Lavorare nel settore agricolo può essere molto complesso: la discontinuità lavorativa, dovuta alla stagionalità e alle imprevedibili fluttuazioni del settore causate anche dalle avversità climatiche, può lasciare molti lavoratori senza un reddito stabile.
Per questo motivo, lo Stato ha scelto di sostenere i lavoratori agricoli tramite l’erogazione della disoccupazione agricola: una indennità destinata agli agricoltori che perdono involontariamente economico.
Se hai perso il lavoro involontariamente e operi nel settore agricolo in questo articolo potrai trovare maggiori informazioni sulla disoccupazione agricola: ti spiegheremo come funziona, chi ne ha diritto, come calcolare l’importo, quali documenti sono necessari e come presentare domanda.
- Cos'è la disoccupazione agricola?
- Chi può presentare domanda?
- Requisiti per ottenere la disoccupazione
- Su quali basi viene calcolata la disoccupazione agricola?
- Dove presentare domanda
- Quando presentare domanda
- Come viene pagato il sussidio?
- Malattia e invalidità: sono compatibili con la disoccupazione?
- Chi contattare in caso di necessità
- Altri sostegni per i lavoratori in crisi
- L’alternativa alla Naspi per i lavoratori agricoli
Cos’è la disoccupazione agricola?
La disoccupazione agricola è un’indennità di disoccupazione speciale che viene erogata dall’INPS ai dipendenti agricoli che perdono involontariamente il lavoro.
Lo scopo di questa forma di sostegno economico è quella di fornire un sostegno temporaneo alle persone disoccupate che operano nel settore agricolo, un settore spesso caratterizzato dalle difficoltà economiche e dalla discontinuità lavorativa.
Chi può presentare domanda?
Possono presentare la domanda i lavoratori agricoli dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente.
Nel dettaglio possono presentare domanda i seguenti lavoratori:
- operai agricoli a tempo determinato (OTD): lavoratori stagionali impiegati con contratti temporanei nelle aziende agricole;
- operai agricoli a tempo indeterminato (OTI): lavoratori fissi impiegati presso aziende agricole che, nonostante il contratto a tempo indeterminato, hanno subito un periodo di disoccupazione involontaria;
- piccoli coloni, compartecipanti familiari;
- piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi mediante versamenti volontari.
Chi non può ottenere la disoccupazione
In alcuni casi specifici non si ha diritto a ricevere la disoccupazione agricola. Nel dettaglio non puoi ottenere l’indennità se:
- presenti la domanda in ritardo;
- sei iscritto come lavoratore autonomo o alla Gestione Separata per tutto l’anno o parte dell’anno, e hai lavorato più giorni come autonomo che come dipendente;
- al 1° gennaio ricevi già una pensione diretta;
- negli ultimi due anni hai lavorato principalmente come dipendente non agricolo;
- ti dimetti volontariamente (tranne per madri o padri che si dimettono dopo il parto o per giusta causa);
- hai un permesso di soggiorno per lavoro stagionale e sei un cittadino extracomunitario.
Requisiti per ottenere la disoccupazione
Per poter accedere alla disoccupazione agricola, non è sufficiente avere un contratto di lavoro subordinato. I lavoratori devono essere in possesso di alcuni requisiti aggiuntivi.
- Essere iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dell’anno per cui si richiede la disoccupazione.
- Avere due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria.
- Aver versato almeno 102 contributi giornalieri nel biennio precedente la domanda. Questo significa che il lavoratore deve aver accumulato almeno 102 giornate lavorative retribuite negli ultimi due anni.
- Per i lavoratori a tempo indeterminato, il periodo di disoccupazione involontaria deve essere superiore a 30 giorni.
- Non essere titolari di pensione diretta, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità.
Su quali basi viene calcolata la disoccupazione agricola?
La disoccupazione agricola spetta per un numero di giornate pari a quelle lavorate nell’anno solare precedente, escludendo dal computo le giornate:
- già coperte da altre indennità come malattia, maternità, o infortunio;
- da dipendente agricolo e non agricolo;
- lavorate in proprio;
- non indennizzabili.
Quindi, per esempio, se un lavoratore ha prestato servizio per 180 giornate lavorative nel 2024, riceverà il sussidio per il numero equivalente di giornate sottraendo eventuali giornate già coperte da altre indennità.
Qual è l’importo dell’assegno di disoccupazione agricola?
L’importo della disoccupazione agricola è calcolato in base alla retribuzione lorda giornaliera percepita dal lavoratore durante l’anno precedente e alla tipologia di contratto.
- Per gli operai agricoli a tempo determinato, il valore della disoccupazione agricola è pari al 40% della retribuzione. Su questa somma viene applicata una trattenuta del 9% come contributo di solidarietà.
