Durante i periodi particolari di crisi, per le aziende diventa difficile riuscire a garantire l’erogazione degli stipendi. Questa difficoltà rappresenta un grosso problema perché se da una parte i lavoratori non ricevono gli stipendi, dall’altra diven
ta complesso garantire il normale svolgimento delle attività.
Per ovviare a questi problemi l’Inps eroga la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), uno strumento di sostegno economico destinato ai lavoratori dipendenti e utilizzato in situazioni di crisi aziendale che richiedono interventi più complessi e prolungati rispetto alla cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO).
In questo articolo ti spiegheremo come funziona la cassa Integrazione guadagni straordinaria, in quali situazioni si può richiedere, a quanto ammonta il suo valore e quali sono gli obblighi dei lavoratori che la percepiscono.
- Cos'è la CIGS e in cosa differisce dalla CIGO e dalla GIGD?
- Aziende beneficiarie
- Quando le aziende hanno diritto a ricevere la CIGS.
- Per quanto tempo viene erogata la CIGS?
- Chi può beneficiare della CIGS?
- Quanto spetta
- Come fare domanda
- Quando fare domanda
- Quando si riceve?
- Obblighi del lavoratore
- A chi chiedere maggiori informazioni
- Altri sostegni ai lavoratori e alle aziende
- Ricevi la retribuzione durante una crisi aziendale
Cos’è la CIGS e in cosa differisce dalla CIGO e dalla GIGD?
La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) è un sostegno che viene dato alle imprese in difficoltà con l’obiettivo di tutelare i lavoratori dipendenti.
Accedendo alla integrazione straordinaria, infatti, i lavoratori possono percepire un trattamento economico integrativo e le aziende non hanno l’obbligo di procedere con i licenziamenti.
Differenze tra la CIGS, la CIGO e la CIGD
La CIGS si distingue dalla cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) e dalla cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD) principalmente per le motivazioni che sono alla base della sua attivazione.
- La CIGO viene attivata per gestire situazioni temporanee e transitorie che causano un momento di difficoltà all’azienda ma che non sono provocate dal titolare, come cali di produzione o eventi eccezionali di breve durata. Ha una durata massima di 13 settimane, prorogabili fino a un massimo di 52 settimane.
- La CIGD viene attivata in situazioni di crisi più gravi e prolungate, come ristrutturazioni, riorganizzazioni, crisi aziendali complesse, fallimenti, o cessazioni di attività. Può durare al massimo 5 mesi.
- La CIGS viene attivata quando l’azienda non può accedere né alla CIGS né alla CIGO. Ha una durata massima di un anno.
Per le aziende operanti in settori che non rientrano nell’ambito applicativo della Cassa Integrazione Guadagni sono stati istituiti i Fondi di Solidarietà Bilaterali e i Fondi di Integrazione Salariale.
Aziende beneficiarie
Possono presentare la domanda le aziende che nei sei mesi precedenti alla presentazione della domanda possedevano in media più di 15 dipendenti e che si occupano di attività:
- industriali;
- artigianali;
- appalto di servizi di ristorazione,
- appalto di servizi di pulizia;
- ausiliarie del servizio ferroviario;
- trasformazione di prodotti agricoli e loro consorzi;
- vigilanza.
Inoltre possono presentare la domanda le aziende che nei sei mesi precedenti alla presentazione della domanda possedevano in media più di 50 dipendenti e che si occupano di attività:
- esercizio di attività commerciali;
- turismo.
Quando le aziende hanno diritto a ricevere la CIGS.
Le imprese hanno diritto a ricevere la CIGS durante eventi straordinari che colpiscono l’azienda. In particolare, la CIGS viene attivata in caso di:
- crisi aziendale, ovvero quando l’azienda attraversa una crisi economica temporanea che, tuttavia, permette ancora il proseguimento delle attività dell’impresa;
- riorganizzazione o ristrutturazione, ovvero quando l’azienda avvia piani di riorganizzazione o ristrutturazione con l’obiettivo di migliorare l’efficienza produttiva, ridurre i costi o adeguarsi alle nuove esigenze del mercato;
- contratti di solidarietà, ovvero quando l’azienda avvia contratti di solidarietà per evitare licenziamenti, riducendo l’orario di lavoro e integrando la retribuzione persa con l’intervento della CIGS.
