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Vuoi vivere in Italia? Richiedi il permesso di soggiorno

Da Michele Vitarelli • Pubblicato il 21 Luglio 2025 • Tempo di lettura stimato: 8 minuti

L’Italia è un Paese che attrae un numero sempre crescente di persone dall’estero, spesso per motivi di lavoro, studio o per ricongiungersi con familiari già residenti sul territorio. Se anche tu stai pensando di trasferirti o regolarizzare la tua presenza, leggi il nostro articolo per scoprire quando, come e dove richiedere il permesso di soggiorno in base alle diverse situazioni.

Richiedere il permesso di soggiorno è importante per legalizzare la tua presenza in Italia
Richiedere il permesso di soggiorno è importante per legalizzare la tua presenza in Italia

Che cos’è il permesso di soggiorno?

Il permesso di soggiorno disciplinato dal Testo Unico sull’Immigrazione (o TUI) è il documento ufficiale che consente al cittadino straniero non EU di soggiornare legalmente in Italia per un periodo superiore a 90 giorni.

Per comprende appieno l’utilizzo del permesso di soggiorno occorre fare una distinzione in base al Paese di provenienza, ovvero se questo appartenga o meno all’Unione europea:

  • I cittadini dei Paesi membri dell’UE non devono richiedere alcun permesso per entrare e rimanere sul territorio italiano. È richiesto loro, trascorsi 3 mesi dal loro arrivo in Italia, di registrarsi presso l’Ufficio anagrafe, potendo quindi richiedere anche un certificato di residenza;
  • I cittadini di Paesi non membri dell’UE invece devono richiedere il visto nazionale se intendono rimanere in Italia per un periodo superiore a 90 giorni.

Dove e per cosa si può richiedere il permesso?

In generale, i cittadini provenienti da Paesi extra-UE che desiderano soggiornare in Italia per un periodo superiore a tre mesi devono richiedere il permesso o la carta di soggiorno entro otto giorni dalla data di arrivo.

A seconda del motivo del soggiorno, il permesso può essere richiesto presso: l’Ufficio postale, la Questura e lo Sportello unico per Immigrazione. Di seguito una tabella che riassume le tipologie di istanze e lo sportello competente per ciascuna.

Tipo di SportelloTipologie di istanze di permesso di soggiorno (rilascio)
🏤 Ufficio Postale (Sportello Amico)Affidamento, attesa occupazione, attesa acquisto cittadinanza, asilo (rinnovo), permesso di soggiorno UE di lungo periodo, conversione permesso di soggiorno, famiglia, famiglia minore, lavoro autonomo, lavoro subordinato, lavoro in casi particolari (art. 27 tui), lavoro subordinato stagionale, missione, motivi religiosi, residenza elettiva, status apolidia (rinnovo), motivi di studio, ricercatore (art. 27-ter), ricercatore (ricerca lavoro), ricercatore ( mobilità), studente (ricerca lavoro) studente, alunno, tirocinante, familiare di cittadino italiano, carta di soggiorno elettronica familiare cittadino EU
🏢 Questura (Ufficio Immigrazione)Cure mediche, gara sportiva, motivi umanitari, asilo politico (richiesta rilascio), minore età, giustizia, status apolide (richiesta rilascio), integrazione minore, invito, protezione internazionale, protezione speciale, casi speciali, protezione sussidiaria
📌 Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI)Solo per chi ha ricevuto il nulla osta per lavoro o ricongiungimento familiare. In questi casi, la prima accoglienza e il rilascio partono da lì. Lo sportello fornirà assistenza per il rilascio della busta con tutta la documentazione da consegnare alle Poste.
note
Nella nostra tabella si analizzano le varie istanze (motivazioni del rilascio). Le ulteriori fasi relative al permesso di soggiorno — come, rinnovo, conversione, duplicato e aggiornamento — possono essere gestite anche tramite Poste Italiane, ma solo in base al codice motivo associato alla tua richiesta. Ti consigliamo di consultare attentamente la tabella ufficiale al seguente link pubblicata sul Portale Immigrazione, dove troverai indicato il canale corretto (Poste o Questura) da utilizzare per ogni specifico caso.

Come richiedere il permesso di soggiorno?

Come menzionato in precedenza, la richiesta del permesso può essere effettuata presso le Poste o le Questure. Analizziamo le procedure nel dettaglio.

🏤 Richiesta del permesso di soggiorno presso gli uffici postali abilitati

Per richiedere il permesso o la carta di soggiorno tramite Poste Italiane, è necessario seguire una delle seguenti modalità:

  • ritirare gratuitamente il kit a banda gialla presso qualsiasi Ufficio Postale contenente il modulo di domanda, le istruzioni per la compilazione, i bollettini postali precompilati per il pagamento del contributo. Ogni cittadino straniero può ritirare un solo kit per volta, presentando un documento d’identità valido o il permesso di soggiorno già in possesso;
  • rivolgersi a un Comune o a un Patronato abilitato, disposti a offrire supporto gratuito nella compilazione. Al termine, verrà consegnata al richiedente la domanda già compilata, pronta per essere spedita, inserita nella busta ufficiale;

Una volta completata la compilazione (in autonomia o con assistenza), bisognerà:

  • consegnare la busta aperta in uno degli Uffici Postali abilitati Sportello Amico;
  • allegare tutta la documentazione richiesta, in base al motivo del soggiorno.

note
Per trovare l’Ufficio Postale Sportello Amico più vicino, consulta il portale ufficiale di Poste Italiane nella sezione “Cerca Ufficio Postale”.
🏢 Richiesta del permesso di soggiorno presso la Questura

La domanda di permesso di soggiorno deve essere presentata all’Ufficio Immigrazione della Questura competente, cioè quella della provincia in cui intendi soggiornare o risiedi stabilmente.

