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Indennità di malattia: diritto ai giorni di malattia pagati

Da Eleonora Orrù
Aggiornato il 17 Settembre 2024
Tempo di lettura stimato: 10 minuti

Stati febbrili, influenza e altre patologie più gravi causano una temporanea inabilità lavorativa: il lavoratore per guarire è costretto a stare a casa e a non potersi recare sul luogo di lavoro. Per non penalizzare il lavoratore malato, e permettergli comunque di guarire dalla malattia senza doversi preoccupare di problemi finanziari, lo Stato attraverso l’INPS ha istituito l’indennità di malattia: un indennizzo economico che supporta economicamente i lavoratori durante il loro periodo di guarigione.

In questo articolo vedremo quando è possibile ottenere l’indennità di malattia, qual è la procedura per ottenerla, quanti sono i giorni di malattia concessi a ogni categoria di lavoratori e a quanto ammonta il valore di questa tipologia di indennizzo.

L’indennità di malattia è un indennizzo che supporta economicamente i lavoratori durante la loro guarigione
L’indennità di malattia è un indennizzo che supporta economicamente i lavoratori durante la loro guarigione.

Cos’è l’indennità di malattia per lavoratori dipendenti

L’indennità di malattia, conosciuta anche più comunemente come malattia, è un risarcimento che spetta a tutti i lavoratori che, a causa di una malattia, non possono temporaneamente svolgere le loro mansioni lavorative.

Durante i giorni di malattia, infatti, i lavoratori non ricevono lo stipendio da parte del loro lavoro, ma ricevono un indennizzo da parte dell’INPS che ha un valore variabile in base ai giorni di malattia del dipendente.

Indennità di malattia e pensione di inabilità: quali sono le differenze?

La differenza sostanziale tra l’indennità di malattia e la pensione di inabilità riguarda i beneficiari degli indennizzi: la prima viene concessa ai lavoratori che sono inabili al lavoro solo temporaneamente, mentre la seconda è una rendita a favore dei cittadini che non possono svolgere alcun tipo di attività lavorativa in modo permanente.

Per ottenere la pensione di inabilità, inoltre è necessario sottoposi all’esame approfondito di una commissione medica, mentre per avere diritto all’indennità di malattia è sufficiente un certificato medico.

Indennità di malattia e indennizzo per infortunio sul lavoro: cosa cambia?

L’indennità di malattia e l’indennizzo per infortunio sul lavoro sono due indennità che differiscono principalmente per la causa che ha provocato la temporanea inabilità al lavoro: se la malattia viene concessa a tutti i lavoratori che non possono recarsi a lavoro per motivi di salute, l’indennizzo per infortunio viene erogato a favore di coloro che, sul posto di lavoro, subiscono un infortunio.

Chi riceve l’indennizzo per infortunio, inoltre, a differenza di chi riceve la malattia, non ha l’obbligo di attender la visita del medico legale presso il proprio domicilio.

Indennità di malattia e assegno di invalidità: ci sono differenze?

I cittadini che hanno capacità lavorative ridotte possono ottenere l’assegno di invalidità. La differenza principale tra questo tipo di indennizzo e l’indennità di malattia è che l’assegno di invalidità viene riconosciuto ai lavoratori con un tasso di disabilità almeno del 66,6% per la durata di 3 anni, mentre l’indennità di malattia viene erogata in favore dei lavoratori malati, durante il solo periodo della prognosi.

L’indennità di malattia non spetta a tutti: ecco le categorie di lavoratori che ne hanno diritto

A oggi, in Italia, non tutti i cittadini hanno il diritto di ottenere un risarcimento per i giorni in cui non hanno potuto lavorare e di conseguenza percepire uno stipendio. Nel dettaglio l’indennità di malattia spetta a:

  • operai che lavorano nel settore secondario (industria);
  • impiegati e operai che lavorano nel settore terziario e servizi;
  • tutti i lavoratori nell’agricoltura;
  • giovani che hanno sottoscritto un contratto di apprendistato;
  • disoccupati;
  • lavoratori che, temporaneamente, sono stati sospesi dal lavoro;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori marittimi.

