Riuscire ad accedere a un edificio e poterlo visitare in ogni sua parte è un diritto di tutti i cittadini, ma se per tante persone, entrare all’interno di un immobile può essere molto semplice, per altre che hanno difficoltà motorie e sensoriali può essere molto complesso se non addirittura impossibile.
Per questo motivo, lo Stato italiano ha stabilito l’erogazione del bonus barriere architettoniche 2024: una agevolazione fiscale che permette a tutti i cittadini che effettuano degli interventi per rendere l’edificio completamente accessibile e visitabile, di ottenere una detrazione fiscale in base alle spese sostenute.
In questo articolo ti parleremo nel dettaglio del bonus barriere architettoniche, spiegandoti quali lavori sono inclusi nel bonus e come puoi usufruire di questo beneficio fiscale.
- Cos’ è il bonus barriere architettoniche 2024
- Chi ha diritto al bonus barriere architettoniche in 2024
- Quali lavori rientrano nel bonus barriere architettoniche?
- A quanto ammontano le detrazioni fiscali per l’eliminazione delle barriere architettoniche
- Come richiedere e ottenere il bonus barriere architettoniche 2024
- Detrazioni fino al 75% per rendere la casa accessibile e a chiunque
Cos’ è il bonus barriere architettoniche 2024
Il bonus barriere architettoniche è una agevolazione fiscale destinata ai contribuenti che intraprendono lavori di adeguamento per rimuovere le barriere architettoniche negli edifici esistenti, migliorando così l’accessibilità e la vivibilità degli spazi per tutti, in particolare per le persone con disabilità.
A partire dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2025, il bonus prevede una detrazione IRPEF del 75% sulle spese sostenute, suddivisa in 5 quote annuali di pari importo. Questa agevolazione si applica a un’ampia varietà di interventi, inclusa l’installazione di ascensori, la sostituzione di infissi non conformi e la realizzazione di bagni accessibili.
Cosa sono le barriere architettoniche
Per lo stato, le barriere architettoniche sono:
- tutti gli ostacoli fisici che impediscono la mobilità delle persone ed in particolare di tutti coloro che hanno ridotte capacità motorie (per esempio le scale);
- tutti gli ostacoli che impediscono o limitano l’utilizzo di parti delle casa o di alcuni dei suoi componenti (per esempio infissi non a norma);
- la mancanza segnali che aiutano a orientarsi all’interno della casa e permettono di riconoscere luoghi e fondi di pericolo.
Una casa priva di barriere architettoniche, pertanto è una casa accessibile e fruibile in ogni suo spazio da chiunque e in particolar modo anche dalle persone con disabilità.
Chi ha diritto al bonus barriere architettoniche in 2024
Il bonus barriere architettoniche, a seconda dei casi che vedremo più avanti nel dettaglio, può essere richiesto sia da chi desidera effettuare dei lavori di ristrutturazione per migliorare la mobilità dei disabili all’interno della loro abitazione, sia per chi desidera effettuare dei lavori per eliminare le barriere architettoniche all’interno del proprio immobile che non deve necessariamente essere ad uso abitativo.
A differenza delle informazioni precedenti che indicavano detrazioni fiscali specifiche per vari tipi di interventi, la detrazione per il 2024 è uniformemente fissata al 75% delle spese sostenute, con un tetto massimo di spesa che varia da 30.000 a 50.000 euro a seconda dell’edificio su cui vengono eseguiti i lavori.
La detrazione del 75% è applicabile a un’ampia gamma di interventi, tra cui l‘installazione di ascensori, montascale, rampe, e altre modifiche strutturali volte a facilitare l’accesso e la mobilità all’interno degli edifici.
Gli interventi devono conformarsi ai criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 14 giugno 1989, n. 236, per garantire che le modifiche realizzate migliorino effettivamente l’accessibilità e l’usabilità degli spazi per le persone con disabilità.
Quali lavori rientrano nel bonus barriere architettoniche?
I lavori che rientrano nel bonus barriere architettoniche sono di due tipi:
Lavori di Edilizia
Questi interventi mirano a eliminare le barriere fisiche che ostacolano la mobilità e l’accessibilità delle persone, in particolare di quelle con disabilità. Gli interventi includono:
- La rimozione di scalini e l’installazione di rampe o piattaforme elevatrici.
- La modifica di porte e corridoi per renderli sufficientemente ampi da consentire il passaggio di sedie a rotelle.
- L’adeguamento di bagni e altri spazi comuni per garantirne l’accessibilità.
Automazione degli Impianti
L’installazione o l’adeguamento di impianti automatizzati, come ascensori o montascale, rientra nel bonus, facilitando così la mobilità verticale all’interno degli edifici per le persone con ridotte capacità motorie.
