Il Bonus Maroni è un incentivo rivolto ai lavoratori che scelgono di posticipare il pensionamento, continuando a lavorare nonostante abbiano maturato i requisiti per l’uscita anticipata. Il meccanismo si basa su uno sgravio contributivo, che consente di aumentare lo stipendio netto riducendo i versamenti previdenziali. Questa misura offre un vantaggio economico immediato, ma comporta anche una riduzione dell’importo della pensione futura.
Scopri con noi in cosa consiste il Bonus Maroni, a chi spetta, esempi di calcolo, guadagno effettivo, come fare domanda e tutti gli svantaggi e vantaggi di questo incentivo.

- Che cos’è il Bonus maroni?
- A chi spetta il Bonus maroni?
- Bonus maroni 2025: come richiederlo?
- A quanto ammonta e come funziona il Bonus Maroni?
- Esempio di calcolo del Bonus Maroni ed effettivo guadagno
- Bonus Maroni: a chi conviene e quando?
- Bonus Maroni, tra aumento dello stipendio e riduzione della pensione futura
- FAQ
Che cos’è il Bonus maroni?
Il Bonus Maroni è un’agevolazione contributiva rivolta ai lavoratori che, pur avendo raggiunto i requisiti per Quota 103 o la pensione anticipata ordinaria nel 2025, scelgono di continuare a lavorare.
L’esonero, pari al 9,19% dei contributi previdenziali, consente di non versare una parte di contributi all’Ente di previdenza, ma di riceverla direttamente nella retribuzione netta del lavoratore, aumentando quindi il salario percepito.
Bonus Maroni 2025: quali sono le novità introdotte?
Con la legge di bilancio 2025, sono stati introdotte due importanti novità rispetto al Bonus Maroni 2024:
- estensione della platea dei beneficiari: a partire dal 2025, l’incentivo è stato esteso non solo a chi ha raggiunto i requisiti per la Quota 103 ma anche a coloro che hanno raggiunto i requisiti per la pensione anticipata ordinaria;
- defiscalizzazione del bonus: l’importo aggiuntivo ricevuto in busta paga grazie al contributo Maroni è esentasse, ovvero non soggetto alla tassazione IRPEF. Questo significa che i lavoratori che scelgono di posticipare il pensionamento riceveranno un aumento netto dello stipendio senza alcuna decurtazione fiscale.
A chi spetta il Bonus maroni?
Il bonus Maroni nel 2025 spetta ai lavoratori dipendenti pubblici e privati e privati che decidono di posticipare l’uscita del mondo del lavoro nonostante abbiano già maturato i requisiti per ottenere:
- la pensione Quota 103: tutti coloro che abbiano compiuto 62 anni di età e con 41 anni di contribuzione entro il 31 Dicembre 2025;
- la pensione anticipata ordinaria: per i lavoratori con un’anzianità contributiva pari a 41 anni e 10 mesi (per le donne) e 42 anni e 10 mesi (per gli uomini).
Tutti coloro che rientrano in questi requisiti e decidono di continuare a lavorare fino al raggiungimento dei termini previsti per il trattamento di vecchiaia ordinario (67 anni e almeno 20 anni di contributi) potranno ottenere l’incentivo Maroni.
Bonus maroni 2025: come richiederlo?
Per poter accedere al beneficio il lavoratore deve comunicare all’INPS la sua volontà di aderire. La domanda potrà essere presentata attraverso i seguenti canali:
- portale online dell’INPS accedendo con le proprie credenziali SPID, CNS o CIE, seguendo il percorso: “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione” > “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci“;
- enti di patronato;
- contact center INPS: chiamando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile, a pagamento).
Una volta ricevuta la domanda, l’INPS verifica il possesso dei requisiti pensionistici e, entro 30 giorni, comunicherà l’esito sia al lavoratore che al datore di lavoro. Il datore di lavoro procederà ad aggiungere in busta paga la quota dei contributi a carico del lavoratore non versati all’INPS, incrementando così lo stipendio netto del dipendente.
A quanto ammonta e come funziona il Bonus Maroni?
Nel 2025, l’incentivo Maroni continua a funzionare tramite uno sgravio contributivo, riducendo i contributi previdenziali a carico del lavoratore versati per l’assicurazione generale obbligatoria IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) e per eventuali forme previdenziali sostitutive, pari al 9,19% dello stipendio. Questo comporta uno stipendio netto più alto per tutta la durata dell’incentivo.
