonus trasporti 2023, ecco quali sono stati i requisiti e le procedure per utilizzarlo. Sarà attivo un bonus trasporti per il 2024? Scoprirlo con noi!
Il bonus trasporti, un sostegno all’acquisto di abbonamenti e biglietti per il trasporto pubblico

Chi ha diritto al bonus trasporti pubblici

Il bonus mobilità veniva rilasciato in base a un criterio solamente oggettivo, ovvero il reddito personale. In base a quanto era previsto per il 2023, potevano accedere al bonus soltanto coloro che, nell’anno precedente, avessero generato un reddito personale inferiore ai 20.000 €. Specifichiamo che il reddito era inteso come lordo, quindi non al netto di imposte e tasse. Inoltre, ai fini della quantificazione del reddito, non venivano considerati solo i redditi da lavoro e pensionistici ma anche tutto ciò che fosse imponibile, per cui anche eventuali rendite derivanti da affitti e locazioni

Tuttavia, il bonus non era escluso nel caso in cui il richiedente usufruiva di altre prestazioni o agevolazioni, come il reddito di cittadinanza (sostituito dall’Assegno di inclusione) o l’assegno unico.

La richiesta poteva essere inoltrata, oltre che per se stessi, anche per eventuali soggetti minori a carico. In proposito, una buona notizia: per il bonus trasporti 2023 non era il reddito di uno o entrambi i genitori a rilevare, ma quello del figlio. Per cui anche se entrambi i genitori avessero un ISEE che supera i 20.000€, la richiesta poteva essere effettuata lo stesso se in favore del minore.

Come richiedere il bonus mobilità

Il bonus trasporti 2023 poteva essere richiesto attraverso la piattaforma online del bonus trasporti – attualmente non funzionante non essendo più attivo nel 2024. L’accesso al portale era consentito solo a chi è in possesso di SPID o carta d’identità elettronica; nel caso di richiesta a favore del minore, era il genitore o il tutore legale a dover inserire le proprie credenziali di accesso.

Una volta entrati nella piattaforma, occorreva fornire due tipi di informazioni:

·   I dati relativi al soggetto beneficiario del bonus;

·   Il reddito complessivo per l’anno 2022 di colui che beneficiava del bonus.

Per quanto riguarda la prima categoria di informazioni, era sufficiente inserire il nome, cognome e il codice fiscale del beneficiario del bonus. In caso di minore, il richiedente doveva anche specificare che si tratta di soggetto a suo carico.

Il richiedente doveva poi indicare l’importo del bonus che richiede e indicare il gestore presso il quale veniva utilizzata la sovvenzione. Nel caso in cui non si era a conoscenza del costo dell’abbonamento, era possibile indicare il massimale di 60 €.

Oltre agli utenti, il bonus poteva essere attivato dagli esercenti, i quali avevano in questo modo la possibilità di rimborsare coloro che acquistassero un abbonamento per i trasporti presso di essi entro il periodo di validità del bonus.

A quanto ammonta e come utilizzare il bonus trasporti pubblici

Il bonus mobilita ammontava a una cifra massima di 60 € e l’utilizzo era esclusivo per l’acquisto di un abbonamento mensile o annuale per i trasporti. Se il costo dell’abbonamento superava il massimale del bonus, la restante somma necessaria per l’acquisto veniva versata dall’utente, mentre nel caso in cui il costo fosse stato inferiore, la restante somma non poteva essere accumulata per un abbonamento successivo.

Il tipo di trasporto su cui era spendibile il bonus era quello locale, regionale e interregionale. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, era valido per tutto il territorio nazionale.

Ogni bonus veniva emesso dal portale del governo e contrassegnato da un codice univoco. Per poterlo spendere concretamente, questo andrà presentato direttamente al gestore dei trasporti del servizio pubblico che l’utente ha designato, il quale verificherà la validità del codice tramite la piattaforma online. Se il bonus risulta valido, il gestore dovrà necessariamente riconoscere il valore del credito di 60 €.

La validità temporale dell’abbonamento

La validità temporale dell’abbonamento è mensile, ovvero l’abbonamento doveva essere acquistato nel mese in cui è stato richiesto il bonus, anche se il servizio si riferisce all’utilizzo nel mese successivo.

Se il bonus trasporti pubblici 2023 non veniva utilizzato entro il termine di 1 mese solare dal suo rilascio, scadeva e non poteva essere utilizzato nel mese successivo. La relativa somma sarebbe stata poi restituita al fondo generale del bonus e quindi utilizzabile dagli altri richiedenti.

Per quanto tempo è previsto il fondo?

La domanda per ottenere il bonus mobilità andava inoltrata dal 1° settembre al 31 dicembre 2023, periodo durante il quale era attivo il fondo, fino ad esaurimento fondi disponibili. Ad agosto 2022, il fondo fu portato a 180 milioni di Euro per far fronte a tutte le possibili richieste. I fondi stanziati si sono però esauriti nel 2023 e di conseguenza il bonus trasporti non è stato prorogato per l’anno 2024.

Per coloro che non rientrassero nella platea dei beneficiari ammessi per richiedere il bonus, ad esempio perché superava la soglia di reddito, poteva richiedere la detrazione fiscale in una percentuale pari al 19% delle spese per trasporti, fino a 250 €.

Il bonus trasporti nel 2024 cosa cambia

Il bonus trasporti non è stato confermato nel 2024 dopo l’esaurimento dei fondi nel 2023. D’altra parte molte Regioni stanno continuando a concedere bonus trasporti, secondo le loro modalità e scadenze, per i cittadini che ne fanno richiesta. Gli unici soggetti a cui spetta un bonus trasporti nazionale sono i titolari della Carta Dedicata a Te, una carta prepagata dal valore di 500 euro.

Da parte del Governo non c’è stato nessun accenno per un ipotetico bonus trasporti 2025. Stando ad oggi quindi il beneficio resterà inattivo anche per l’anno prossimo.

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Chiara Liuti

Sono scrittore, redattore e traduttore: in breve sono un oratore, per natura e per formazione. Ho collaborato con procedureamministrative.it per spiegare in modo semplice come accedere alle diverse prestazioni sociali.

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