La retribuzione dei lavoratori non si limita allo stipendio mensile in busta paga: in molte aziende è possibile ricevere parte del compenso tramite benefici e agevolazioni aggiuntive, i cosiddetti fringe benefit. Nel 2025 il valore dei benefici che possono essere erogati a ciascun dipendente al di fuori della busta paga è stato confermato, come nel 2024, a 2.000 euro per i lavoratori che hanno uno o più figli a carico e 1.000 euro per i lavoratori che non ne hanno.

Fringe benefit: cosa sono?
I fringe benefit, che in italiano possono essere tradotti come benefici accessori, sono dei vantaggi che vengono concessi dal datore di lavoro ai propri dipendenti e si affiancano alla classica retribuzione mensile.
Questi benefici possono assumere varie forme, come ad esempio:
- assicurazioni sanitarie;
- buoni pasto;
- auto aziendali;
- corsi di formazione;
- telefono aziendale;
- alloggio;
- bollette;
- servizi di assistenza all’infanzia
- bonus benzina 200 euro.
In genere i benefit vengono concessi per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e la soddisfazione dei dipendenti: un lavoratore che può fare la spesa utilizzando i buoni pasto potrà utilizzare la somma risparmiata per altri acquisti e vivere una vita più soddisfacente.
- non concorrono alla formazione del reddito;
- entro un certo limite non sono tassati.
Fringe benefit figli a carico: quali sono i limiti nel 2025?
Il limite entro cui i benefit non vengono tassati, nel 2025, è stato confermato a:
- 2.000 euro per i lavoratori che hanno uno o più figli a carico;
- 1.000 euro per i lavoratori che non hanno alcun figlio a carico.
Nel caso in cui l’azienda sfori i limiti imposti dal governo, la legge prevede che venga soggetto a tassazione dei i beni e servizi erogati.
A chi spettano i fringe benefit?
I benefit sono concessi a tutti i lavoratori del settore privato, apprendisti compresi, con contratto di lavoro dipendente a tempo full time o part time.
Possono ottenere i fringe benefit anche coloro che lavorano per:
- i lavoratori autonomi e studi professionali;
- gli enti pubblici economici;
- i soggetti che non svolgono un’attività commerciale.
Inoltre, hanno diritto a ottenere i benefit anche coloro che percepiscono redditi da lavoratore assimilato, ovvero:
- collaboratori tipo CO.CO.CO;
- amministratori;
- lavoratori autonomi occasionali;
- tirocinanti.
Non hanno la possibilità di ottenere i fringe benefit esentasse entro i 2000 euro i lavoratori statali e i titolari di partita iva.
Come richiedere l’aumento fringe benefit?
Nonostante il limite dei benefit sia stabilito dalla normativa vigente, l’erogazione dei fringe benefit non è dovuta: ogni azienda può decidere se erogare i benefit in base alle proprie politiche di welfare.
Per richiedere i benefit, quindi, prima di tutto è necessario richiedere un colloquio al proprio datore di lavoro, all’amministrazione o alle risorse umane per sapere se effettivamente l’azienda ha scelto di erogare queste agevolazioni e secondo quali modalità.
Nel caso in cui l’azienda abbia scelto di erogare i benefit ai dipendenti, il lavoratore per ottenerli dovrà comunicare il proprio codice fiscale e quello dei figli a carico.
Come calcolare l’importo mensile dei benefit in busta paga
Per calcolare a quanto equivale l’importo dei fringe benefit esenti da tasse fruibile su base mensile è necessario suddividere il valore complessivo per le 12 mensilità.
La formula è la seguente:
Importo benefit mensile = Valore annuale benefit / 12
Considerando il limite dei benefit stabilito per i lavoratori con figli, avremo che l’importo mensile dei benefit è pari a 250 euro inquanto:
2000 euro / 12 = 166, 66 euro
Per quanto riguarda, invece, il limite dei benefit stabilito per i lavoratori senza figli, avremo che l’importo mensile dei benefit è pari a 166,66, inquanto:
1000 euro / 12 = 83,33 euro mensili
Questi sono i due valori che è possibile identificare in busta paga.
Se un’azienda fornisce un’auto in uso promiscuo, il valore del benefit viene calcolato in base alle tabelle ACI (puoi trovare qui i pdf ufficiali), grazie alle quali si estrapola il valore convenzionale annuo dell’auto.
Una volta calcolato questo valore – calcolato in base a diversi fattori come modello e classe di emissione CO₂ (g/km CO₂) – si applicano le percentuali indicate dalla normativa fiscale (come il 25%, 30%, ecc.) per determinare l’importo del fringe benefit. In seguito, un esempio di calcolo:
Se il valore annuo dell’auto estrapolato dalle tabelle ACI è 5.000€, il benefit sarà pari a:
5.000€ × 30% = 1.500€ annui.
Diviso per 12 mesi, in busta paga compariranno 125€ mensili, soggetti a tassazione.
Seguendo il nostro esempio pratico, se l’auto è l’unico benefit che ricevi: se hai figli a carico non pagherai le imposte nel 2025 (2000<1500); se non hai figli a carico pagherai imposte solo su l’eccedenza di 500 euro (1500 – 1000).
Oltre alla detassazione dei benefit, esistono altri aiuti erogati dallo Stato a favore dei lavoratori e delle aziende, eccone alcuni che potrebbero interessarti.
- Bonus mamme lavoratrici
- Tutti i bonus 2025 per single e coppie senza figli
- Sgravi contributivi per chi assume donne vittime di violenza
- Spese detraibili e deducibili nel 730: come risparmiare
- Bonus IRPEF 2025: 100 euro in più in busta paga
- Smart e start
- Bonus più assumi meno paghi: deduzioni fiscali del 120%
- Finanziamenti agevolati dello Stato
Sino a 3000 euro di benefit esentasse per i lavoratori dipendenti
I fringe benefit sono vantaggi extra forniti dai datori di lavoro oltre allo stipendio mensile, come assicurazioni sanitarie e buoni pasto. Queste agevolazioni sono doppiamente vantaggiose perché non contribuiscono a formare il reddito e, entro un certo limite, non sono tassate. Nel 2025, come nel 2024, il limite massimo entro cui i benefit non sono tassabili è stato confermato a 2000 euro per i lavoratori con figli e 1000 per quelli senza. Per richiedere i benefit è necessario parlare con il proprio datore di lavoro e fornire il proprio codice fiscale e quello dei figli a carico.
FAQ
Cos’è il fringe benefit? Spieghiamo il significato
Il benefit è un beneficio extra che un’azienda offre ai dipendenti, sotto forma di beni o servizi (auto aziendale, buoni pasto, assicurazioni, ecc.), che vanno oltre il salario. Questi vantaggi possono essere parzialmente esenti da tasse.
Fringe benefit: quali sono i vantaggi per il lavoratore?
I fringe benefit offrono vantaggi economici tangibili, come l’uso di un’auto aziendale o buoni pasto, che riducono le spese personali del dipendente. Nel 2025, i benefit sono esenti da tassazione entro i 1000 euro per i dipendenti senza figli a carico ed entro i 2000 con figli a carico.
Fringe benefit: quali sono i vantaggi per l’azienda?
I benefit permettono all’azienda di attrarre e fidelizzare i dipendenti, migliorando la motivazione e la produttività. Inoltre, spesso sono deducibili dal reddito d’impresa, riducendo così il carico fiscale.