Per quanto tempo viene erogata la CIGS?
La cassa integrazione straordinaria viene erogata con una durata diversa a seconda delle motivazioni per cui è stata attivata:
- In caso di riorganizzazione aziendale, viene erogata al massimo per 24 mesi.
- In caso di crisi aziendale, viene erogata al massimo per 12 mesi.
- In caso di stipula di contratti di solidarietà, viene erogata al massimo per 24 mesi.
Inoltre bisogna aggiungere che, per ogni unità produttiva, non è possibile ricevere per più di 24 mesi complessivi trattamenti salariali integrativi straordinari (CIGS) e ordinari (CIGO), pertanto se l’azienda ha avuto accesso ad altri contributi salariali, allora la durata della CIGS verrà ridotta.
Questo limite viene innalzato a 30 mesi per le imprese del settore edilizia e le imprese che svolgono attività di escavazione e di lavorazione di materiali lapidei.
Chi può beneficiare della CIGS?
Possono ricevere la Cassa integrazione straordinaria i lavoratori subordinati, apprendisti compresi, che hanno un contratto lavorativo part- time o full time e lavorano all’interno di un’azienda che sta attraversando un periodo di crisi.
Per ottenere la cassa integrazione straordinaria i lavoratori devono dimostrare di avere una anzianità lavorativa di 90 giorni, presso l’azienda che ha richiesto l’integrazione salariale.
Quanto spetta
La cassa integrazione straordinaria ha un valore che corrisponde all’ 80% dell’importo della retribuzione prevista dal contratto lavorativo.
Il trattamento viene corrisposto mensilmente ed è soggetto a tassazione IRPEF.
Come fare domanda
La domanda deve essere presentata telematicamente sia al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che alle Direzioni territoriali del lavoro competenti.
Alla domanda deve essere inoltre allegato:
- l’elenco nominativo dei dipendenti che hanno subito sospensioni o riduzioni di orario;
- il programma di intervento per la risoluzione della crisi;
- una scheda in cui viene definita la causa per cui viene richiesta l’integrazione;
- la copia del verbale di esame congiunto del sindacato di cui alleghiamo un esempio.
Una volta ottenuta la documentazione il Ministero, entro 90 giorni, procede con la concessione del trattamento tramite l’emanazione del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
A questo punto l’azienda può presentare la domanda all’INPS tramite la piattaforma telematica per procedere con il pagamento diretto ai lavoratori o col conguaglio.
Quando fare domanda
Le aziende devono presentare la domanda entro una settimana dal termine della consultazione sindacale o dal giorno in cui viene stipulato l’accordo collettivo aziendale.
Quando si riceve?
La cassa integrazione si riceve entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.
Obblighi del lavoratore
Il lavoratore per beneficiare della cassa integrazione non può svolgere attività di lavoro autonomo o subordinato. Se il lavoratore iniziasse un attività lavorativa dovrebbe comunicarlo tempestivamente all’INPS, pena la decorrenza del beneficio.
A chi chiedere maggiori informazioni
L’organizzazione responsabile della gestione della CIGS è l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che si occupa di valutare le domande e di erogare i pagamenti. Per avere più informazioni sul processo di erogazione puoi contattare direttamente il tuo datore di lavoro o recarti presso una delle sedi territoriali INPS.
Altri sostegni ai lavoratori e alle aziende
Oltre alla cassa integrazione lo Stato eroga altre agevolazioni ai lavoratori e alle aziende.
Ricevi la retribuzione durante una crisi aziendale
La cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) rappresenta un aiuto prezioso per le aziende in difficoltà e i loro dipendenti.
Questo strumento, infatti, se da un lato permette alle imprese di superare momenti difficili senza ricorrere ai licenziamenti, dall’altro consente ai lavoratori di continuare a ricevere un sostegno economico.
Per ottenerla la domanda deve essere presentata da parte dell’ azienda prima al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e alle Direzioni territoriali del lavoro, dopo all’inps.
Una volta accettata la domanda, i lavoratori riceveranno automaticamente l’integrazione salariale.