Se sei in pensione, lavori nella pubblica amministrazione o rientri in certe categorie protette, e hai bisogno di effettuare delle cure termali, non devi più spendere una fortuna, ma puoi vivere l’esperienza a costo ridotto grazie all’INPS, con agevolazioni significative o persino a costo zero.
In questa guida scoprirai chi può fare domanda per le cure termali scontate, quali sono i disturbi trattabili, come funziona l’iter per accedere e cosa copre, in concreto, il contributo dell’INPS.

Che cos’è l’iniziativa INPS per le cure termali?
Le cure termali rientrano all’interno di un programma promosso dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che, tramite bandi pubblici, finanzia in parte o totalmente trattamenti terapeutici svolti in centri termali.
L’obiettivo dell’ente è sostenere chi convive con malattie croniche (come per esempio la fibromialgia) o degenerative, offrendo un percorso di cura non farmacologico, basato sulle proprietà benefiche delle acque termali.
Il bando prevede l’assegnazione di 30 contributi per soggiorni termali da effettuarsi tra il 1° giugno e il 30 novembre 2025.
Il rimborso copre fino a 7 giorni (anche non consecutivi) di soggiorno presso strutture a scelta dell’iscritto, purché ubicati in Italia: hotel, bed & breakfast, case vacanza, agriturismi, campeggi, affittacamere.
Il rimborso giornaliero massimo è di 40 euro, comprensivo di pernottamento e cure termali, e comunque non superiore alla spesa effettivamente sostenuta.
Chi può accedere alle cure termali INPS?
Il contributo è destinato esclusivamente agli iscritti al nuovo fondo di mutualità della Gestione ex IPOST.
Per partecipare, è necessario risultare iscritti da almeno 12 mesi, possedere una quota di capitale versato pari ad almeno 1.000 euro e avere un certificato medico che attesta la necessità di cure termali. Se pensi di avere bisogno di accedere alle cure termali, ti alleghiamo l’elenco delle patologie che possono trovare beneficio dalle cure termali.
Cure termali Inps VS cure termali SSN. Le differenze
Le iniziative dell’ INPS e del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) offrono entrambe trattamenti termali a scopo terapeutico, ma sono differenti per quanto riguarda destinatari e modalità di accesso:
Cure termali INPS (iscritti al Fondo) | Cure termali SSN | |
---|---|---|
Destinatari | Iscritti alla Gestione Unitaria: pensionati e dipendenti pubblici (e familiari aventi diritto) | Tutti i cittadini con patologie riconosciute |
Accesso | Domanda annuale sul sito INPS, tramite bando pubblico | Prescrizione del medico di base o specialista |
Requisiti | Iscrizione al Fondo | Presenza di una patologia cronica prevista dal SSN |
Finalità | Prevenzione, mantenimento dello stato di salute, cura di patologie croniche | Cura di patologie croniche e degenerative |
Come presentare la domanda?
La domanda deve essere compilata utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito www.inps.it, nella sezione “Moduli” relativa al Nuovo Fondo Mutualità – Domanda contributo per cure termali.
Una volta compilata, la domanda va inviata entro il 17 maggio 2025, in uno dei seguenti modi.
- mandare una raccomandata A/R o assicurata convenzionale A/R a: INPS – Direzione centrale Credito, Welfare e Strutture sociali – Concorso Cure termali NF 2025 – Via A. Ballarin 42, 00142 Roma;
- oppure inviare una PEC all’indirizzo [email protected]
A parità di condizioni, verrà data precedenza a chi non ha mai usufruito del contributo negli ultimi tre anni. La graduatoria sarà consultabile direttamente sul sito INPS.
Per accedere al contributo, oltre ai requisiti di iscrizione, occorre presentare:
- Certificato medico originale rilasciato da una struttura ASL, che attesti la necessità delle cure termali, con codice regionale e tipologia di trattamento prescritto.
- Per i lavoratori attivi, è richiesta anche una copia del cedolino stipendiale. È obbligatorio indicare il codice IBAN (intestato o cointestato al richiedente) su cui ricevere il pagamento.
- Per ogni domanda dev’essere utilizzata una busta singola o una PEC distinta, anche nel caso in cui più membri dello stesso nucleo familiare partecipino al bando.
Rimborso: modalità e documentazione richiesta
Per ricevere il contributo, dopo aver effettuato il soggiorno termale, è necessario inviare:
- scontrini o fatture fiscali intestate al beneficiario, relative al soggiorno presso le strutture indicate dal bando;
- dichiarazione dello stabilimento termale su carta intestata, che attesti la fruizione delle cure prescritte con le relative date;
- copia di un documento d’identità;
- Modello di conformità (AP17) per eventuali copie presentate, da scaricare dal sito INPS.
Sì. Eventuali richieste di riesame possono essere inviate entro 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria. In caso di controversie legali, il foro competente è quello di Roma.
Un’occasione per prendersi cura di sé, con il sostegno dell’INPS
Il bando INPS 2025, rivolto agli iscritti al Nuovo Fondo di Mutualità ex IPOST, offre un contributo economico per rendere le cure termali accessibili, coprendo parte delle spese per il soggiorno e i trattamenti.
L’agevolazione, infatti, consente di ottenere un rimborso fino a 40 euro al giorno per un massimo di sette giorni di soggiorno termale in strutture italiane.
Presentare la domanda nei tempi stabiliti e con la documentazione completa è fondamentale per partecipare alla selezione e usufruire di questo beneficio: presta attenzione alla data di scadenza del bando.
FAQ
Posso scegliere liberamente la località per il soggiorno termale?
Sì, è possibile scegliere la struttura ricettiva sul territorio nazionale, purché rientri tra le tipologie ammesse: hotel, B&B, agriturismi, affittacamere, campeggi o case vacanza.
Posso fare domanda se ho già partecipato ad altri bandi INPS?
Non se hai già presentato domanda per il bando “Soggiorni Estivi 2025 – Nuova Mutualità”. In quel caso verrà considerata solo l’ultima domanda inviata entro la scadenza.
Posso frazionare i giorni del soggiorno termale?
Sì, i 7 giorni di soggiorno possono anche non essere consecutivi, purché rientrino nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 30 novembre 2025.
È previsto un criterio di priorità nella selezione dei beneficiari?
Sì. Hanno priorità gli iscritti con maggiore anzianità nel fondo e, a parità di requisiti, chi non ha mai beneficiato della prestazione nelle ultime tre edizioni del bando.