Per il datore di lavoro, invece, nulla cambia e continuerà a versare all’INPS la propria quota contributiva (di norma il 23,81%). Inoltre, dal 2025, le somme ricevute dal lavoratore grazie a questo incentivo non saranno soggette a tassazione né a contribuzione previdenziale.
Esempio di calcolo del Bonus Maroni ed effettivo guadagno
Dati di partenza
Supponiamo un lavoratore con uno stipendio lordo mensile di €2.500.
- Aliquota contributiva del lavoratore (9,19%) = €229,75
- Bonus Maroni annuo lordo = €229,75 × 12 = €2.757
- Bonus totale in 5 anni = €13.785,00
Questi soldi vengono ricevuti in più in busta paga senza subire tassazione IRPEF. Il lavoratore ottiene un guadagno immediato tradotto in un aumento netto dello stipendio durante il periodo lavorativo.
Impatto sulla pensione futura
Il lavoratore, quindi, riceve più soldi subito, ma avrà una pensione più bassa in futuro.
- Contributi non versati all’INPS ogni anno = €2.757,00
- Totale contributi persi in 5 anni = €13.785,00
Supponiamo una riduzione della pensione mensile prevista come segue:
- Pensione iniziale stimata = €1.500,00
- Riduzione della pensione dopo 5 anni di ricezione del contributo Maroni = -€112,50
- Pensione finale stimata = €1.387,50
Vantaggio fiscale del Bonus Maroni
Uno dei principali benefici dell’incentivo Maroni è l’esenzione fiscale sui contributi ricevuti.
- Tasse risparmiate sul reddito da lavoro = €3.446,25
- Tasse risparmiate sulla pensione futura = €2.757,00
Vantaggio fiscale totale = €6.203,25
Questi soldi non sono mai stati tassati, né come reddito né come pensione.
Bonus Maroni: a chi conviene e quando?
La convenienza dell’agevolazione Maroni e di continuare a lavorare durante questo periodo dipende da diversi fattori personali e va valutata attentamente. In generale, possiamo sintetizzare vantaggi e svantaggi come segue:
Vantaggi | Svantaggi |
---|---|
Aumento netto dello stipendio | Riduzione dell’importo della pensione futura |
Risparmio fiscale, poiché il Bonus Maroni non è tassato | Il vantaggio fiscale potrebbe non compensare del tutto la perdita sulla pensione |
Disponibilità immediata di denaro extra, che può essere utilizzato o investito | In caso di pensione già bassa, potrebbe non essere conveniente rinunciare al pensionamento immediato |
In generale, il Bonus Maroni è particolarmente vantaggioso per chi ha già maturato una pensione adeguata o preferisce disporre di maggiore liquidità subito. Al contrario, per chi ha pochi anni di contributi e rischia di percepire un assegno pensionistico troppo basso, potrebbe non essere la scelta più conveniente.
Per una decisione più consapevole, è sempre consigliabile consultare un esperto del settore, in modo da analizzare nel dettaglio la propria situazione personale e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Bonus Maroni, tra aumento dello stipendio e riduzione della pensione futura
L’incentivo Maroni 2025 è destinato ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che hanno maturato i requisiti per Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) o per la pensione anticipata ordinaria (41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini) ma scelgono di continuare a lavorare. Il bonus consiste in un esonero contributivo del 9,19%, che aumenta lo stipendio netto, ma comporta una riduzione della pensione futura. Per accedere all’incentivo il lavoratore deve presentare autonomamente domanda tramite l’INPS o patronato.
FAQ
Cosa si intende per “Bonus Maroni”?
È un incentivo per chi, avendo i requisiti per Quota 103 o pensione anticipata nel 2025, continua a lavorare. Il bonus consiste nell’esonero del 9,19% dei contributi previdenziali, ricevuti in busta paga, aumentando lo stipendio netto.
Come si richiede il Bonus Maroni?
Comunicare all’INPS la volontà di aderire tramite portale online, enti di patronato o contact center INPS. L’INPS verificherà i requisiti e comunicherà l’esito al datore di lavoro che aggiunge i contributi non versati allo stipendio netto.
Chi può richiedere il Bonus Maroni nel 2025?
Tutti i dipendenti pubblici e privati con requisiti per la Quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi entro il 31/12/2025) o per la pensione anticipata ordinaria (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini) che decidono di continuare a lavorare.