Il bonus idrico è un incentivo statale di cui possono beneficiare tutti i cittadini residenti in Italia che sostituiscono, su immobili già esistenti, apparecchiature collegate a una rete idrica di come rubinetteria e sanitari. Il beneficio è stato istituito con l’idea di favorire il risparmio di acqua: una risorsa fondamentale per la nostra vita.
Nella Legge di Bilancio 2024, come per il bonus acqua potabile, non è stata prevista una proroga per il bonus idrico 2024. Per i beneficiari del bonus idrico 2023, i lavori per la sostituzione di sistemi idrici e le spese dovevano essere completati e sostenuti entro il 31 dicembre 2023.
Se stai pensando di sostituire il soffione della doccia perché spreca troppa acqua, questo è il bonus che fa per te. In questo articolo scoprirai come funziona il bonus idrico, quali sono le apparecchiature che rientrano nell’agevolazione e come richiederla.
- Bonus idrico: cos’è
- Sai la differenza tra bonus idrico, bonus sociale acqua e il bonus acqua potabile?
- Come funziona il bonus idrico?
- Quale sono le apparecchiature che rientrano nel bonus idrico?
- Chi può richiedere il bonus
- Come fare domanda per il bonus
- A chi è possibile richiedere le informazioni?
- Tutto quello che devi sapere sul bonus idrico in breve
Bonus idrico: cos’è
Il bonus per il risparmio idrico è un risarcimento economico garantito a tutti i cittadini residenti in Italia, che hanno deciso di sostituire alcune apparecchiature collegate alla rete idrica per favorire il risparmio di acqua.
Il premio, conosciuto anche come bonus rubinetti, bonus sanitari e bonus soffione doccia, è un incentivo molto conveniente in quanto non costituisce reddito imponibile e non influisce ai fini ISEE.
Per richiedere il bonus idrico, inoltre non è necessario stare sotto certi limiti di spesa o rientrare in determinati scaglione di reddito.
Sai la differenza tra bonus idrico, bonus sociale acqua e il bonus acqua potabile?
C’è tanta confusione tra i diversi bonus che hanno come obiettivo in comune il risparmio dell’acqua: il bonus idrico, bonus acqua potabile e il bonus sociale acqua. Attenzione, seppur i nomi siano molto simili, queste tre agevolazioni presentano caratteristiche del tutto differenti:
- bonus idrico, come già descritto, viene erogato a chi installa in casa dispositivi che riducono e controllano il volume dell’emissione dell’acqua, come vasi sanitari e rubinetti, riducendone i consumi e limitando quindi gli sprechi;
- il bonus acqua potabile, invece, viene concesso a chi sceglie di impiantare dei sistemi che migliorano la qualità dell’acqua corrente nella propria abitazione o nella propria azienda;
- il bonus sociale acqua, infine, garantisce a famiglie svantaggiate economicamente a una concessione gratuita di una quantità minima di acqua (circa 50 litri al giorno per persona). L’ARERA disciplina il bonus sociale acqua insieme ad altri bonus sociali, come il bonus sociale elettrico e il bonus sociale per il disagio fisico.
La legge di bilancio 2024 non ha prorogato l’attivazione del bonus idrico e del bonus acqua potabile. L’unico fruibile resta il bonus sociale acqua attivo nel 2024 e nei prossimi anni.
Come funziona il bonus idrico?
Per ottenere il bonus, le spese per le apparecchiature devono essere sostenute solo nel corso dell’anno di riferimento e quindi tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno in cui si presenta la domanda.
Se si vuole richiedere il bonus, inoltre, è fondamentale che tutte le suddette spese siano tracciabili e verificabili, per cui tutti gli acquisti devono necessariamente essere effettuati tramite bonifico bancario, carta di credito o carta di debito.
Il bonus per il risparmio idrico può essere richiesto un’unica volta per un solo immobile e ha un valore massimo di 1.000 euro.
I fondi vendono stanziati dal ministero della transizione ecologica, che si avvale dell’aiuto di sue società esterne:
- La società generale d’informatica S.p.A. (SOGEI), che si occupa della gestione della piattaforma;
- Concessionaria servizi assicurativi pubblici S.p.A (CONSAP), che si occupa della liquidazione del bonus a tutti i beneficiari.
Quale sono le apparecchiature che rientrano nel bonus idrico?
