Secondo il documento che analizza i divari tra il mezzogiorno e il nord Italia diffuso dall’Istat, il sud Italia possiede un PIL pro capite notevolmente inferiore rispetto a quello del nord Italia. Per cercare di ridurre il gap presente tra le regioni del sud Italia e quelle del nord Italia sia da un punto di vista economico che sociale lo Stato italiano ha ideato una serie di iniziative atte a incentivare lo sviluppo dell’Italia meridionale. Resto al Sud è uno dei progetti che mirano a sviluppare l’imprenditorialità nelle regioni del sud Italia al fine di garantire maggiori opportunità anche dal punto di vista occupazionale; in questo articolo analizzeremo tutti i vantaggi offerti dal bando e ti spiegheremo quali sono i requisiti per partecipare al concorso.
- Cos’è Resto al sud e quali sono le finalità del progetto
- In quali territori è attivo il progetto Resto al sud?
- Quali sono i requisiti per partecipare al bando?
- Quali sono le imprese per cui è possibile richiedere il finanziamento di Resto al Sud?
- Tutte le spese coperte dai finanziamenti
- Quali sono tutti i vantaggi offerti da Resto al sud e come funziona il progetto
- Come fare domanda per resto Al Sud
- Come vengono valutate le domande?
- Dopo quanto si ricevono i finanziamenti?
- Altri finanziamenti e contributi per le imprese
- Sino a 200000 euro per chi costituisce imprese nel sud Italia
Cos’è Resto al sud e quali sono le finalità del progetto
L’iniziativa Resto al Sud è introdotta con il decreto legge del 20 giugno 2017 per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del sud Italia e per aiutare a crescere le aziende già esistenti, attraverso la concessione di prestiti e contributi economici che possono raggiungere i 200.000 euro.
Attivo da 5 anni e gestito dall’ Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, il progetto inizialmente rivolto all’imprenditoria giovanile, ora si rivolge a un maggior numero di beneficiari e a un maggior numero di territori.
In quali territori è attivo il progetto Resto al sud?
Le regioni e i territori in cui è attivo il progetto resto al sud sono:
- le regioni del sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);
- i comuni del cratere sismico che si trovano in Lazio, nelle Marche e in Umbria;
- le isole minori (Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio, Ventotene);
- le isole lagunari e lacustri (Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente, San Francesco del Deserto, Marzobetto, San Lazzaro degli Armeni, Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola di Morgo, Monte Isola, isole del lago di Garda; Comacina, isola d’Orta, Isola Maggiore e Isola Polvese, Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San Giovanni).
Quali sono i requisiti per partecipare al bando?
Possono partecipare al progetto Resto al Sud tutti coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:
- hanno tra i 18 e i 55 anni;
- sono residenti nei territori in cui è attivo il progetto o sono pronti a trasferirsi entro 60 giorni dall’accoglimento della domanda;
- non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato al momento della presentazione della domanda e per tutto il periodo in cui beneficiano del finanziamento;
- non risultano titolari di un’altra impresa creata prima del 21 giugno 2017;
- non sono titolari di una partita IVA analoga a quella per cui si stanno richiedendo gli incentivi, nei 12 mesi che precedano la presentazione della domanda;
- negli ultimi 3 anni non hanno beneficiato di altri finanziamenti o misure statali a supporto dell’imprenditorialità;
- hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società nei territori in cui è attivo il progetto.
I cittadini che risiedono nei territori del cratere sismico in cui più del 50% degli edifici è considerato inagibile non devono necessariamente possedere il requisito anagrafico.
Quali sono le imprese per cui è possibile richiedere il finanziamento di Resto al Sud?
È possibile richiedere i finanziamenti previsti dal bando Resto al sud per tutte le imprese che sono attive nei seguenti settori.
- Industria
- Artigianato
- Pesca
- Acquacoltura
- Trasformazione dei prodotti agricoli
- Fornitura di servizi
- Turismo
- Commercio
Possono richiedere i finanziamenti anche i liberi professionisti.
Tutte le spese coperte dai finanziamenti
I finanziamenti possono essere utilizzati per finanziare le spese legate a:
- manutenzione straordinaria o ristrutturazione degli immobili, purché rappresentino al massimo il 30% delle spese sostenute;
- l’acquisto di impianti, attrezzature, macchinari, nuovi programmi di informatica e servizi per lo sviluppo tecnologico, l’informazione e la telecomunicazione;
- la gestione aziendale, purché rappresentino al massimo il 20% delle spese totali.
Non sono coperte dai finanziamenti le spese per i dipendenti, la promozione, la progettazione e le consulenze.
Quali sono tutti i vantaggi offerti da Resto al sud e come funziona il progetto
Gli incentivi erogati attraverso il progetto resto al sud prevedono:
- la concessione di un contributo a fondo perduto;
- un finanziamento bancario che viene garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI e i cui interessi sono totalmente corrisposti da Invitalia.
È possibile scoprire quali sono tutte le banche che sovvenzionano i progetti al seguente link.
Qual è il valore degli incentivi?
I finanziamenti concessi raggiungono il valore di 50000 euro per ogni richiedente, tuttavia le società composte da quattro soci possono ottenere sino a 200000 euro.
Per le spese di gestione aziendale viene concesso un contributo a fondo perduto aggiuntivo del valore massimo di:
- 15.000 euro per le ditte individuali e i liberi professionisti;
- 40.000 euro per le società.
Come fare domanda per resto Al Sud
Per presentare la domanda è necessario prima di tutto registrarsi al portale di Invitalia; qualora si avessero delle difficoltà nel processo di registrazione è possibile leggere la guida redatta dall’ente.
Successivamente, per richiedere i finanziamenti si dovrà:
- accedere all’area riservata utilizzando le credenziali SPID;
- inserire tutte le informazioni richieste;
- allegare il business plan con tutti i dettagli del progetto imprenditoriale ed eventuali ulteriori documenti.
Alla fine, per validare la procedura, sarà necessario apporre una firma digitale e comunicare un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
La domanda può essere presentata in qualsiasi momento sino all’esaurimento dei fondi.
Come vengono valutate le domande?
Le domande vengono valutate attraverso un colloquio online che generalmente viene svolto via Skype. Durante il colloquio, tramite alcune domande poste dagli analyst, verrà attentamente analizzato il piano di impresa.
Dopo quanto si ricevono i finanziamenti?
Nel caso in cui il progetto viene considerato valido, dopo 30 giorni dalla presentazione di tutta la documentazione si riceve il primo finanziamento, mentre dopo 60 giorni si riceve il saldo.
Altri finanziamenti e contributi per le imprese
Se possiedi una attività imprenditoriale, o stai pensando di realizzarne una puoi accedere a una serie di agevolazioni.
Tra le agevolazioni statali erogate in favore dell’imprenditoria ci sono:
- SELFIEmployement
- ON Oltre Nuove imprese a tasso zero
- Cultura crea 2.0
- Smart e start
Puoi visualizzare l’elenco completo delle agevolazioni statali al link.
Sino a 200000 euro per chi costituisce imprese nel sud Italia
Gli imprenditori del Mezzogiorno che desiderano investire nella crescita del sud Italia aprendo nuove aziende, possono realizzare i loro progetti imprenditoriali accedendo alle agevolazioni concesse dal progetto Resto al Sud.
Presentando la domanda di partecipazione è possibile ottenere un finanziamento agevolato che può raggiungere il valore di 200000 euro e un contributo a fondo perduto che può arrivare sino ai 40000 euro.