Ogni cittadino italiano, fin dalla nascita, viene registrato all’anagrafe comunale e identificato con un codice alfanumerico univoco: il codice fiscale. Questo strumento è fondamentale per accedere a molti servizi della Pubblica Amministrazione, come l’iscrizione alla ASL, la stipula di contratti o la dichiarazione dei redditi.
Nel nostro articolo scoprirai cos’è il codice fiscale, a cosa serve, come si richiede, chi può ottenerlo, come si legge, oltre a costi e validità.

Che cos’è il codice fiscale?
Il codice fiscale consiste in una sequenza di lettere e numeri attribuiti al cittadino, in base a determinati criteri, ai fini del rapporto tra privati cittadini e pubblica amministrazione. Trattandosi di un codice di fondamentale importanza per la vita di tutti i giorni, occorre essere sicuri della procedura corretta per richiederlo.

A cosa serve il codice fiscale?
Il codice fiscale identifica un cittadino nei rapporti con la Pubblica amministrazione ed è necessario per iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale (Asl) e fare la scelta del medico. È valido solo quello rilasciato e certificato dall’Agenzia delle entrate e non ha scadenza.
Inoltre, il codice fiscale è utile:
- per essere assunti come lavoratore dipendente o autonomo e per la dichiarazione dei redditi;
- nei rapporti con banche e istituti finanziari: il codice fiscale è richiesto per l’apertura di conto corrente, depositi, investimenti e nella concessione di finanziamenti;
- per l’iscrizione a scuola o università;
- in caso di acquisizione di proprietà: in casi di acquisto di immobili e veicoli;
- per la stipula di contratti: contratti di locazione, abbonamenti (telefono, internet, energia, ecc.), utenze domestiche, ecc.;
- atti notarili: in caso di successioni, donazioni, testamenti, ecc;
- registrazione a portali della Pubblica Amministrazione: come SPID, INPS, Agenzia delle Entrate, ecc;
- pratiche presso enti pubblici: ad esempio per richiedere bonus, sussidi, assegni familiari, o per accedere a concorsi pubblici.

Un veloce riferimento va fatto in relazione alla tessera sanitaria. Può capitare che chi richieda il codice fiscale si trovi in possesso della tessera sanitaria: in questo caso, il codice è già stato rilasciato e non occorre inoltrare la richiesta per ottenerlo. In pratica la tessera sanitaria funge anche da codice fiscale e può essere utilizzata per le stesse finalità. Solo ai cittadini non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale – quindi non in possesso della tessera sanitaria – riceveranno il tesserino del codice fiscale.

Da cosa è formato il codice fiscale e come leggerlo?
Il codice fiscale italiano è un identificativo univoco che raccoglie informazioni anagrafiche essenziali, ed è composto da 16 caratteri. Ecco come leggerlo:
- prime 6 lettere: combinazione del cognome e nome (con regole specifiche per estrarre consonanti e vocali);
- due cifre: rappresentano l’anno di nascita (le ultime due cifre dell’anno);
- mese di nascita: codificato con una lettera (“A” per gennaio, “B” per febbraio, “C” per marzo, “D” per aprile, “E” per maggio, “H” per giugno, “L” per luglio, “M” per agosto, “P” per settembre, “R” per ottobre, “S” per novembre, e “T” per dicembre);
- giorno di nascita e sesso: il giorno è rappresentato da due numeri, con un’aggiunta di 40 nel caso di una persona di sesso femminile (ad esempio, 47 per il 7 marzo di una donna);
- comune o stato di nascita: Le ultime cifre rappresentano il codice catastale del comune o lo Stato estero di nascita.

Un codice fiscale come RSSMRA85C47H501Z indica:
- RSS (cognome), MRA (nome)
- Nascita nel 1985, marzo, il 7 (una donna)
- Milano (comune)
- E l’ultimo carattere è il codice di controllo.

