Se sei un cittadino extra-UE o apolide con contratto di lavoro in Italia (stagionale, a tempo determinato o indeterminato), devi richiedere il permesso di soggiorno per lavoro. In questa guida aggiornata troverai subito i requisiti, la procedura passo-passo per la domanda, i tempi, i costi e tutte le istruzioni per monitorare lo stato e pianificare il rinnovo.
Cos’è il permesso di soggiorno per lavoro
Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro è il documento che autorizza cittadini extra-UE e apolidi, muniti di visto di lavoro, a vivere e lavorare legalmente in Italia. Si richiede dopo l’ingresso con visto, presentando il contratto di lavoro in Questura, e vale da pochi mesi fino a 2 anni, a seconda del tipo di contratto.
Permesso di soggiorno vs visto di lavoro
Le differenze principali riguardano:
- Durata del documento;
- Autorità che lo rilascia;
- Luogo di presentazione della richiesta.
Il visto di lavoro è emesso dal consolato italiano dopo il nulla osta ottenuto dal datore di lavoro e ha validità di 90 giorni.
Il permesso di soggiorno per lavoro si richiede in Italia, presso la Questura, solo dopo l’ingresso con visto e dura fino a 2 anni.
Tutti i benefici che si ottengono grazie al permesso di soggiorno per lavoro in Italia
Dopo aver fatto richiesta per ottenere il permesso di soggiorno per lavoro in Italia, il cittadino extraeuropeo non solo ha diritto a vivere e a lavorare legalmente nel territorio italiano, ma ottiene anche numerosi altri benefici.
Il cittadino può:
- per soggiorni inferiori a 90 giorni ogni 180, circolare liberamente nei Paesi dell’Area Schengen senza visto;
- richiedere la cittadinanza italiana dopo almeno 10 anni di residenza continuativa;
- iscriversi al Servizio sanitario nazionale gratuitamente;
- richiedere il ricongiungimento familiare per coniuge, figli minori o maggiorenni a carico e genitori a carico;
- iscriversi all’INPS per contributi e prestazioni previdenziali;
- accedere ai servizi sociali e assistenza dei servizi sociali comunali;
- aprire un conto corrente bancario e richiedere il codice fiscale;
- avviare attività autonoma – ottenendo licenze o iscrizione a ordini professionali;
- ottenere il “Permesso UE per soggiornanti di lungo periodo” dopo 5 anni di soggiorno regolare.
Dove e come fare domanda passo dopo passo
Entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso in Italia:
- ritirare il kit postale gratuito (“busta gialla”) presso un Ufficio Postale “Sportello Amico”;
- compilare il modulo allegando:
- passaporto con visto (se richiesto) e fotocopie;
- 4 foto formato tessera recenti;
- ricevuta pagamento bollettino postale (€ 40–€ 100 secondo durata);
- marca da bollo da € 16;
- contratto di lavoro firmato;
- polizza sanitaria (se richiesta);
- eventuale documentazione di alloggio e mezzi di sostentamento.
- spedire il kit all’indirizzo riportato entro i termini;
- ricevere via SMS o email la ricevuta di presentazione della domanda;
- accedere al portale Portale Immigrazione per monitorare lo stato;
- prenotare appuntamento in Questura quando convocato per:
- rilascio delle impronte digitali;
- verifica documentale;
- firma del “contratto di soggiorno” con:
- garanzia del datore di lavoro di alloggio;
- impegno a coprire il viaggio di ritorno.
- ritirare il permesso di soggiorno in Questura o tramite Posta quando pronto;
- per il rinnovo, avviare la pratica almeno 60 giorni prima della scadenza.
Dopo aver accertato la regolarità del visto di lavoro e del contratto di soggiorno, la Prefettura consegna moduli da compilare per presentare la domanda.
I moduli dovranno essere poi spediti alla Questura assieme a ulteriori documenti.
Quali sono i documenti necessari per fare domanda?
Il cittadino extracomunitario che desidera ottenere il permesso di soggiorno per lavoro deve compilare il modulo fornitogli dalla Questura e spedirlo, tramite gli Uffici postali, assieme ai seguenti documenti:
- copia integrale del passaporto;
- visto d’ingresso;
- 4 foto tessere;
- marca da bollo da 16,00 euro.
Cosa fare dopo l’invio della domanda?
Una volta spedita la domanda, l’impiegato di Poste Italiane rilascerà al lavoratore la ricevuta della raccomandata sulla quale sono stampati due codici. I codici sono gli identificativi personali che serviranno al cittadino per controllare lo stato di avanzamento della pratica sul portale immigrazione. All’interno del sito il lavoratore potrà venire a conoscenza anche della data di convocazione in Questura per la consegna del permesso, che di solito avviene entro 60 giorni dalla domanda.
Qual è la durata del permesso di lavoro
Il permesso di soggiorno per lavoro varia in base alla tipologia di contratto:
- 9 mesi per lavoro stagionale (non prorogabile oltre la stagione in corso);
- 1 anno per contratto a tempo determinato (rinnovabile in caso di nuova stipula);
- 2 anni per contratto a tempo indeterminato (rinnovabile secondo legge).
Può essere rinnovato entro 60 giorni prima della scadenza, presentando nuova richiesta presso la Questura.
Rinnovo: modalità e documenti necessari
Per rinnovare il permesso di soggiorno per lavoro, il lavoratore e il datore di lavoro devono recarsi in Questura e consegnare:
- fotocopia del permesso di soggiorno in scadenza;
- fotocopia del passaporto (pagine anagrafiche e timbri d’ingresso);
- copia del visto d’ingresso con timbri;
- ricevuta di ospitalità o autocertificazione di residenza;
- fotocopia della dichiarazione dei redditi o CUD;
- ultima busta paga;
- fotocopia del codice fiscale.
Il datore di lavoro deve aggiungere:
- fotocopia della carta d’identità;
- contratto di soggiorno aggiornato;
- copia della comunicazione di assunzione inviata al Centro per l’Impiego.
Quanto costa ottenere il permesso di soggiorno per lavoro
I costi da sostenere comprendono:
- € 16 per la marca da bollo (da applicare alla domanda);
- € 30 per spese di spedizione della “busta gialla”;
- € 27,50 per rilascio del titolo elettronico;
- € 40–€ 100 di contributo amministrativo, in base alla durata del permesso.
In caso di rinnovo vanno considerati nuovamente i medesimi importi (marca da bollo, bollettino postale e contributo elettronico).