Dal 2026 chi vorrà viaggiare in Europa da Paesi che oggi non hanno bisogno di visto, dovrà fare i conti con una novità: l’ETIAS (European Travel Information and Authorisation System). Si tratta di un sistema elettronico di autorizzazione al viaggio, simile a quello già usato da anni negli Stati Uniti (ESTA) o nel Regno Unito (ETA). La promessa dell’Unione Europea è chiara: più sicurezza e più controlli preventivi, senza introdurre un visto vero e proprio né complicare la vita ai viaggiatori.

ETIAS: cos’è e perché nasce
L’ETIAS (European Travel Information and Authorisation System) non è un visto vero e proprio, ma un’autorizzazione elettronica di viaggio. A partire dal quarto trimestre del 2026, sarà richiesta ai cittadini di oltre 60 Paesi extra-UE che oggi possono entrare liberamente nello spazio Schengen senza visto (ad esempio Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e Giappone).
L’obiettivo è duplice:
- migliorare la sicurezza dei confini esterni dell’Unione Europea, grazie a controlli preventivi sui viaggiatori;
- semplificare l’ingresso per chi viaggia per turismo, affari, cure mediche o transito, senza dover ricorrere a un visto tradizionale.
L’autorizzazione varrà per tre anni (o fino alla scadenza del passaporto) e consentirà ingressi multipli, purché non si superino i 90 giorni di permanenza ogni 180.
Quanto entra in vigore? Tempistiche: prima l’EES, poi l’ETIAS
L’ETIAS non arriverà subito. Prima toccherà al cosiddetto EES (Entry/Exit System), un nuovo sistema digitale che registrerà entrate e uscite dei viaggiatori non UE, inclusi i dati biometrici (impronte e volto).
- EES: previsto da ottobre 2025 con una fase graduale fino a marzo 2026.
- ETIAS: operativo solo dal quarto trimestre 2026 (start date ancora da definire), dopo il completamento dell’EES.
Per i primi sei mesi l’ETIAS sarà facoltativo ma raccomandato, poi scatterà l’obbligo. L’UE ha previsto anche un “grace period”: chi non avrà ancora richiesto l’autorizzazione potrà comunque entrare una sola volta senza ETIAS, così da ridurre i disagi nella fase iniziale.
Quanto costerà davvero?
Al momento la tariffa ufficiale è di 7 euro, da pagare con carta di credito o debito al momento della richiesta online. Sono esenti dal pagamento i minori di 18 anni e gli over 70.
Come si richiede? Ecco come fare l’application ETIAS
La procedura sarà semplice e interamente digitale:
- Compilare il modulo sul portale ufficiale.
- Inserire dati personali, passaporto, contatti, dettagli di viaggio e qualche domanda di sicurezza (precedenti penali, viaggi in zone a rischio, ecc.).
- Pagare la quota online.
- Attendere la risposta: nella maggior parte dei casi arriverà in pochi minuti via e-mail.
Al momento non è richiesta alcuna azione da parte dei viaggiatori.
L’Unione Europea comunicherà con largo anticipo la data precisa di avvio, diversi mesi prima del lancio ufficiale.
Cosa succede se la richiesta viene rifiutata?
Un ETIAS può essere negato, ad esempio per:
- errori o incongruenze nei dati;
- alert di sicurezza legati al richiedente;
- passaporto scaduto o non valido.
In caso di rifiuto si potrà fare ricorso seguendo le procedure indicate dallo Stato membro che ha preso la decisione.
Turismo e possibili disagi
Il settore turistico guarda con interesse, ma anche con qualche timore, all’introduzione dell’ETIAS e soprattutto dell’EES.
Le associazioni di categoria in Paesi come Spagna, Grecia e Italia temono possibili code agli aeroporti, soprattutto nei periodi di alta stagione, a causa della raccolta dei dati biometrici con l’EES.
Anche il flusso dei viaggiatori britannici, importantissimo per il Mediterraneo, potrebbe subire qualche rallentamento.
Bruxelles rassicura: i controlli saranno rapidi e l’autorizzazione non rappresenterà un ostacolo. Anzi, l’idea è che un sistema chiaro e uniforme faciliti i viaggi, riducendo rischi e sorprese alle frontiere.
Oltre a informarti su ETIAS, potresti aver bisogno di chiarimenti su documenti, assicurazioni e regole da rispettare prima di una partenza o trasferimento. Ecco alcuni articoli che possono esserti utili:
ETIAS, un cambiamento importante ma non un ostacolo
Dal quarto trimestre del 2026 chi viaggia in Europa da oltre 60 Paesi extra-UE oggi esenti da visto – tra cui Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e Giappone – dovrà richiedere l’ETIAS prima della partenza. L’autorizzazione si richiederà online, costerà 7 euro (con possibili aumenti fino a 20–24 euro) ed esenterà minori di 18 anni e over 70. La validità sarà di 3 anni o fino alla scadenza del passaporto, e permetterà ingressi multipli fino a 90 giorni ogni 180. Nei casi standard l’approvazione arriverà in pochi minuti via e-mail. Il sistema entrerà in vigore solo dopo l’avvio dell’EES (ottobre 2025 – marzo 2026) e sarà obbligatorio dal 2027, dopo un periodo di transizione con un “grace period” che consentirà un ingresso senza ETIAS.
FAQ
Qual è la differenza tra Area Schengen ed ETIAS?
L’Area Schengen è una zona composta da 27 Paesi europei che hanno eliminato i controlli alle frontiere interne. Ciò significa che, una volta entrati in uno di questi Paesi, si può viaggiare liberamente negli altri senza dover passare nuovamente da controlli di frontiera. L’ETIAS, invece, è un sistema elettronico di autorizzazione al viaggio che verrà introdotto a partire dal quarto trimestre del 2026. Non si tratta di un visto, ma di una pre-autorizzazione che dovranno richiedere i cittadini di oltre 60 Paesi extra-UE che oggi possono entrare senza visto, come Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e Giappone.