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Il bonus trasporti: cos’è e a chi spetta

Da Chiara Liuti
Aggiornato il 17 Settembre 2024
Tempo di lettura stimato: 5 minuti

In tempi di crisi, il governo cerca di attutire l’impatto delle spese quotidiane sulle famiglie italiane. Tra gli ultimi provvedimenti adottati a sostegno della popolazione c’è il bonus trasporti: come suggerisce il nome, si tratta di un buono erogato dallo Stato che va a coprire i costi per i servizi di trasporto pubblico, che siano già stato sostenuti (in questo caso però il rimborso avviene tramite il gestore) o ancora da sostenere. Cerchiamo quindi di capire meglio come funziona e come richiederlo.

Il bonus trasporti 2022: come funziona e chi può chiederlo

Chi ha diritto al bonus trasporti pubblici

Il bonus mobilità viene rilasciato in base a un criterio solamente oggettivo, ovvero il reddito personale. In base a quanto stabilito dal Decreto Aiuti n. 50 del 2022, possono accedere al bonus soltanto coloro che, nell’anno precedente, hanno generato un reddito personale inferiore ai 35.000 €. Specifichiamo che il reddito è inteso come lordo, quindi non al netto di imposte e tasse. Inoltre, ai fini della quantificazione del reddito, non vanno considerati solo i redditi da lavoro e pensionistici ma anche tutto ciò che è imponibile, per cui anche eventuali rendite derivanti da affitti e locazioni

Tuttavia, il bonus non è escluso nel caso in cui il richiedente usufruisca di altre prestazioni o agevolazioni, come il reddito di cittadinanza o l’assegno unico.

La richiesta può essere inoltrata, oltre che per se stessi, anche per eventuali soggetti minori a carico. In proposito, una buona notizia: per il bonus trasporti 2022 non è il reddito di uno o entrambi i genitori a rilevare, ma quello del figlio. Per cui anche se entrambi i genitori hanno un ISEE che supera i 35.000€, la richiesta può essere effettuata lo stesso se in favore del minore.

Come richiedere il bonus mobilità

Il bonus trasporti 2022 agenzia entrate deve essere richiesto necessariamente attraverso la piattaforma online del bonus trasporti. L’accesso al portale è consentito solo a chi è in possesso di SPID o carta d’identità elettronica; nel caso di richiesta a favore del minore, sarà il genitore o il tutore legale a dover inserire le proprie credenziali di accesso.

Una volta entrati nella piattaforma, occorrerà fornire due tipi di informazioni:

·   I dati relativi al soggetto beneficiario del bonus;

·   Il reddito complessivo per l’anno 2021 di colui che beneficia del bonus.

Per quanto riguarda la prima categoria di informazioni, è sufficiente inserire il nome, cognome e il codice fiscale del beneficiario del bonus. In caso di minore, il richiedente deve anche specificare che si tratta di soggetto a suo carico.

Il richiedente dovrà poi indicare l’importo del bonus che richiede e indicare il gestore presso il quale verrà utilizzata la sovvenzione. Nel caso in cui non si conosca il costo dell’abbonamento, è possibile indicare il massimale di 60 €.

Oltre agli utenti, il bonus può essere attivato dagli esercenti, i quali hanno in questo modo la possibilità di rimborsare coloro che hanno acquistato un abbonamento per i trasporti presso di essi entro il periodo di validità del bonus.

A quanto ammonta e come utilizzare il bonus trasporti pubblici

Il bonus mobilita ammonta a una cifra massima di 60 € e l’utilizzo è esclusivo per l’acquisto di un abbonamento mensile o annuale per i trasporti. Se il costo dell’abbonamento supera il massimale del bonus, la restante somma necessaria per l’acquisto verrà versata dall’utente, mentre nel caso in cui il costo sia inferiore, la restante somma non potrà essere accumulata per un abbonamento successivo.

Il tipo di trasporto su cui è spendibile il bonus è quello locale, regionale e interregionale. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, è valido per tutto il territorio nazionale.

Ogni bonus viene emesso dal portale del governo e contrassegnato da un codice univoco. Per poterlo spendere concretamente, questo andrà presentato direttamente al gestore dei trasporti del servizio pubblico che l’utente ha designato, il quale verificherà la validità del codice tramite la piattaforma online. Se il bonus risulta valido, il gestore dovrà necessariamente riconoscere il valore del credito di 60 €.

La validità temporale dell’abbonamento

La validità temporale dell’abbonamento è mensile, ovvero l’abbonamento deve essere acquistato nel mese in cui è stato richiesto il bonus, anche se il servizio si riferisce all’utilizzo nel mese successivo.

Se il bonus trasporti pubblici 2022 non viene utilizzato entro il termine di 1 mese solare dal suo rilascio, scade e non può essere utilizzato nel mese successivo. La relativa somma viene poi restituita al fondo generale del bonus e sarà quindi utilizzabile dagli altri richiedenti.

Per quanto tempo è previsto il fondo?

La domanda per ottenere il bonus mobilità va inoltrata dal 1° settembre al 31 dicembre, dato che questo è il periodo durante il quale è attivo il fondo. Tuttavia, viene fatta salva l’ipotesi in cui i fondi disponibili terminino prima. Con l’ultimo provvedimento adottato ad agosto 2022, il fondo è stato portato a 180 milioni di Euro per far fronte a tutte le possibili richieste.

Chi non riesce entro detto periodo a richiedere il bonus, ad esempio perché supera la soglia di reddito, può sempre chiederne la detrazione fiscale in una percentuale pari al 19%, fino a 250 €.

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Chiara Liuti

Sono scrittore, redattore e traduttore: in breve sono un oratore, per natura e per formazione. Ho collaborato con procedureamministrative.it per spiegare in modo semplice come accedere alle diverse prestazioni sociali.

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