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Sisma bonus: cos’è, come funziona e chi può richiederlo

Da Eleonora Orrù
Aggiornato il 17 Settembre 2024
Tempo di lettura stimato: 7 minuti

I terremoti in Italia sono dei fenomeni naturali che, ricorrentemente, generano gravi danni alle infrastrutture e causano morti e feriti. Lo Stato italiano, che ha a cuore il tema della sicurezza, ha deciso di istituire un nuovo bonus per prevenire ulteriori catastrofi e garantire l’incolumità dei cittadini e la sicurezza dei loro edifici: il sisma bonus.

In questo articolo troverai informazioni sul funzionamento del sisma bonus: uno strumento importante per incentivare la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare italiano.

Sisma bonus: detrazioni fiscali per interventi effettuati sulle case per ridurre il rischio sismico
Sisma bonus: detrazioni fiscali per interventi effettuati sulle case per ridurre il rischio sismico

Che cos’è il sisma bonus

Il sisma bonus è una agevolazione fiscale che viene concessa ai contribuenti italiani che vogliono eseguire alcuni interventi sulle proprie abitazioni o sui condomini al fine di renderli antisismici.

L’agevolazione fiscale viene elargita attraverso una detrazione fiscale che equivale a una parte delle spese sostenute per gli interventi. La percentuale della detrazione fiscale, e quindi il suo valore, varia dal 50% al 110% delle spese, a seconda degli interventi che vengono completati e dell’arco temporale in cui vengono effettuati.

Chi può richiedere il sisma bonus?

Dato che il bonus terremoto consiste su una detrazione fiscale, possono richiedere il sisma bonus sia i cittadini che sono soggetti al pagamento dell’IRPEF, sia coloro che sono soggetti al pagamento dell’IRES, rispettivamente l’imposta sul reddito delle persone fisiche e l’imposta sul reddito delle società.

A differenza di quello che si può pensare, l’agevolazione non spetta solo ai proprietari delle abitazioni, ma anche a coloro che posseggono i diritti di godimento dell’immobile e che hanno sostenuto le spese per gli interventi antisismici.

Pertanto possono richiedere il sisma bonus anche:

  • i locatari
  • i comodatari
  • soci di cooperative 
  • imprenditori individuali.

Inoltre, a patto che siano intestatari delle fatture e dei bonifici effettuati, hanno diritto a ottenere le detrazioni fiscali anche:

  • il familiare convivente del possessore dell’immobile
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il componente dell’unione civile.

In quali regioni è possibile usufruire dell’ bonus?

Gli interventi antisismici possono essere effettuati sia sulle abitazioni (condomini compresi), sia sugli immobili utilizzati per le attività produttive che si trovano:

  • nella zona 1, ossia nell’area a rischio più alto di terremoti, che comprende il Molise, l’Abruzzo, la Campania, la Calabria, la Sicilia, l’Umbria e il Friuli-Venezia Giulia;
  • nella zona 2, ossia nella area a rischio Medio-Alto di terremoti, che comprende le Marche, la Puglia, il Lazio, la Basilicata e l’Emilia-Romagna;
  • nella zona 3, ossia nella area a rischio Medio-Basso di terremoti, che comprende, la Lombardia, la Toscana, il Piemonte e la Liguria.

Non si può usufruire del sisma bonus per i lavori effettuati sugli immobili che si trovano nella zona 4, ossia nella area a rischio basso di terremoti, che comprende la Sardegna, il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta.

Quali sono i benefici?

Il sisma bonus permette di ottenere una serie di benefichi differenti:

  • la detrazione fiscale pari al 50% delle speso sostenute per gli interventi antisismici tra il 1º gennaio 2017 e il 31 dicembre 2024 spetta una detrazione del 50%;
  • la detrazione fiscale pari al 70 o 80% delle spese sostenute per gli interventi antisismici che hanno ridotto il  rischio sismico di 1 o 2 classi
  • la detrazione fiscale pari all’ 80 o 85% delle spese sostenute sugli interventi antisismici effettuati nelle aree condominiali;
  • la detrazione fiscale pari al 110% per alcuni interventi specifici che approfondiremo  a breve (il cosiddetto “Super sisma bonus”).
  • la detrazione fiscale pari al 75 o 85% del costo di acquisto di un immobile che si trova su un area a rischio sismico uno e che è stato precedentemente demolito e ricostruito.

