L’azienda per la quale lavori sta vivendo un momento di crisi e per questo motivo sei stato costretto a interrompere la tua attività lavorativa o a ridurre le ore di lavoro? In questo caso hai diritto a ricevere la cassa integrazione guadagni ordinaria: un ammortizzatore sociale erogato dall’INPS che permette ai lavoratori di percepire un’indennità nonostante la sospensione del lavoro.
In questo articolo approfondiremo nel dettaglio cos’è la CIGO, chi ne ha diritto, a quanto ammonta e come fare domanda.
- Cos’è la cassa integrazione guadagni ordinaria
- A chi è rivolta la cassa integrazione guadagni ordinaria
- Requisiti per ottenere l’indennizzo
- Quanto dura la cassa integrazione guadagni ordinaria?
- Quanto spetta a ogni lavoratore?
- Quando si smette di aver diritto alla CIGO
- Come presentare domanda di la cassa integrazione guadagni ordinaria
- Tempi di lavorazione
- L’indennizzo per i lavoratori sospesi dall’attività lavorativa
Cos’è la cassa integrazione guadagni ordinaria
La cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) è un indennizzo statale che ha lo scopo di integrare la retribuzione dei lavoratori, o di sostituirla totalmente, in tutti quei casi in cui l’attività lavorativa viene sospesa momentaneamente per cause che non sono dovute ai dipendenti o all’azienda, come per esempio la crisi dei mercati o eventuali calamità.
Differenza tra la CIGO ordinaria, straordinaria e in deroga
A differenza della cassa integrazione ordinaria, la cassa integrazione guadagni straordinaria può essere richiesta nel caso in cui l’interruzione dell’attività lavorativa sia dovuta a cause interne all’azienda come per esempio cambiamenti nella struttura organizzativa o conversioni della produzione.
Una azienda può richiedere che, in favore dei suoi lavoratori vengano emesse sia la cassa integrazione guadagni ordinaria che la CIGS ma a una condizione: ogni lavoratore può avere accesso a un unico trattamento, pertanto i due sussidi possono essere cumulativi per l’azienda ma non per i beneficiari.
Inoltre, in caso di cristi eccezionali, come per esempio durante il COVID, e per tutte le piccole e medie imprese che non possono accedere alla CIGO e alla CIGS è prevista la cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD).
A chi è rivolta la cassa integrazione guadagni ordinaria
Possono usufruire della cassa integrazione guadagni ordinaria tutti i lavoratori che sono in possesso di un contratto di lavoro subordinato, compresi coloro che hanno un contratto di apprendistato.
In particolare, possono ottenere la CIGO i lavoratori che operano all’interno di:
- imprese industriali manifatturiere, estrattive, di trasporti, distribuzione e produzione dell’energia elettrica, acqua e gas, di installazione di impianti;
- cooperative di lavoro e produzione che svolgono lavori simili a quelli degli operai che operano all’interno delle imprese industriali;
- imprese dell’industria del tabacco, forestale e boschiva;
- cooperative zootecniche, agricole e i loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli propri;
- imprese che operano nel campo del noleggio e della distribuzione dei film e dello sviluppo e della stampa di pellicole cinematografiche;
- industrie che si occupano della frangitura delle olive;
- aziende che producono calcestruzzo preconfezionato;
- aziende che realizzano impianti elettrici e telefonici;
- imprese addette all’armamento ferroviario;
- imprese industriali degli enti pubblici;
- imprese artigiane e industriali dell’edilizia;
- imprese industriali e artigiane che escavano o lavorano materiale lapideo.
Non hanno il diritto di accedere alla CIGO i dirigenti aziendali.
Requisiti per ottenere l’indennizzo
Per avere diritto alla cassa integrazione, oltre ad avere un contratto subordinato regolare, i dipendenti devono essere in possesso di un ulteriore requisito, ovvero devono avere un’anzianità lavorativa di almeno 30 giorni presso l’unità aziendale che ha momentaneamente sospeso la sua attività lavorativa.