- Agli operai agricoli a tempo determinato, il valore della disoccupazione agricola è pari al 30%della retribuzione, senza alcuna trattenuta.
Per esempio, se un lavoratore con contratto a tempo determinato, prima della disoccupazione, ha accumulato 180 giornate lavorative e la retribuzione lorda giornaliera è di €80,l’importo della disoccupazione agricola 180 giornate:
- 40% di 80: 32 euro
- 32 euro x 180 giornate = 5760
Dove presentare domanda
La domanda di disoccupazione agricola può essere presentata in uno dei seguenti modi:
- online sul sito dell’INPS;
- presso un patronato o un CAF.
Quali sono i documenti da presentare per richiedere la disoccupazione
Soprattutto nel caso in cui non si scelga la modalità telematica, per presentare la domanda di disoccupazione agricola, potrebbe essere necessario presentare la seguente documentazione:
- Modulo di domanda INPS (modello apposito per la richiesta di disoccupazione agricola Prest.Agr.21/TP).
- Documento d’identità in corso di validità.
- Certificato di iscrizione negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli.
- Ultime buste paga o altri documenti che attestino le giornate lavorative effettuate.
Come presentare la documentazione online: tutta la procedura dettagliata passo dopo passo
La domanda per la disoccupazione agricola può essere presentata:
- Accedi al sito dell’INPS con le tue credenziali (CIE, CNS o SPID).
- Cerca la sezione dedicata alla disoccupazione agricola e seleziona l’anno di riferimento.
- Compila il modulo di domanda, inserendo tutti i dati richiesti, come giornate lavorate e retribuzione percepita.
- Allega i documenti necessari, se richiesti.
- Invia la domanda e conserva la ricevuta di conferma.
Quando presentare domanda
La domanda deve essere inoltrata tra il primo gennaio e il 31 marzo dell’anno successivo rispetto a quello in cui si è verificata la disoccupazione.
Ad esempio, per le giornate di lavoro effettuate nel 2024, la domanda di disoccupazione agricola deve essere presentata entro il 31 marzo 2025.
Come viene pagato il sussidio?
Il pagamento della disoccupazione agricola viene effettuato dall’INPS in un’unica soluzione tramite:
- accredito su conto corrente bancario o postale;
- accredito su libretto postale;
- carta di pagamento dotata di IBAN;
- con bonifico domiciliato presso un ufficio postale nello stesso CAP di residenza o domicilio del richiedente.
Quando arriva la disoccupazione agricola
La disoccupazione agricola viene pagata dopo 115 giorni dal termine previsto per la presentazione delle domande, ovvero il 31 marzo.
Secondo i calcoli, quindi nel 2025 la disoccupazione agricola arriva quindi attorno al 25 di luglio.
Malattia e invalidità: sono compatibili con la disoccupazione?
La disoccupazione agricola è compatibile con altre forme di indennità, come per esempio la malattia o la pensione di invalidità, purché non vi sia sovrapposizione tra i periodi di erogazione delle due indennità.
Se il lavoratore ha diritto ad altre indennità di disoccupazione, come la NASPI, l’importo potrebbe essere ricalcolato o ridotto in base alle giornate lavorative coperte.
Chi contattare in caso di necessità
L’organizzazione responsabile della gestione e dell’erogazione della disoccupazione agricola è l’INPS.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare l’ente attraverso queste modalità:
- telefonando il numero 803164 da rete fissa o il numero 06164164 dal cellulare;
- utilizzando lo strumento INPS Risponde;
- recandosi presso la sede INPS più vicina.
Puoi richiedere supporto anche al CAF o a un altro ente di patronato.
Altri sostegni per i lavoratori in crisi
Sei un lavoratore che sta vivendo un momento di difficoltà economica? Ecco alcuni aiuti a cui puoi accedere.
- Supporto formazione lavoro: il reddito di cittadinanza 2.0
- Cerchi lavoro e hai meno di 30 anni? Partecipa a Garanzia giovani
- Bonus assunzioni NEET under 30: cos’è, a chi spetta, come funziona
- Cassa integrazione guadagni ordinaria
- Naspi: tutti i requisiti per ottenere l’indennità di disoccupazione
L’alternativa alla Naspi per i lavoratori agricoli
La disoccupazione agricola è un’indennità erogata dall’INPS per i lavoratori agricoli dipendenti che perdono involontariamente il lavoro. Possono richiederla operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, piccoli coloni e compartecipanti familiari.
Per presentare domanda, è necessario rispettare alcuni requisiti, come per esempio essere iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli, avere almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria e aver versato almeno 102 contributi giornalieri negli ultimi due anni.
Chi vuole ottenere l’assegno deve presentare la domanda telematicamente sul sito dell’INPS o personalmente presso un patronato, entro il 31 marzo dell’anno successivo alla disoccupazione.