Occorre rivolgerti direttamente alla Questura se il motivo del soggiorno non rientra tra quelli gestiti dagli Uffici Postali, come indicato nella tabella dettagliata presente nel nostro articolo.

E’ possibile consultare nel sito ufficiale della Polizia di Stato al seguente link l’elenco completo degli uffici e i dati di contatto della Questura competente per provincia.

Quali documenti presentare per richiedere il permesso di soggiorno?

Ai fini di un esito positivo della procedura di richiesta del permesso di soggiorno, è fondamentale presentare la domanda completa con tutta la documentazione necessaria.

Più nello specifico, oltre all’apposito modulo da compilare vanno presentati:

  • Il proprio passaporto, o qualunque altro documento di viaggio considerato valido per entrare in Italia; Il visto di ingresso, laddove previsto per legge;
  • una fotocopia del passaporto;
  • 4 foto tessere, scattate tenendo conto dei requisiti necessari per la loro validità;
  • una marca da bollo da 16 euro, acquistabile anche nelle tabaccherie;
  • la prova del versamento di un contributo, il cui costo può variare dai 40 ai 100 euro (vedremo più avanti in che modo stabilire il versamento in modo preciso);
  • tutta la documentazione necessaria a dimostrare la veridicità del motivo per cui si richiede il permesso.

In relazione all’ultimo punto, la Questura può richiedere ulteriori informazioni (in alcuni casi anche aprendo un’inchiesta), che diano una dimostrazione più esaustiva del motivo del soggiorno.

💸Quanto costa richiedere il permesso di soggiorno?💸

Come accennato prima, il permesso di soggiorno è soggetto al versamento di un contributo, variabile in base alla durata del soggiorno richiesto. Quindi avremo:

  • Un contributo di 40 euro per i permessi che vanno da un minimo di 3 mesi a un massimo di 1 anno;
  • Un contributo di 50 euro per i permessi che prevedono un soggiorno da 1 a 2 anni;
  • Un contributo di 100 euro per i permessi di soggiorno validi per l’Unione europea e destinati all’attività lavorativa (in particolare, dirigenti e lavoratori specializzati).

A questi vanno aggiunti i seguenti costi relativi alle:

  • Spese postali (solo se si fa tramite Poste): 30 €
  • Stampa del permesso elettronico (PSE): 30,46 €

In totale quindi, alla Questura la spesa complessiva si aggira indicativamente tra gli 86,46 € e i 146,46 €, mentre presso gli Uffici Postali l’intervallo è compreso tra i 116,46 € e i 176,46 €. 

Per quanto tempo è valido il permesso?

Le regole circa i motivi del soggiorno ci suggeriscono anche quale possa essere la durata di validità:

  • Non inferiore al percorso di studi o formativo per il quale il permesso stesso viene rilasciato;
  • Non superiore a due anni, per motivi di lavoro subordinato a tempo indeterminato o autonomo e ricongiungimento familiare;
  • Non superiore a 9 mesi per i lavori stagionali;
  • Non superiore al tempo di permanenza necessario, in base al motivo del soggiorno.

Almeno 60 giorni prima della scadenza del permesso, l’interessato dovrà poi chiedere un rinnovo del documento, laddove abbia ancora intenzione di rimanere in Italia. Il rinnovo verrà quindi accordato laddove sussistano ancora i motivi che hanno determinato il rilascio.

note
Chi contattare per informazioni e assistenza?

Se hai dubbi, necessiti di chiarimenti o vuoi ricevere supporto nella compilazione e presentazione della domanda per il permesso di soggiorno, puoi rivolgerti a una delle seguenti strutture ufficiali. Di seguito trovi i principali riferimenti utili, con i relativi siti e punti di contatto.

Cosa sapere sul permesso di soggiorno in breve

Richiedere un permesso di soggiorno in Italia comporta seguire una procedura precisa, che varia in base al motivo del soggiorno (lavoro, studio, famiglia, protezione, ecc.) e può avvenire tramite: Poste Italiane (Sportello Amico) e la Questura. La domanda può costare tra i 40€ e i 130€, a cui vanno aggiunti il contributo per il permesso elettronico e le spese postali (se presenti). Se presenti la domanda alle Poste, sarai comunque convocato dalla Questura per il rilascio delle impronte digitali o eventuali verifiche. È importante rinnovare il permesso di soggiorno almeno 60 giorni prima della scadenza. Per evitare errori, consulta sempre le tabelle ufficiali, verifica la documentazione richiesta e, se hai dubbi, contatta i patronati o gli uffici competenti.

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Michele Vitarelli
Grande appassionato di scrittura e di politiche sociali, grazie alla collaborazione con il Team Procedureamministrative posso finalmente trasformare la mia passione per la scrittura in un impegno concreto. Credo fortemente che divulgare informazioni in modo semplice e accessibile contribuisca a rendere la società più giusta e equa.

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