Mentre, non possono richiedere l’indennità lavorativa i:

  • collaboratori familiari come per esempio colf e badanti;
  • impiegati del settore industriale;
  • la categoria dei quadri;
  • dirigenti;
  • portieri;
  • lavoratori freelance e lavoratori autonomi.

Da quando si può ottenere l’indennità di malattia e sino a quando?

In generale l’indennità di malattia si ottiene a partire dal quarto giorno di malattia e si smette di percepire allo scadere della prognosi, ovvero quando il paziente, secondo il parere medico è completamente guarito.

I primi tre giorni di malattia, invece, sono a carico del datore di lavoro.

Alle regole generali appena descritte ci sono delle eccezioni che riguardano:

  • gli operai del settore industria e i lavoratori del settore terziario e servizi
  • i lavoratori dell’agricoltura
  • i disoccupati e i sospesi
  • i lavoratori marittimi
  • lavoratori dello spettacolo.

Ecco una panoramica dei giorni di malattia per ogni settore 👇

Categoria di lavoratoriGiorni di malattiaCasi particolari/ lavoratori a tempo determinato
Operai del settore industriale e ai lavoratori del settore terziario e dei servizi180 giorni di malattia durante l’anno solareUn numero di giorni pari al numero di giorni in cui sono stati iscritti negli elenchi.
Lavoratori dell’agricoltura180 giorni di malattia durante l’anno solareUn numero di giorni pari al numero di giorni in cui sono stati iscritti negli elenchi.
Disoccupati e sospesi180 giorni  di malattia durante l’anno solare.
Lavoratori marittimiTutti i giorni di prognosi per malattia fondamentale.Sino a un anno di prognosi per malattia complementare.
Lavoratori dello spettacolo180 giorni di malattia retribuita.Un numero di giorni pari al numero di giornate lavorative effettuate negli ultimi 12 mesi.

Quanti giorni di malattia spettano agli operai del settore industriale e ai lavoratori del settore terziario e dei servizi

A queste categorie di lavoratori spettano:

  • 180 giorni di malattia durante l’anno solare, se assunti con contratto a tempo indeterminato;
  • un numero di giorni di malattia pari ai giorni di lavoro effettuati durante i 12 mesi precedenti all’inizio della malattia (minimo 30, massimo 180).

Quanti giorni di malattia spettano ai lavoratori dell’agricoltura

A questa categoria di lavoratori spettano:

  • 180 giorni di malattia durante l’anno solare, se assunti con contratto a tempo indeterminato;
  • in altri casi, un numero di giorni di malattia pari al numero di giorni in cui sono stati iscritti negli elenchi, nell’anno che precede l’inizio della malattia (massimo 180). In questo caso devono aver effettuato nell’anno precedente almeno 51 giornate nell’anno precedente o prima della malattia.

Quanti giorni di malattia spettano ai i disoccupati e i sospesi

A questi lavoratori spettano:

  • 180 giorni  di malattia durante l’anno solare, ma solo se la malattia sopraggiunge entro 60 giorni dall licenziamento o dalla sospensione;
  • un indennizzo pari ai 2/3 del valore della misura.

Quanti giorni servono ai lavoratori marittimi?

Ai lavoratori marittimi è concessa una indennità di malattia pari al 75% della retribuzione per:

  • tutti i giorni di prognosi, se l’ indennità è concessa per inabilità temporanea assoluta per malattia fondamentale;
  • dal quarto giorno dalla denuncia della malattia, sino a un anno, per inabilità temporanea assoluta per malattia complementare, se il malanno sopraggiunge entro 28 giorni dallo sbarco.

Inoltre, ai lavoratori marittimi, a causa della malattia, viene riconosciuta l’indennità anche in continuità di rapporto di lavoro.

Quanti giorni servono ai lavoratori dello spettacolo?