Molti utenti cercano come decifrare un codice fiscale al contrario, per ottenere alcune informazioni utili come:
- Anno e mese di nascita
- Sesso della persona
- Comune o Stato di nascita
Anche se il codice fiscale non rivela nome e cognome in modo diretto, puoi comunque dedurre alcuni dati anagrafici, grazie alla struttura ufficiale del codice.
Come richiedere il codice fiscale e i documenti necessari
L’attribuzione e la richiesta del codice fiscale avvengono in diversi modi, a seconda della situazione della persona: neonato, cittadino straniero e cittadini italiani residenti all’estero.
Il codice fiscale viene attribuito automaticamente dal Comune al momento della prima iscrizione del neonato nei registri dell’Anagrafe della popolazione residente. Dopo l’attribuzione, la prima tessera sanitaria, valida un anno, viene inviata direttamente al domicilio.
Se il codice fiscale del neonato non è ancora stato generato dal Comune, i genitori possono richiederlo in autonomia, soprattutto in caso di necessità urgenti (come l’iscrizione al Servizio Sanitario o la scelta del pediatra).
La richiesta può essere inviata online tramite l’area riservata dell’Agenzia delle Entrate utilizzando il servizio dedicato e sarà necessario allegare il certificato di nascita del Comune o la dichiarazione rilasciata dalla struttura sanitaria dove è avvenuto il parto.
In alternativa, il codice fiscale può essere richiesto di persona presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate previo appuntamento.
Il codice fiscale può essere richiesto in modalità differenti, a seconda della situazione della persona. Ecco le principali casistiche:
✅ 1. Cittadini stranieri – ingresso per lavoro subordinato o ricongiungimento familiare: codice fiscale viene attribuito automaticamente dagli Sportelli Unici per l’Immigrazione, al momento della presentazione della domanda.
✅ 2. Cittadini stranieri – rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno: l’attribuzione avviene direttamente presso le questure, contestualmente alla richiesta del permesso.
✅ 3. Altri casi – cittadini stranieri o italiani non registrati
Nei seguenti casi:
- ai cittadini stranieri che fanno ingresso in Italia per la prima volta e non ricevono l’attribuzione automatica del codice fiscale (es. ingresso per studio, cure, etc);
- ai cittadini italiani che, pur avendo la cittadinanza, non sono mai stati registrati presso un Comune o all’AIRE.
In questi casi la procedura di richiesta del codice fiscale è la seguente:
- Compilare e firmare il modello AA4/8;
- Inviarlo tramite PEC all’Agenzia delle Entrate o consegnarlo a mano;
- Allegare:
- un documento d’identità valido (per i cittadini italiani e UE);
- oppure passaporto o permesso di soggiorno (per i cittadini extra-UE).
✅ 4. Cittadini italiani nati all’estero e mai registrati
In questo caso, il cittadino deve rivolgersi alla rappresentanza diplomatica o consolare italiana competente nel Paese di residenza. Sarà il consolato stesso a inoltrare la richiesta di attribuzione del codice fiscale a un ufficio anagrafico italiano, in quanto il soggetto potrebbe non essere residente sul territorio nazionale e quindi privo di un Comune territorialmente competente.
La verifica del codice: come fare?
Nel caso in cui non si sia in possesso della tessera sanitaria, può venire il dubbio sul fatto di essere in possesso del proprio codice fiscale. In proposito è possibile procedere autonomamente alla verifica, entrando nel sito dell’Agenzia delle Entrate. Basta inserire il codice che viene generato automaticamente online per verificare se risulta registrato presso la pubblica amministrazione. In questo modo è anche possibile verificare la correttezza del codice stesso rispetto ai propri dati anagrafici.

Inoltre, per chi ha bisogno di un documento ufficiale, è disponibile il certificato di attribuzione del codice fiscale, che attesta in modo formale l’abbinamento tra il codice e i dati personali. Il certificato può essere richiesto presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate oppure mediante il servizio “Richiesta certificati” accedendo con SPID, CIE o CNS e sarà reso disponibile in pochi minuti in formato digitale e in copia conforme.

Il codice fiscale in breve
Il codice fiscale è fondamentale per interagire con la Pubblica Amministrazione e ha diverse applicazioni quotidiane, come l’iscrizione alla ASL e la dichiarazione dei redditi. Viene attribuito automaticamente ai neonati, mentre i cittadini stranieri lo ottengono tramite gli Sportelli Unici per l’Immigrazione o le questure. Gli italiani non registrati o nati all’estero e gli stranieri che fanno ingresso in Italia per la prima volta devono compilare il modulo AA4/8 e inviarlo all’Agenzia delle Entrate con un documento d’identità valido. In caso di smarrimento, si può richiedere un duplicato gratuito. Inoltre, in caso di necessità è possibile richiedere all’Agenzia delle Entrate un certificato di attribuzione legale che attesta l’associazione tra il codice e i dati anagrafici.
FAQ
Cosa fare se si perde il codice fiscale o la tessera sanitaria?
In caso di smarrimento, puoi richiedere gratuitamente un duplicato della tessera sanitaria (che contiene anche il codice fiscale) online dal sito dell’Agenzia delle Entrate oppure presso un ufficio territoriale. In alternativa, per dimostrare il proprio codice fiscale, è possibile scaricare il certificato di attribuzione in formato PDF con valore legale. Anche i cittadini non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, che quindi possiedono il tesserino del codice fiscale possono richiederne il duplicato in caso di smarrimento, furto o deterioramento.
L’ottenimento della cittadinanza italiana comporta automaticamente l’attribuzione del codice fiscale?
No, l’ottenimento della cittadinanza italiana non comporta automaticamente l’attribuzione del codice fiscale. Il codice fiscale viene rilasciato solo dopo che il cittadino è stato registrato all’Anagrafe della popolazione residente (per chi vive in Italia) o all’AIRE (per chi risiede all’estero). Se la registrazione non è ancora avvenuta, il codice fiscale va richiesto: presso il consolato italiano nel Paese di residenza all’estero o all’Anagrafe del Comune di residenza in Italia.
Come controllare il saldo punti della patente con il codice fiscale?
Puoi verificare il saldo punti della patente tramite il Portale dell’Automobilista, una piattaforma gratuita creata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dovrai solo registrarti al portale fornendo i tuoi dati personali, il codice fiscale e il numero di patente tramite SPID.