I lavori devono essere eseguiti affinché l’edificio possa rispettare i criteri di accessibilità, visibilità e adattabilità che prevedono che:
- l’edificio sia perfettamente raggiungibile per le persone con ridotta capacità motoria;
- sia completamente visitabile in ogni sua parte (compresi i servizi igienici) anche dalle persone con disabilità;
- possa essere modificato per essere fruito da tutte le persone.
Tutti i parametri tecnici e dimensionali che devono essere rispettati affinché gli edifici vengano considerati accessibili, visitabilili e adattabili sono definiti nel dettaglio nel D.M. 236/89 che offre indicazioni su le dimensioni delle porte, gli spazi necessari per permettere a una sedia a rotelle di muoversi, le caratteristiche fondamentali per edificare un bagno accessibile e molo altro ancora.
Pertanto, non solo l’adeguamento degli impianti e l’eliminazione delle rampe rientrano nel budget, ma anche la sostituzione degli infissi non a norma e l’adeguamento dei servizi igienici possono rientrare nel bonus barriere architettoniche.
A quanto ammontano le detrazioni fiscali per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Per gli interventi effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, è prevista una detrazione IRPEF pari al 75% delle spese sostenute, applicabile fino a un importo massimo variabile, che può arrivare fino a 50.000 euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori. Questa detrazione sostituisce le precedenti percentuali variabili (50% e 110%) per semplificare e rendere più attrattiva l’agevolazione.
La detrazione del 75% è estesa a tutti i contribuenti, sia per lavori in abitazioni private sia per interventi in edifici non ad uso abitativo, garantendo così una più ampia applicabilità del bonus. La detrazione si calcola su una spesa massima differenziata in base al tipo di edificio:
- 50.000 euro, se l’immobile in cui vengono effettuati i lavori è un edificio unifamiliare
- 40.000 euro, moltiplicati per il numero di unità immobiliari, se l’edificio in cui vengono effettuati i lavori è composto da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro, moltiplicati per il numero di unità immobiliari, se l’edificio in cui vengono effettuati i lavori è composto da più di otto unità immobiliari.
Rientrano nel bonus barriere architettoniche anche le spese sostenute per la sostituzione degli impianti e per il relativo smaltimento dei vecchi ascensori.
Detrazione del 110% e Superbonus
Gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche possono qualificarsi per il Superbonus 110% se realizzati congiuntamente a lavori di efficientamento energetico o di riduzione del rischio sismico.
Cambiamenti dal 2024
A partire dal 1° gennaio 2024, le modalità di fruizione della detrazione sono state aggiornate: la cessione del credito e lo sconto in fattura non sono più opzioni disponibili per la maggior parte dei contribuenti, limitando l’agevolazione alla detrazione IRPEF, ad eccezione di specifici casi quali interventi su parti comuni dei condomini o per soggetti con redditi limitati o con disabilità.
Come richiedere e ottenere il bonus barriere architettoniche 2024
Il processo per richiedere il Bonus Barriere Architettoniche è stato semplificato per facilitare l’accesso a questa importante agevolazione fiscale.
Per accedere al bonus, è necessario indicare le spese sostenute per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche direttamente nella propria dichiarazione dei redditi. Questo consente di ottenere automaticamente la detrazione fiscale del 75% sulle spese ammissibili.
Modifiche Importanti dal 2024
- Sconto in fattura e cessione del credito: A seguito delle nuove disposizioni introdotte dal Decreto del 29 dicembre 2023, n. 212, la possibilità di optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito è stata limitata. Dal 1° gennaio 2024, queste opzioni non sono più generalmente disponibili per la maggior parte dei contribuenti.
- Eccezioni: Rimangono alcune eccezioni in cui lo sconto in fattura e la cessione del credito sono ancora permessi, come per gli interventi su parti comuni dei condomini, per le unità immobiliari unifamiliari o le abitazioni principali di soggetti con redditi fino a 15.000 euro e per le abitazioni in cui risiedono persone con disabilità, senza limiti di reddito.
Requisiti per le Spese
Per beneficiare della detrazione fiscale tutte le spese devono essere sostenute attraverso bonifico in cui viene esplicitato:
- chi effettua il pagamento;
- il beneficiario del pagamento;
- la causale.
In breve, è necessario
- Conservare tutte le fatture e ricevute fiscali relative agli interventi effettuati.
- Assicurarsi che i pagamenti siano effettuati tramite bonifico conforme, con le specificazioni richieste.
- Indicare le spese nel quadro relativo delle detrazioni fiscali nella propria dichiarazione dei redditi.
Detrazioni fino al 75% per rendere la casa accessibile e a chiunque
Con l’aggiornamento legislativo introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, il bonus barriere architettoniche si conferma come uno strumento fondamentale per promuovere l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli immobili, adattando la detrazione fiscale massima disponibile al 75% delle spese sostenute, fino a un importo massimo che varia in base alla tipologia dell’edificio interessato dagli interventi.