Detrazione del 50% 

La spesa massima su cui può essere calcolata la detrazione fiscale del 50% è pari a 96.000 euro per ogni immobile ed è relativa al singolo anno.

Qualora gli interventi realizzati in un anno siano la prosecuzione di lavori iniziati negli anni precedenti, per calcolare il limite delle spese si dovrà tenere conto anche delle spese sostenute negli anni precedenti per cui si è già usufruito della detrazione.

Nel caso in cui, invece, in anni differenti vengono effettuati interventi autonomi certificati dalla documentazione necessaria, allora le spese non dovranno fare cumulo con quelle sostenute negli anni precedenti.

La detrazione fiscale del 50%, dopo le verifiche della documentazione, verrà ripartita in 5 quote annuali dello stesso importo.

Detrazione del 70 / 80%

Nel caso in cui gli interventi effettuati sull’immobile determinano il passaggio a una o due classi di rischio sismico inferiori, spetta rispettivamente una detrazione fiscale pari al 70% e all 80% delle spese sostenute.

Per classificare il rischio sismico delle costruzioni e attestare l’efficacia degli interventi effettuati è necessario che il progettista responsabile dei lavori determini la classe di rischio dell’edificio prima degli interventi e stabilisca quale classe di rischio può raggiungere con gli interventi.

Il direttore dei lavori e il collaudatore statico, una volta terminati i lavori, dovranno attestare la conformità degli interventi eseguiti al progetto depositato.

Così come accade per la detrazione fiscale del 50%, anche la detrazione del 70 o dell’ 80 verrà ripartita in 5 quote annuali dello stesso importo.

Le maggiori detrazioni per i condomini

Per chi desidera effettuare degli interventi di riduzione del rischio sismico nelle aree condominiali sono previste ulteriori maggiorazioni della detrazione fiscale sulle spese sostenute.

La detrazione fiscale ammonta al:

  • 75% nel caso il lavori consentano il passaggio dell’immobile a una classe di rischio inferiore;
  • 85% nel caso il lavori consentano il passaggio dell’immobile a due classi di rischio inferiori.

Il super sisma bonus: la detrazione del 110%

Nel caso in cui gli interventi antisismici riguardino solo dei piccoli lavori e non determinino il passaggio dell’immobile a una classe di rischio inferiore, i cittadini possono accedere anche al super sisma bonus che consiste a una detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute.

Rientrano nel super sisma bonus tutti i lavori che possono rientrare anche nel superbonus 110% di cui puoi leggere maggiori dettagli nel nostro articolo.

Come richiedere il sisma bonus

Per richiedere il sisma bonus è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi presentata all’agenzia delle entrate i dati catastali identificativi dell’immobile e le spese sostenute.

Il sisma bonus verrà erogato in modo automatico e otterrete immediatamente la detrazione fiscale.

Volendo, è possibile anche richiedere la cessione del credito all’impresa che si è occupata degli interventi e che ha anticipato la spesa sui lavori sostenuti.

Come pagare le spese per ottenere il sisma bonus

Le spese per ottenere le detrazioni fiscali non devono essere effettuate tramite contanti ma solo attraverso bonifico bancario o postale nel quale vengono esplicitati:

La detrazione fiscale per rendere le case a prova di terremoto

Il sisma bonus rappresenta un’importante agevolazione fiscale per i cittadini italiani che intendono rendere le proprie abitazioni o condomini antisismici.  Il bonus, infatti, viene elargito attraverso una detrazione fiscale che può variare dal 50% al 110% a seconda del tipo di intervento e della zona geografica in cui si trova l’immobile.

Per richiedere il sisma bonus è sufficiente dichiarare le proprie spese attraverso il modello 730 o il modello Persone fisiche in sede di dichiarazione dei redditi, ma è assolutamente fondamentale che le spese vengano effettuate tramite bonifico bancario.

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