Pagare in ritardo o non pagare le rate di un prestito secondo le tempistiche contrattuali, non è affatto visto di buon occhio dagli istituti bancari. Per salvaguardare il sistema dei pagamenti e l’equilibrio finanziario, le banche, sotto determinate condizioni, segnalano i soggetti considerati insolventi nella lista di “cattivi pagatori”. Prerogativa degli istituti è ridurre al minimo il rischio di insolvenza delle proprie operazioni creditizie, ragion per cui, grazie a questo sistema, le banche possono monitorare e verificare il grado di affidabilità finanziaria prima di concedere prestiti.
Ma cosa vuol dire essere cattivi pagatori e cosa comporta in termini di contrattazione di un prestito? Scoprilo grazie al nostro articolo.
- Cosa significa essere cattivi pagatori?
- Come verificare se si è stati segnalati come cattivi pagatori?
- E’ possibile ottenere un prestito se considerati cattivi pagatori?
- Quali sono i prestiti per cattivi pagatori senza cessione del quinto?
- Come migliorare la propria condizione creditizia?
- Come evitare di diventare cattivi pagatori?
- I cattivi pagatori, prevenire meglio che curare
Cosa significa essere cattivi pagatori?
Viene designato come “cattivo pagatore” il soggetto che ritarda o omette il pagamento delle rate di un prestito per più di 60 giorni – anche non consecutivi.
La banca segnala l’insolvenza del debitore e il dato viene registrato nella Centrale Rischi (CR) gestita dalla Banca d’Italia o nei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC), conosciuti, per l’appunto, come “elenco dei cattivi pagatori”.
La banca è tenuta ad avvisare il debitore 15 giorni prima della trasmissione al registro dei cattivi pagatori per offrirgli la possibilità di saldare i proprio pagamenti. Nel momento in cui, i ritardi dovessero accumularsi, la banca potrà segnalare il debitore senza alcun preavviso.
Tale condizione comporta non poche difficoltà se si vuole chiedere un prestito in futuro. Come ben sappiamo, le banche prima di concedere un finanziamento verificano il profilo creditizio del richiedente per valutare il suo grado di affidabilità e calcolare il rischio di insolvenza.
Come verificare se si è stati segnalati come cattivi pagatori?
Per scoprire se si è annoverati come cattivi pagatori bisognerà contattare direttamente la Centrale Rischi (CR) gestita dalla Banca d’Italia (accedendo gratuitamente) o l’intermediario che ha concesso il finanziamento.
La CR è un raccoglitore di tutte le informazioni creditizie dei clienti, sia persone fisiche che giuridiche, ed è sotto supervisione della Banca d’Italia.
Per gli intermediari non aderenti alla CR si dovrà fare riferimento ai Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) come CRIF, Eurisc ed Experian.
E’ possibile ottenere un prestito se considerati cattivi pagatori?
Per venire incontro ai soggetti che hanno avuto problemi finanziari in passato, le banche hanno aperto le porte a nuove tipologie di finanziamenti, seppur con caratteristiche meno vantaggiose rispetto alle forme di credito più comuni.
La forma più ricorrente è la cessione del quinto, poiché il rimborso avviene direttamente dallo stipendio o dalla pensione e garantisce all’ente creditore certezza e puntualità nella riscossione delle rate.
Ricordiamo però che la cessione del quinto è concessa solo a lavoratori con contratto indeterminato e a pensionati che presentano determinati requisiti.
Per tutte le altre categorie, come le partite iva, lavoratori determinati o senza busta paga, e disoccupati, che in passato non hanno rispettato i loro impegni finanziari, le possibilità sono limitate e comportano condizioni sicuramente più rigide e stringenti.
Quali sono i prestiti per cattivi pagatori senza cessione del quinto?
In base al grado di austerità e diffidenza rispetto ai cattivi pagatori e alla loro condizione di partenza (disoccupato o partita iva), le banche offrono forme di prestito alternative, come:
- Prestito cambializzato;
- Prestito con garanzia o garante;
- Prestito con pegno.
Generalmente queste tipologie di prestito sono poco convenienti e presentano dei tassi molto elevati poiché le banche considerano rischioso prestare a chi ha un passato di insolvenze. Inoltre, gli importi concessi sono bassi e rigidi, con scadenze puntuali, specialmente nei prestiti cambializzati, dove il pagamento avviene regolarmente.
Alti tassi di interesse ed elevate commissioni rendono questi prestiti difficili da gestire, e il finanziatore può agire legalmente in caso di mancato pagamento, come nel caso di pignoramento dei beni per i prestiti cambializzati. Tuttavia, rappresentano le uniche forme di prestito a cui possono accedere i cattivi pagatori e che permettono di ottenere rapidamente denaro in caso di necessità.
