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Bonus acqua potabile: quali sono i requisiti e come fare domanda

Da Eleonora Orrù
Aggiornato il 16 Ottobre 2024
Tempo di lettura stimato: 7 minuti

Gli alti consumi di  contenitori di plastica usa e getta sono una delle minacce che rischiano di compromettere il futuro del nostro pianeta. Per ridurre il consumo di plastica e spingere le persone a razionalizzare l’utilizzo di acqua potabile, lo Stato italiano ha ideato il bonus acqua potabile: un’agevolazione fiscale che permette di ottenere il rimborso di parte delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi che migliorano la qualità dell’acqua corrente.

Il Bonus acqua potabile ha ottenuto così tanti consensi che, a causa dell’alto numero di domande, è stato necessario abbassare il valore del rimborso concesso.

Nella Legge di Bilancio 2024 non è stata prevista una proroga per il Bonus acqua potabile. L’agevolazione quindi resterà attiva nel 2024 ma non nel 2025.

Se vuoi approfittare anche tu di questa agevolazione imperdibile, in questo articolo scoprirai come poter richiedere il bonus acqua potabile, quali sono i requisiti per ottenerlo e a quanto ammonta il valore del rimborso.

Installare sistemi di miglioramento della qualità dell’acqua a costo ridotto grazie al bonus acqua potabile
Installare sistemi di miglioramento della qualità dell’acqua a costo ridotto grazie al bonus acqua potabile

Bonus acqua potabile: cos’è

Il bonus acqua potabile è una agevolazione fiscale che consiste in un risarcimento pari al 50% della spesa effettuata per l’acquisto e l’installazione di sistemi di mineralizzazione, filtraggio e raffreddamento dell’acqua, sotto forma di credito d’imposta.

Cosa significa? In pratica, acquistando sistemi che migliorano la qualità dell’acqua, è possibile ottenere sino al 50% di crediti di imposta, ossia crediti di cui è possibile richiedere il rimborso attraverso la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Il bonus idrico, il bonus acqua potabile e il bonus sociale acqua sono lo stesso?

Tantissime persone tendono a fare confusione tra il bonus acqua potabile, il bonus idrico e bonus sociale acqua ma bisogna fare attenzione, nonostante il nome possa trarre in inganno, queste tre agevolazioni sono del tutto differenti.

  • il bonus acqua potabile, come abbiamo visto, viene concesso a chi sceglie di installare nella propria abitazione o nella propria azienda, dei sistemi che migliorano la qualità dell’acqua corrente;
  • il bonus idrico, invece, viene concesso a chi installa nella propria casa vasi sanitari, miscelatori, rubinetti e altri dispositivi che riducono e controllano il volume dell’emissione dell’acqua riducendone i consumi e limitando quindi gli sprechi;
  • il bonus sociale acqua, infine, rientra tra i bonus sociali disciplinati dall’ARERA – come il bonus sociale elettrico e il bonus sociale per il disagio fisicoe garantisce a famiglie in condizioni di disagio economico una fornitura gratuita di una quantità minima di acqua (circa 50 litri al giorno per persona).

Dal momento che i tre bonus sono differenti, le agevolazioni sono cumulabili, pertanto è possibile fare domanda per tutti i benefici. Dal 2024, però, l’unico bonus attivo sarà il bonus sociale acqua.

Quali sono i dispositivi che rientrano nel bonus acqua potabile?

Secondo quanto previsto dalla legge, i dispositivi per cui è possibile ottenere l’agevolazione fiscale sono in particolare:

  • i dispositivi di mineralizzazione dell’acqua;
  • i dispositivi di filtraggio dell’acqua;
  • i dispositivi per l’addizione di anidride carbonica alimentare;
  • i dispositivi per il raffreddamento dell’acqua.

A quanto ammonta il bonus acqua potabile?

Il bonus acqua potabile inizialmente permetteva di ottenere il 50% di crediti di imposta su una spesa massima di 1000 euro se sostenuta da una persona fisica, e di 5000 euro se sostenuta da imprese. Per questo motivo, grazie al bonus acqua potabile, per le spese sostenute nel 2021, è possibile ottenere:

  • 500 euro (se chi richiede il risarcimento era una persona fisica);
  • 2500 euro (se chi richiedi il risarcimento era una impresa).

