Tra i vari certificati civili che possono esserci richiesti in diverse situazioni, il certificato di stato libero è uno di questi. Come è abbastanza intuibile, si tratta di un atto che attesta la condizione di stato libero, ovvero la mancanza di un vincolo matrimoniale, per la persona a cui viene rilasciato. Scopri con il nostro articolo cos’è questo documento, per cosa viene richiesto, i costi, la validità e la procedura per ottenerlo.

Che cos’è il certificato di stato libero?
Il certificato di stato libero è un documento ufficiale rilasciato dal Comune di residenza o di nascita che attesta che una persona non è sposata, ovvero che si trova in uno stato civile “libero”: cioè celibe, nubile, divorziato/a o vedovo/a.
Le condizioni per il rilascio del certificato di stato libero
Condizione unica e imprescindibile per il rilascio di questo tipo di atto è non essere effettivamente legato a nessun vincolo matrimoniale. Oltre a non avere mai contratto matrimonio quindi, lo status di persona libera si acquista a seguito di:
- scioglimento del matrimonio, ovvero divorzio (attenzione: la sola separazione non è sufficiente);
- decesso del coniuge;
- annullamento del matrimonio, nei casi espressamente previsti dal nostro codice, tra cui violenza fisica ed errore sulla persona dell’altro coniuge;
- dichiarazione di assenza, una situazione che viene definita a seguito della scomparsa del coniuge sottrarsi per almeno due anni.
Nel caso in cui si verifichi una delle condizioni indicate, è possibile iniziare la procedura per la richiesta di rilascio dell’atto.
A cosa serve il certificato di stato libero e quando viene richiesto?
Ecco le principali occasioni in cui è richiesto:
💒 Matrimonio: obbligatorio per sposarsi in Italia, sia con rito civile che religioso; richiesto anche in caso di matrimonio all’estero, spesso con legalizzazione o apostille;
🌍 Matrimonio con cittadino straniero: necessario per documentare lo stato libero presso le ambasciate o consolati;
🏛️ Per pratiche legali e notarili (rogiti): può essere usato per successioni, adozioni, pratiche familiari o patrimoniali che richiedono la dimostrazione dello stato civile; rientra ad esempio tra documenti richiesti dal Notaio in occasione di una compravendita immobiliare.
🛂 Per cittadinanza o ricongiungimento familiare: spesso richiesto per pratiche di immigrazione, in particolare in caso di richiesta di ricongiungimento coniugale.

Dove e come richiedere il certificato di stato libero?
Il certificato che attesta lo status di persona libera è un atto amministrativo che, in quanto tale, va richiesto presso gli uffici della pubblica amministrazione. Grazie però alla progressiva digitalizzazione del sistema amministrativo, l’atto può essere ottenuto sia recandosi personalmente presso l’Ufficio anagrafe del comune di residenza, sia in via telematica.
Se l’interessato sceglie di recarsi personalmente all’Ufficio Anagrafe, dovrà portare con sé:
- un documento d’identità valido (carta d’identità, patente, passaporto);
- il modulo di richiesta del certificato, disponibile direttamente in ufficio o scaricabile dal sito del Comune;
- se cittadino straniero, anche un permesso di soggiorno in corso di validità. In caso di permesso scaduto, è sufficiente la ricevuta di rinnovo.
L’operatore dell’anagrafe verificherà i dati anagrafici già registrati (nome, cognome, data di nascita, ecc.) e procederà al rilascio.

Chi è in possesso di identità digitale (SPID, CIE o CNS) può richiedere il certificato anche online accedendo al portale nazionale www.anagrafenazionale.interno.it, oppure al sito del proprio Comune (se il servizio è attivo), entrando con le credenziali digitali e selezionando “Certificato di stato libero” per completare la richiesta.
Anche in questo caso, il rilascio è immediato. La procedura è gratuita in molto comuni, ma rimane la necessità della marca da bollo ai fini dell’efficacia del certificato.

La richiesta del certificato per i cittadini residenti all’estero
Se il cittadino italiano che ha necessità dell’atto risiede all’estero, deve essere iscritto all’AIRE per poter ricevere il documento e disporre di un documento d’identità in formato digitale. A questo punto può accedere al sito dei servizi consolari e inoltrare la richiesta: l’atto verrà inviato in pochi minuti. Rimane ovviamente salva la possibilità del cittadino italiano di rientrare in Italia e chiedere il certificato presso un comune italiano.
Durata del certificato e autocertificazione
Il certificato di stato libero ha una validità di 6 mesi dal giorno del rilascio, in qualunque forma questa sia avvenuta.
L’interessato può anche prolungare tale validità dichiarando in calce che non sono intervenute modifiche rispetto a quanto dichiarato nel certificato e firmando tale dichiarazione (senza ulteriori formalità relative all’accertamento della firma).
Alternativa al certificato è l’autocertificazione, un atto prodotto dal soggetto interessato in cui quest’ultimo dichiara il proprio status di persona libera. Tuttavia, in considerazione degli atti e delle procedure tipiche per cui viene richiesta l’esibizione del certificato, è consigliabile munirsi del certificato emesso dal comune, evitando il rischio che la controparte non accetti l’autodichiarazione.
Il certificato che attesta di non essere sposati: lo stato libero
Il certificato di stato libero attesta lo stato civile “libero” di una persona, ovvero il suo stato di celibe, nubile, divorziato/a o vedovo/a. Il certificato viene rilasciato dal Comune di residenza e può essere richiesto sia presentandosi agli uffici comunali che online. Il costo del certificato è di circa 16 euro, può essere richiesto in diverse occasioni, tra cui matrimonio, pratiche legali e notarili o per cittadinanza e ha una validità di 6 mesi dal giorno del rilascio.
FAQ
Qual è la differenza tra il certificato di stato libero e quello ecclesiastico?
Il certificato di stato libero ecclesiastico è rilasciato dalla parrocchia (non dal Comune) e serve per il matrimonio religioso. Attesta che la persona non ha mai contratto matrimonio in Chiesa e viene richiesto per la trascrizione nei registri civili del matrimonio celebrato con rito cattolico.
Certificato di stato libero per rogito: quando serve?
Serve quando si deve stipulare un atto notarile (come una compravendita). Attesta l’assenza di matrimonio o unione civile e viene richiesto in alternativa all’estratto di matrimonio. È utile per garantire che il contraente possa agire liberamente: meglio richiederlo in anticipo per agevolare il rogito.