Ai lavoratori dello spettacolo assunti a tempo indeterminato sono riconosciuti 180 giorni di malattia retribuita a patto che abbiano versato al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS):

  • almeno quaranta contributi giornalieri nel periodo che intercorre tra il primo gennaio dell’anno precedente e  il periodo della malattia;
  • almeno 100 contributi giornalieri.

I lavoratori dello spettacolo che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato, hanno diritto a un numero di giorni di malattia pari al numero di giornate lavorative effettuate negli ultimi 12 mesi.

Qual è il valore dell’indennità di malattia?

Il valore dell’indennità di malattia e pari al:

  • 50% della retribuzione sino al ventesimo giorno
  • 66,66% della retribuzione sino al 180esimo giorno.

Anche in questo caso ci sono alcune eccezioni:

  • i dipendenti di laboratori di pasticceria e di pubblici esercizi percepiscono una indennità di malattia pari al 80% dello stipendio
  • i disoccupati percepiscono una indennità pari a ⅔ del valore della retribuzione;
  • i ricoverati percepiscono ⅖ della retribuzione per tutto il periodo di degenza.
  • i lavoratori marittimi percepiscono una indennità pari al 75% della retribuzione in caso di malattia fondamentale o malattia complementare
  • i lavoratori marittimi percepiscono una indennità pari al 50% della retribuzione per i primi 20 giorni e pari al 66% dal 21esimo al 180esimo giorno in caso di malattia in continuità di rapporto di lavoro;
  • i lavoratori dello spettacolo percepiscono una indennità di malattia pari al 60% della retribuzione sino al ventesimo giorno e pari all’80% della retribuzione dal ventesimo al 180 esimo giorno.

Come richiedere l’indennità

Per avere l’indennità, il lavoratore deve recarsi dal proprio medico, o all’ospedale: durante la visita riceverà un certificato con la prognosi che il medico trasmetterà direttamente all’INPS.

Nel caso in cui, non sia possibile inviare il certificato telematicamente, allora sarà lo stesso lavoratore a inviare sia all’INPS che al datore di lavoro il documento entro 2 giorni dalla data di rilascio.

Dal momento in cui inizia a percepire l’indennità di malattia, il lavoratore deve restare all’interno del proprio domicilio, per tutti i giorni stabiliti dalla prognosi, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, in attesa di una visita medica di controllo.

Ferie e malattie: sono compatibili?

Un lavoratore in caso di malattia non deve rinunciare alle ferie. In caso in cui, il lavoratore si ammali durante le ferie, solitamente vengono sostituite dai giorni di assenza per malattia.

Licenziare durante la malattia è possibile?

Il lavoratore può essere licenziato durante il periodo di malattia, ma solo nel caso in cui:

  • i giorni di assenza per malattia superano il periodo di comporto, ovvero il numero massimo di giorni di assenza dal lavoro concessi per malattia. È importante ricordare che il periodo di comporta varia a seconda di quanto stabilito dal CCNL;
  • il lavoratore non si presenta alle visite il controllo;
  • il lavoratore simula la malattia;
  • l’impresa cessa le sue attività.

Sino al 66% dello stipendio per i lavoratori in caso di malattia temporanea

L’indennità di malattia fornita dall’INPS è una risarcimento erogato in favore dei lavoratori italiani che sono temporaneamente inabili all’attività lavorativa a causa di malattia. 

Questo sussidio ha un valore che può raggiungere circa il 66% dello stipendio: il suo importo varia a seconda della durata del periodo di recupero e a seconda della tipologia di lavoro svolto dal cittadino.

Per richiedere e ottenere la malattia è sufficiente recarsi presso il medico: sarà lui a presentare tutta la documentazione necessaria.

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Eleonora Orrù

Laureata in Lettere e in Editoria e giornalismo, ho fatto della mia passione per la scrittura il mio mestiere. Da anni sono parte del team di procedureamministrative.it perché credo nell'importanza di riuscire a comunicare in modo semplice e diretto anche le informazioni più complesse in modo che siano accessibili a tutti.

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