In quali casi si può richiedere la CIGO
La cassa integrazione guadagni ordinaria, come chiarito dal decreto legislativo del 15 aprile 2016, n. 95442, può essere richiesta nei casi in cui l’attività lavorativa è stata sospesa per:
- mancanza di lavoro;
- eventi meteorologici;
- fine cantiere;
- sciopero di un reparto;
- crisi di mercato;
- mancanza di materie prime;
- sciopero di un’azienda;
- catastrofi naturali;
- mancanza di energia elettrica;
- ordini della pubblica autorità;
- guasti ai macchinari;
- impraticabilità dei locali;
- manutenzione straordinaria.
I lavoratori licenziati possono ottenere la CIGO?
No, nel caso in cui il lavoratore venga licenziato e non sospeso, non può ottenere la CIGO, tuttavia può richiedere la Naspi, l’indennità di disoccupazione concessa a tutti i lavoratori subordinati che hanno perso il lavoro a causa di un licenziamento che non è causato dalla loro cattiva condotta. Invece, per coloro che non hanno i requisiti per ricevere la Naspi, è prevista la DIS-COLL.
Quanto dura la cassa integrazione guadagni ordinaria?
La CIGO viene erogata ad ogni lavoratore per 13 settimane, un periodo di tempo che può essere prolungato sino ad un massimo di 52 settimane continuative.
Al termine delle 52 settimane, può essere presentata una nuova domanda di cassa integrazione per la stessa unità lavorativa solo se, tra il termine della cassa integrazione e la presentazione della domanda, sono passate almeno 52 settimane di lavoro effettivo.
Quanto spetta a ogni lavoratore?
Ogni lavoratore, attraverso la cassa integrazione guadagni può ricevere l’ 80% della retribuzione oraria che normalmente gli sarebbe spettata se la sua attività lavorativa non fosse stata interrotta.
Tuttavia, la cassa integrazione è soggetta a un massimale, questo significa che l’importo dell’assegno mensile non può superare un determinato importo, anche se l’80% del valore dello stipendio risulta essere una somma più elevata.
Per il 2024 l’INPS ha dichiarato che i massimali relativi alla cassa integrazione guadagni ordinaria sono:
- 1.392,89 euro: massimale mensile lordo;
- 1.311,56 euro: massimale mensile netto.
Quando si smette di aver diritto alla CIGO
Non appena un lavoratore inizia a svolgere una seconda attività lavorativa, perde immediatamente il diritto alla cassa integrazione guadagni ordinaria.
Pertanto, ogni lavoratore che decide di iniziare un secondo lavoro deve comunicarlo immediatamente all’ INPS.
Come presentare domanda di la cassa integrazione guadagni ordinaria
Il cittadino non deve presentare alcuna domanda ma è il datore di lavoro che deve occuparsi di richiedere all’INPS l’emissione della cassa integrazione ordinaria.
Prima di presentare la domanda all’Inps, il datore di lavoro dovrà inoltre:
- comunicare ai sindacati l’intenzione di sospendere l’attività produttiva o di ridurla;
- effettuare l’esame congiunto sulla situazione aziendale assieme ai rappresentanti sindacali.
Solo una volta superati questi due passaggi, il datore di lavoro dovrà presentare la domanda di CIG entro quindici giorni dall’inizio della sospensione dell’attività lavorativa.
Nella domanda l’azienda dovrà comunicare:
- la causa della sospensione dell’attività lavorativa
- la durata del periodo di sospensione
- i nomi dei lavoratori coinvolti.
Tempi di lavorazione
Nella maggior parte dei casi, i tempi di lavorazione delle pratiche per la CIGA sono di massimo 30 giorni, ma in alcuni casi le tempistiche possono essere maggiori; in questa tabella è possibile visualizzare tutti i casi nel dettaglio.
Non appena le verifiche della documentazione presentata saranno terminate, i lavoratori riceveranno automaticamente la cassa integrazione guadagni ordinaria.
L’indennizzo per i lavoratori sospesi dall’attività lavorativa
I lavoratori che vengono sospesi dall’attività lavorativa per cause che non sono determinate dalla loro condotta o dall’azienda stessa, hanno diritto a ricevere la cassa integrazione guadagni: un indennizzo statale erogato dall’ INPS per un massimo di 52 settimane e il cui valore ammonta a circa l’80% dello stipendio.
Per ricevere la CIGO, i lavoratori che ne hanno diritto non dovranno presentare alcuna domanda e riceveranno automaticamente trattamento: sarà l’azienda a occuparsi del disbrigo delle pratiche.