Non tutti i sanitari o la rubinetteria rientrano nel bonus idrico; le categorie di apparecchiature da acquistare per beneficiare dell’incentivo statale sono:
- i sanitari in ceramica che sono dotati di vaschette a scarico ridotto;
- i soffioni, la rubinetteria, e le colonne doccia in grado di emettere un flusso d’acqua limitato.
Nel decreto, però, sono state inserite anche ulteriori precisazioni sulle caratteristiche specifiche che devono avere i beni acquistati per essere coperte dal bonus idrico; in particolare, queste precisazioni riguardano la portata d’acqua delle apparecchiature.
Ecco tutti i dettagli sui valori massimi del volume di scarico e della portata d’acqua che possono avere le apparecchiature.
- Volume di scarico dei i vasi sanitari in ceramica dotati di relativi sistemi di scarico: 6 litri;
- Portata acqua del soffione doccia: 9 litri al minuto;
- Portata d’acqua della colonna doccia: 9 litri al minuto;
- Portata d’acqua dei rubinetti per bagno e cucina: 6 litri al minuto;
- Portata d’acqua e miscelatori per bagno e cucina: 6 litri al minuto.
Nel bonus rientrano anche le spese effettuate per la sostituzione delle vecchie apparecchiature e l’installazione di quelle nuove.
Sono, al contrario esclusi dal bonus:
- piatti doccia
- sedili wc
- copri-vaso
- bidet
- box doccia
- vasi in ceramica senza sistema di scarico
- lavandini
- vasche da bagno.
Tutti questi beni, in caso di ristrutturazione, possono però essere coperti dal bonus sul recupero edilizio.
Chi può richiedere il bonus
Possono richiedere il bonus rubinetti tutti i cittadini che:
- sono maggiorenni;
- hanno residenza in Italia;
- sono proprietari, cointestatari, locatari o usufruttuari dell’immobile nel quale viene effettuata la sostituzione delle apparecchiature;
- hanno acquistato le apparecchiature nell’anno in cui viene presentata la domanda;
- hanno acquistato le apparecchiature con lo scopo di ottenere un risparmio idrico.
Cumulabilità con altri bonus
Il bonus idrico non è cumulabile con altri bonus che offrono incentivi per gli stessi beni coperti dal bonus rubinetti.
Tuttavia, il bonus acqua è cumulabile con altri bonus complementari come il bonus mobili e il già citato bonus sul recupero edilizio, in quanto coprono le spese di beni e apparecchiature differenti.
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Come fare domanda per il bonus
Per fare domanda, tutti i cittadini in possesso dei requisiti, devono accedere alla piattaforma dedicata, non più funzionante in quanto il bonus è stato disattivato per il 2024.
Per effettuare il login è necessario essere in possesso di:
Una volta effettuato l’accesso, il richiedente avrà solo 30 minuti per compilare correttamente la domanda in tutte le sue parti.
Il cittadino dovrà inserire:
- alcuni dei i suoi dati anagrafici (come, cognome e codice fiscale);
- l’importo della spesa effettuata;
- il numero di apparecchiature acquistate;
- le specifiche tecniche;
- l’identificativo catastale dell’abitazione;
- le coordinate bancarie;
- il titolo giuridico.
Alla domanda sarà necessario allegare anche la copia della fattura elettronica, della fattura cartacea o dello scontrino fiscale che attestano la data dell’acquisto del bene.
Quando non è possibile ottenere il bonus?
Non è possibile ottenere il bonus quando:
- la domanda è incompleta o non è stata compilata nel modo corretto;
- vengono rilevate delle irregolarità;
- i fondi risultano esauriti.
A chi è possibile richiedere le informazioni?
In caso di dubbi, tutti i cittadini possono richiedere informazioni e chiarimenti sulle procedure amministrative necessarie per richiedere il bonus direttamente al Ministero della Transizione Ecologica chiamando il numero verde 800.090.545.
Il centralino è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 15.
Tutto quello che devi sapere sul bonus idrico in breve
Il bonus idrico è un incentivo economico stanziato dal ministero della transizione ecologica con lo scopo d’incentivare il risparmio di acqua. Il premio, che può raggiungere i 1000 euro, viene pertanto liquidato a tutti coloro che acquistano sanitari o rubinetteria con lo scopo di ridurre il consumo idrico. Le apparecchiature, per essere coperte dal bonus, pertanto, dovranno rispettare valori massimi del volume di scarico e della portata d’acqua, previsti dalla legge.
La domanda può essere presentata esclusivamente online tramite la piattaforma dedicata e deve necessariamente essere corredata dalle fatture che attestano la data e il valore della spesa sostenuta.