I cittadini stranieri sposati con italiani possono ottenere il permesso di soggiorno per motivi familiari: un documento che gli permette di vivere e lavorare in Italia in maniera del tutto legale, anche se in precedenza non hanno mai posseduto un permesso di soggiorno.
Leggendo questo articolo potrai capire quali sono le differenze tra il permesso di soggiorno per motivi familiari e il ricongiungimento familiare, e scoprirai quali sono le pratiche burocratiche per richiedere e ottenere il documento.

Che cos’è il permesso di soggiorno per motivi familiari?
Il permesso di soggiorno per motivi familiari è un documento rilasciato a cittadini stranieri che hanno il diritto di soggiornare in Italia grazie a legami familiari con un cittadino italiano, un cittadino dell’Unione Europea o con uno straniero regolarmente soggiornante. Questo permesso consente di vivere, lavorare e studiare in Italia.
Differenza tra il permesso di soggiorno per motivi familiari e il ricongiungimento familiare
Il ricongiungimento familiare è una procedura che consente a uno straniero regolarmente soggiornante in Italia di far entrare nel Paese i propri familiari che si trovano all’estero. In alcune circostanze, è il passaggio preliminare alla richiesta del permesso di soggiorno per motivi familiari.
Infatti, il familiare dello straniero residente in Italia dovrà ottenere preventivamente il nulla osta dalla Prefettura per il ricongiungimento familiare e, una volta giunto in Italia, potrà procedere con la richiesta del permesso di soggiorno per motivi familiari.
Chi può richiedere il permesso di soggiorno per famiglia
Il permesso di soggiorno per motivi familiari può essere rilasciato:
- A chi entra in Italia con un visto per motivi familiari, nei casi di:
- ricongiungimento familiare con un cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia;
- ingresso insieme a un familiare già titolare di un permesso di soggiorno;
- ricongiungimento al proprio figlio minore residente in Italia.
- A chi è già in Italia con un permesso di soggiorno valido da almeno un anno e si sposa con:
- un cittadino italiano.
- un cittadino di un altro Stato dell’Unione Europea.
- un cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia.
- Al genitore straniero di un minore italiano residente in Italia, anche se il minore non è titolare di un permesso di soggiorno, a patto che il genitore non sia privato della responsabilità genitoriale (ex potestà genitoriale);
- Ai familiari di rifugiati, senza l’obbligo di dimostrare un permesso di soggiorno regolare.
Il permesso di soggiorno per motivi familiari consente di lavorare in Italia e può essere convertito in un permesso per lavoro o studio se si soddisfano i requisiti.
Come richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari
Per richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari, il richiedente potrà servirsi di due modalità:
- presentarsi all’ufficio della Questura competente per il luogo di residenza;
- presentarsi presso gli Uffici Postali abilitati compilando il kit a banda gialla disponibile presso tutti gli uffici postali, i Patronati ed i Comuni abilitati. In questi casi, lo straniero può anche richiedere assistenza gratuita per la compilazione della modulistica ad un Patronato o Comune.
I documenti da presentare variano in base alla situazione personale e alla modalità di presentazione della domanda. Vi proponiamo una lista generale dei documenti più ricorrenti:
- il modulo per ottenere il permesso di soggiorno adeguatamente compilato e sottoscritto;
- marca da bollo da 16.00 euro;
- 4 fototessere;
- la copia cartacea del passaporto in corso di validità;
- il permesso di soggiorno originale in caso se ne possegga uno;
- una copia cartacea del permesso di soggiorno;
- il certificato di matrimonio o il certificato dell’unione civile;
- l’autocertificazione redatta da parte del consorte italiano che attesta l’avvenuto matrimonio (o unione civile) e la convivenza;
- copia del codice fiscale e di un documento d’identità in corso di validità se il cittadino è comunitario;
- copia dell’ultima dichiarazione dei redditi presentata dal consorte italiano.
Dopo aver richiesto il permesso di soggiorno, il documento non viene rilasciato immediatamente, ma prima di essere consegnato al cittadino dovranno essere effettuati degli accertamenti per verificare la veridicità dei dati e delle dichiarazioni fornite.
È importante ricordare che il permesso di soggiorno può essere richiesto solo di persona, pertanto non è possibile richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari online.
Quanto costa la procedura?
In fase di presentazione della richiesta, sono previsti i seguenti pagamenti:
- Imposta di bollo di 16 euro;
- costo del rilascio del permesso di soggiorno elettronico di 30,46 euro
- contributo per il permesso che varia in base alla durata:
- 70,46 euro da 3 mesi a 1 anno;
- 80,46 euro da 1 anno a 2 anni;
- 130,43 euro oltre 2 anni e per dirigenti d’azienda.
