Ci sono molte domande comuni quando si cambia domicilio: a chi bisogna comunicarlo? Quali procedure e documenti sono necessari? Questi dubbi sono frequenti e non sempre facili da risolvere da soli. In particolare, l’autocertificazione del domicilio può sembrare complicata se non si conosce l’iter da seguire. In questo articolo troverai tutte le informazioni necessarie per gestire il cambio di domicilio con l’autocertificazione in modo semplice e senza stress.
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Che cos’è e a cosa serve l’autocertificazione del domicilio?
L’autocertificazione del domicilio è una dichiarazione scritta con cui si attesta il luogo in cui si vive abitualmente e dove si concentrano gli affari o gli interessi, anche se diverso dalla residenza anagrafica (quella registrata nei registri del Comune).
L’autocertificazione è valida nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (INPS, INAIL, etc), con aziende che gestiscono servizi pubblici e in diverse occasioni, tra cui:
- iscrizione scolastica: per dimostrare che un bambino abita in una zona vicina alla scuola anche se la residenza anagrafica è diversa;
- assistenza sanitaria: per l’iscrizione temporanea a un’ASL diversa da quella di residenza;
- richiesta di servizi sociali o assistenziali;
- procedure legali: per comunicazioni o notifiche;
- domande di lavoro o trasferimenti aziendali.

La scelta del proprio domicilio è una decisione personale e non è soggetta a formalità né a registrazione presso enti pubblici. Di conseguenza, non esiste un “certificato di domicilio”, come invece accade per la residenza anagrafica. Per alcune procedure in cui è necessario indicare il luogo del proprio domicilio, è sufficiente presentare una dichiarazione scritta: l’autocertificazione di domicilio.
Come compilare il modulo dell’autocertificazione del domicilio?
Compilare il modello di autocertificazione del domicilio (scarica qui il modulo in word) è semplice, sarà sufficiente inserire le seguenti informazioni:
- dati personali: nella prima sezione del modello andranno indicati il nome, il cognome, la data e il luogo di nascita, insieme all’indirizzo di residenza;
- dati del domicilio: nella seconda sezione sarà necessario inserire l’indirizzo del domicilio, specificando via, numero civico e città;
- data e firma: la parte finale del documento è riservata alla data e alla firma del dichiarante. Non è richiesta alcuna autenticazione da parte delle Autorità. Qualora la dichiarazione venga inviata via e-mail o fax, sarà necessario allegare anche una copia del proprio documento di identità (carta di identità, passaporto o patente).
Requisiti e validità dell’autocertificazione del domicilio
Per poter presentare un’autocertificazione è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali, che costituiscono la condizione essenziale per poterne usufruire:
- essere in possesso della cittadinanza italiana;
- avere almeno 18 anni, quindi essere maggiorenni.
- in caso di minorenni, la dichiarazione deve essere firmata dal tutore legale;
- possedere un permesso di soggiorno valido se cittadino extracomunitario.


Cosa si intende per domicilio?
Il domicilio corrisponde “ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi” (articolo 43, primo comma c.c.). In poche parole, è il luogo dove la persona esercita i propri interesse e sede degli affari.

L’articolo 43 del Codice Civile puntualizza la differenza tra domicilio e residenza: “Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari ed interessi. La residenza è nel luogo in cui la persona ha dimora abituale”.
Sebbene in alcuni casi possano coincidere, la differenza tra domicilio e residenza risiede nel fatto che il domicilio è il luogo in cui una persona vive abitualmente, ad esempio per motivi lavorativi, mentre la residenza è il luogo in cui il soggetto risulta registrato ufficialmente per legge, presso l’anagrafe comunale.
Quali sono i diversi tipi di domicilio?
In Italia, la burocrazia distingue in modo dettagliato diverse forme di domicilio, arrivando a identificarne ben cinque:
- Domicilio volontario: è la forma più comune ed è rappresentata dal luogo che una persona sceglie liberamente come proprio domicilio.
- Domicilio legale: è determinato direttamente dalla legge per specifiche situazioni, come nel caso dei minori, il cui domicilio coincide con quello del tutore legale.
- Domicilio generale: è un unico domicilio scelto volontariamente da una persona come sede principale dei propri affari o interessi, tipico ad esempio dei liberi professionisti.
- Domicilio speciale: può essere plurimo ed è legato a una sede scelta per interessi specifici e limitati, anche di natura temporanea.
- Domicilio digitale: introdotto con la Posta Elettronica Certificata (PEC), consente di designare un indirizzo digitale come domicilio, facilitando la comunicazione tra cittadini e pubbliche amministrazioni.
Dal punto di vista giuridico, il domicilio è considerato il punto di riferimento principale tra una persona e il territorio, in quanto si presume che lì sia possibile rintracciarla fisicamente.
Legittimare il luogo in cui si vive: l’autocertificazione del domicilio
L’autocertificazione del domicilio è utile per dichiarare e legittimare il luogo in cui si vive abitualmente e dove si concentrano i propri interessi personali ed economici. Questo indirizzo può anche coincidere con la residenza anagrafica, ovvero il luogo registrato nei registri del Comune. Può essere richiesta in diversi casi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione o con i gestori di servizi pubblici.
Compilare il modello di autocertificazione del domicilio è semplice: basta inserire i propri dati anagrafici, l’indirizzo del domicilio e firmare la dichiarazione. L’unica accortezza da tenere a mente è che, se viene inviata via email, è necessario allegare una copia del documento di identità valido.
FAQ
Quando è necessario fare un’autocertificazione di cambio domicilio?
L’autocertificazione del cambio di domicilio è necessaria quando si vuole dichiarare un nuovo indirizzo per aggiornare i propri dati in ambito sanitario, per attivare nuovi contratti o per comunicare il cambiamento alla Pubblica Amministrazione e ai fornitori di servizi.
Dove trovare il modulo per l’autocertificazione di domicilio sanitario?
Il modulo per l’autocertificazione di domicilio sanitario è utilizzato dai cittadini che, per svariati motivi, soggiornano per un periodo tra i 3 mesi e un anno presso un Comune diverso da quello di residenza e che per questo motivo hanno bisogno di assistenza sanitaria temporanea. Ecco un esempio del modulo in word scaricabile da questo link.