Per minimizzare il rischio e scegliere prestatori affidabili, è consigliato optare su enti regolamentati e supervisionati dalla Banca d’Italia, che garantiscono i regolamenti a tutela del consumatore.
Il passo più importante è quello di ricercare informazioni presso istituzioni finanziarie conosciute e verificare che costi e condizioni contrattuali siano trasparenti e chiari. Il secondo passo è evitare offerte inverosimili: affidarsi a prestiti privati solo in casi di estrema necessità e che presentino contratti chiari e termini regolamentati.
A seguire, analizzeremo in dettaglio queste forme di prestito disponibili per i cattivi pagatori.
Prestito cambializzato
La forma più comune dopo la cessione del quinto, è il prestito cambializzato erogato in circostanze particolari e i cui requisiti sono analizzati caso per caso.
Mediante questa forma di credito i cattivi pagatori possono ottenere liquidità tramite firma di cambiali come garanzia di pagamento.
Le banche usano spesso il prestito cambializzato perché riduce il rischio di insolvenza: le cambiali rappresentano una garanzia di pagamento. In pratica, se il debitore non paga, la banca può chiedere subito il pagamento attraverso un atto di precetto e, se non riceve risposta, procedere con il pignoramento dei beni del debitore.
Prestito con garanzia o garante
A discrezionalità dell’istituto finanziatore a cui ci si rivolge e secondo il grado di fiducia riposto al soggetto richiedente è possibile ottenere un prestito fornendo una garanzia o un soggetto che fa da garante. In linea teorica si presenta come un’opzione fattibile, ma in pratica le banche tendono ad essere molto restie a concedere questa forma di prestito.
Prestito con pegno
La formula di finanziamento è accessibile a chiunque abbia un bene da presentare come garanzia. In caso estremo bisogno di liquidità, alcune banche offrono prestiti in cambio di un bene valutabile oggettivamente come pegno. Si tratta di una soluzione estrema e che viene concessa solo da pochi istituti bancari e in determinate circostanze.
Prestito da privati
Una soluzione presente ma poco raccomandabile, è quella di ottenere prestito da privati con i quali si hanno rapporti di fiducia, avendo sempre un occhio di riguardo ai tassi di interesse che non devono superare la soglia anti-usura. Inoltre, è fortemente sconsigliata questa forma di prestito, in quanto è probabile incappare in truffe essendo dei prestiti non erogati da istituti ufficiali supervisionati dalla Banca D’Italia.
Come migliorare la propria condizione creditizia?
L’unica forma per sanare la condizione di cattivo pagatore è quella di pagare il debito arretrato e attendere il periodo di tempo previsto – che varia tra i 12, 24 e 36 mesi – per la cancellazione del registro Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC).
Come evitare di diventare cattivi pagatori?
Al fine di evitare le conseguenze dell’essere segnalati come cattivi pagatori in futuro è indispensabile gestire attentamente le proprie finanze nel tempo. A questo proposito, vi proponiamo alcuni consigli utili:
- risparmia sempre una parte del tuo reddito mensile per eventuali spese ed eventi imprevisti;
- comunica per tempo la banca in caso di problematicità nel pagamento delle rate del finanziamento;
- evita il sovraindebitamento e cerca di non contrarre altri debiti se non riesci a pagare quelli preesistenti;
- pianifica il tuo budget tenendo conto della fattibilità dei tuoi progetti di spesa.
In caso di difficoltà economica, contrarre un prestito per sanare spese e debiti, potrebbe essere davvero complicato. In particolari circostanze, è possibile attingere a sostegni statali volti a supportare economicamente chi è svantaggiato, tra questi vi proponiamo i seguenti:
I cattivi pagatori, prevenire meglio che curare
I cattivi pagatori sono tutti quei soggetti che non hanno rispettato le condizioni contrattuali dei finanziamenti, non pagando o pagando in ritardo le rate dei finanziamenti. Questi “soggetti a rischio” vengono segnalati dagli istituti bancari nei loro sistemi di controllo, il che compromette la possibilità di attingere agevolmente a prestiti in futuro.
Seppur esistano alternative come la cessione del quinto e i prestiti cambializzati, queste opzioni presentano numerosi svantaggi e condizioni più sfavorevoli rispetto ai prestiti standard. Pertanto, evitare di essere annoverati tra i cattivi pagatori è il miglior modo per prevenire complicanze in futuro. Gestire al meglio le proprie finanze, monitorare le proprie uscite e contrarre i debiti solo in caso di effettiva necessità sono passi cruciali per mitigare il rischio di insolvenza e mantenere nel tempo il profilo creditizio pulito.