Se il permesso viene chiesto direttamente in Questura allora il servizio di richiesta sarà gratuito. Invece, se richiesto tramite Poste Italiane (Sportello Amico) si aggiungono ai costi sopracitati 30,00 euro per il servizio postale.
Cosa si può fare con il permesso di soggiorno per motivi familiari?
Un permesso di soggiorno per motivi familiari consente al cittadino straniero di:
- vivere legalmente in Italia;
- viaggiare all’interno degli stati dell’area Schengen;
- lavorare in Italia;
- essere iscritto nelle liste anagrafiche;
- possedere un documento di identità;
- ricevere il codice fiscale;
- richiedere l’assistenza sanitaria gratuita;
- aprire un conto corrente bancario.
Il permesso di soggiorno non concede tuttavia il diritto di voto, infatti in Italia possono votare solo i cittadini comunitari residenti, pertanto chi non è un cittadino dell’Unione Europea, anche se in possesso del permesso di soggiorno, non potrà votare.
Cosa si può fare se il permesso di ricorso non viene emesso?
Purtroppo, a volte, può capitare che il permesso di soggiorno non venga rilasciato.
In questi casi è possibile appellarsi al Giudice del tribunale di riferimento del comune di residenza presentando un ricorso formale.
Il permesso di soggiorno per lavoro può essere revocato?
Il permesso di soggiorno per cittadini esteri sposati con italiani può essere revocato immediatamente se viene certificato che i due coniugi non convivono nella stessa abitazione e se l’eventuale matrimonio o adozione sono avvenuti solo per ottenere il permesso. Tuttavia, questa clausola non viene considerata nel caso i due coniugi abbiano avuto almeno un figlio.
In quali casi il permesso di soggiorni per famiglia può essere riconvertito?
Oltre alla revoca, il permesso di soggiorno per motivi familiari può essere riconvertito in lavoro subordinato o autonomo , questo può accadere nei casi in cui:
- si verifichi la morte di un familiare;
- i coniugi si separano legalmente;
- il matrimonio venga sciolto;
- se il figlio, al diciottesimo anno di età, non può ottenere la carta di soggiorno.
Dopo almeno 2 anni di residenza legale e continuativa in Italia, o 3 anni dal matrimonio se si risiede all’estero, il cittadino straniero titolare di permesso di soggiorno per motivi familiari in seguito a un matrimonio con un cittadino italiano può richiedere la cittadinanza italiana per matrimonio. I tempi si riducono a 1 anno (se residente in Italia) o 1,5 anni (se residente all’estero) in presenza di figli nati o adottati dalla coppia.
Richiesta di supporto e assistenza
Se hai bisogno di maggiori informazioni, assistenza nella compilazione della documentazione o vuoi chiarire eventuali dubbi sulla procedura, puoi:
- contattare le Poste Italiane, abilitata a svolgere la procedura in virtù della convenzione stipulata con il Ministero dell’Interno;
- ricercare maggiori informazioni direttamente dal sito ufficiale Portale Immigrazione;
- contattare o recarti personalmente ad un Patronato o Comune abilitato per ricevere assistenza gratuita nella compilazione della modulistica.
Vivere in Italia grazie al permesso di soggiorno familiare
Il permesso di soggiorno per motivi familiari è un permesso di soggiorno speciale che può essere richiesto dai cittadini stranieri che hanno sposato un italiano e che si trovano in Italia. Grazie al documento, il cittadino straniero potrà vivere e lavorare in Italia per tutta la durata del permesso che coincide con quella del permesso di soggiorno del familiare di riferimento. Il documento può essere richiesto direttamente in Questura o tramite lo “Sportello Amico” delle Poste Italiane e deve essere rinnovato almeno 60 giorni prima della scadenza.
FAQ
Rinnovo permesso di soggiorno per famiglia: entro quando?
Il permesso deve essere rinnovato almeno 60 giorni prima della scadenza. La procedura di rinnovo può essere avviata anche fino a 90 giorni prima della scadenza.
Quanto bisogna pagare per ottenere il permesso di soggiorno per motivi familiari?
Il costo della procedura include un’imposta di bollo di 16 euro, il rilascio del permesso elettronico di 30,46 euro e un contributo che varia in base alla durata: 70,46 euro per permessi da 3 mesi a 1 anno, 80,46 euro da 1 a 2 anni, 130,43 euro oltre 2 anni. Se la richiesta è effettuata tramite Poste Italiane, si aggiungono 30,00 euro per il servizio postale.
Quanto dura il permesso di soggiorno per motivi familiari?
Il permesso di soggiorno per motivi familiari coincide con la validità del permesso di soggiorno del familiare di riferimento. In genere, ha una durata di 2 anni.
Entro quanto si ottiene il permesso di soggiorno per famiglia?
Il permesso di soggiorno per motivi familiari viene generalmente rilasciato entro 2-3 mesi dalla presentazione della richiesta, ma i tempi possono variare a seconda della Questura e della specifica situazione.