Tuttavia, data il gran numero di domande e la riduzione delle risorse disponibili, che da 5 milioni di euro per il 2022 sono passate a 1,5 milioni euro per i 2023, per far fronte a tutte le richieste, lo Stato ha dovuto abbassare la percentuale di risarcimento dal 50% al 17,9005% della spesa effettuata.

Quindi, al momento, per le spese sostenute nel 2022, è possibile ottenere:

  • 89.5025 euro, se a richiedere il bonus acqua potabile è una persona fisica;
  • 895.025 euro, se a richiedere il bonus acqua potabile è una impresa. 

Chi può richiedere il bonus?

Possono presentare la domanda per ottenere il bonus acqua potabile tutti i contribuenti italiani che hanno comperato e installato alcune tipologie di sistemi che migliorano la qualità dell’acqua tra il 1 gennaio 2022 e il 31 dicembre 2023.

In particolare possono richiedere il bonus:

  • persone fisiche;
  • i soggetti esercenti in arti, professioni o attività di impresa;
  • enti non commerciali.

Attenzione: il bonus di acqua potabile è cumulabile.

Quindi, una persona titolare di più immobili acquistando un depuratori per ogni immobile ha avere diritto a usufruire del bonus per ogni depuratore acquistato; l’unico limite rimane sempre quello dell’ importo della spesa che non deve superare i mille euro per ogni abitazione.

Come funziona e come richiedere il bonus acqua potabile?

Il bonus acqua potabile si ottiene sotto forma di credito di imposta in seguito all’acquisto di un dispositivo di filtraggio dell’acqua e alla presentazione della domanda per ottenere l’agevolazione fiscale.

I passaggi per richiedere e ottenere il bonus sono:

  • conservare tutte le fatture elettroniche o gli scontrini fiscali delle spese sostenute;
  • comunicare le spese effettuate all’agenzia delle entrate entro il 28 febbraio 2024 per i dispositivi acquistati fino al 31 dicembre 2023, accedendo all’area riservata del sito dell’ AdE; ;
  • presentare la dichiarazione dei redditi nella quale sarà possibile visualizzare il bonus sotto forma di credito d’imposta.

Come presentare la domanda passo dopo passo

Per presentare la domanda e comunicare le spese effettuate all’agenzia delle entrate è necessario:

  • accedere all’area riservata del sito dell’AdE tramite SPID, CIE o CNS;
  • accedere all’area Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile presente nella categoria servizi;
  • compilare e inviare la relativa domanda.

Nel caso non sapessi come compilare la domanda nel modo corretto, puoi seguire le istruzioni messe a disposizione dal sito delle agenzie delle entrate:

Prima dell’invio definitivo dei documenti, è necessario che i documenti superino il controllo di conformità che deve essere effettuato attraverso un  software fornito dall’Agenzia delle entrate in sede della presentazione della domanda.

Questa fase è fondamentale perché i file che non verranno sottoposti al controllo saranno scartati, pertanto la domanda non sarà considerata valida.

Chi può inviare la domanda?

La domanda può essere presentata sia da un intermediario che da un beneficiario.

In ogni caso, al richiedente, una volta presentata la domanda, entro cinque o massimo 10 giorni, viene recapitata una ricevuta in cui si comunica la presa in carico della domanda.

Bonus per migliorare la potabilità dell’acqua

Per fare in modo di tutelare al meglio il nostro ambiente e ridurre l’utilizzo di plastiche usa e getta, lo Stato italiano ha introdotto un bonus per migliorare la potabilità dell’acqua affinché tutti i cittadini possano bere con tranquillità l’acqua fornita dal servizio idrico.

Installando dei depuratori di acqua e altri sistemi che migliorano la qualità dell’acqua corrente, i cittadini potranno ottenere un risarcimento sino al 50% delle spese sostenute e iniziare a sorseggiare l’acqua direttamente dal rubinetto di casa.

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Eleonora Orrù

Laureata in Lettere e in Editoria e giornalismo, ho fatto della mia passione per la scrittura il mio mestiere. Da anni sono parte del team di procedureamministrative.it perché credo nell'importanza di riuscire a comunicare in modo semplice e diretto anche le informazioni più complesse in modo che siano accessibili a tutti.

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