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Pensione di anzianità: come funziona e chi può richiederla

Da Eleonora Orrù
Aggiornato il 17 Settembre 2024
Tempo di lettura stimato: 6 minuti

La pensione di anzianità è un sostegno economico garantito a tutti gli ex lavoratori che avevano raggiunto almeno 60 anni di età e aver versato 36 anni di contributi. Questo sussidio è stato abolito nel 2011, ma può essere ancora richiesto da tutti coloro che dimostrano di aver raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre 2011.

Proprio perché alla pensione di anzianità, può accedere una minima parte della popolazione, il suo funzionamento per molti può non essere chiari; in questo articolo cercheremo di spiegare con chiarezza quanti anni di contributi servono per andare in pensione e quali sono gli altri requisiti per accedere alla pensione di anzianità.

Chi e come può richiedere la pensione di anzianità

Come funziona il sistema pensionistico in Italia

Il sistema pensionistico italiano si basa su un meccanismo chiamato “a ripartizione” secondo cui le pensioni, ossia i sussidi destinati a tutti coloro che hanno terminato di lavorare, vengono pagate attraverso il versamento dei contributi versati dai lavoratori.

Ogni lavoratore, può accedere alla pensione solo una volta che ha raggiunto i requisiti minimi per il pensionamento che riguardano sia l’età anagrafica e i contributi versati.

Essendo che, come abbiamo anticipato, il sistema pensionistico italiano si regge sul pagamento delle pensioni da parte dei lavoratori più giovani, i requisiti cambiano di anno in anno in base all’aumento della speranza di vita.

Attualmente in Italia esistono, oltre alla pensione di vecchiaia, altri due tipi di pensione: la pensione di anzianità e la pensione anticipata.

Potrebbe interessarti anche il nostro articolo su come cominciare a pianificare la pensione da giovani.

Pensione di vecchiaia, pensione, anticipata e pensione di anzianità: cosa cambia?

A differenza della pensione di anzianità, la pensione di vecchiaia si basa requisiti sul raggiungimento di rigidi requisiti anagrafici: la regola generale vuole che chiunque abbia raggiunto i 67 anni e versato almeno 20 anni di contributi possa accedere al pensionamento.

La pensione anticipata, invece, ricorda molto la pensione di vecchiaia, il suo principio, infatti, si basa sul fatto che è possibile accedere al pensionamento anticipatamente se si sono raggiunti dei requisiti contributivi che ammontano a:

  • 42 anni e 10 mesi per gli uomini 
  • 41 anni e 10 mesi per le donne.

L’età pensionabile delle donne, quindi non è inferiore a quella degli uomini, ma è inferiore il numero degli anni di contributi necessari.

Questo accade perché, differenza della pensione di anzianità, la pensione anticipata non presenta requisiti anagrafici.

Questi sono solo i principi generali, se ti interessa sapere di più su queste tipologie di pensione e tutte le eccezioni, ti consigliamo di leggere i nostri articoli di approfondimento sulla pensione di vecchiaia e la pensione anticipata.

Chi può accedere alla pensione di anzianità 

Chiunque, entro il 31 dicembre del 2011 abbia raggiunto i requisiti di anzianità e di redditività previsti dalla legge, ha diritto a richiedere e a usufruire della pensione di anzianità. Dopo tale data questa tipologia di pensionamento è stata abrogata.

Quali sono i requisiti previsti dalla legge?

Per i lavoratori dipendenti i requisiti principali per beneficiare della pensione di anzianità sono:

  • di aver raggiunto almeno l’età di 60 anni;
  • aver versato almeno 36 anni di contributi.

Tuttavia, possono accedere anche alla pensione pure i lavoratori dipendenti che hanno raggiunto i 61 anni di età e versato almeno 35 anni di contributi.

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi i requisiti minimi per richiedere la pensione di anzianità sono:

  • di aver raggiunto almeno l’età di 61 anni
  • aver versato almeno 36 anni di contributi.

Anche in questo caso c’è una piccola deroga e possono beneficiare della pensione anche i lavoratori autonomi che hanno compiuto 62 anni e versato 35 anni di contributi.

In alternativa, pur non avendo raggiunto l’età pensionabile, è comunque possibile accedere alla pensione versando almeno 40 anni di contributi. In quest ultimo caso, per raggiungere il requisito contributivo, si può utilizzare anche al contribuzione figurativa, ossia tutti quei contributi accreditati al lavoratore durante i periodi di disoccupazione, gravidanza o malattia.

Dopo quanto si riceve la pensione?

La pensione di anzianità non viene accreditata immediatamente; dopo aver maturato il requisito contributivo è necessario attendere 15 mesi per i lavoratori dipendenti oppure 21 mesi per i lavoratori autonomi.

Dopodiché la pensione inizierà a decorrere a partire dal primo giorno del mese successivo allo scadere del tempo di differimento. Una volta che si inizia a percepire la pensione di vecchiaia non è più possibile svolgere alcuna attività lavorativa come dipendente

I lavoratori autonomi in possesso di regolare partita iva e i titolari di attività potranno invece continuare la loro attività.

Come fare la domanda di pensionamento all’inps

La pensione di anzianità può essere richiesta online attraverso il sito dell’ INPS da tutti coloro che sono in possesso dello SPID o della carta d’identità elettronica.

Per fare domanda è sufficiente accedere al sito, effettuare il login ed entrare nell’area dedicata alle prestazioni pensionistiche.

Una volta fatta richiesta, nella stessa area, sarà possibile visualizzare lo stato di avanzamento della procedura.

Se non si possiede un computer o una rete internet è possibile fare domanda anche attraverso:

  • i contact center, chiamando al numero 803 164 (da rete fissa) o al 06 164 164 da rete mobile;
  • gli enti di patronato.

A quanto ammonta la pensione di anzianità

Non tutti gli ex lavoratori percepiscono la stessa pensione di anzianità: l’importo del sussidio infatti varia a seconda del valore dei contributi versati. Per verificare a quanto ammonta la tua pensione puoi utilizzare il simulatore, presente sul sito dell’inps, in grado di stimare il valore del sussidio.

Quando la somma a cui si ha diritto, risulta inferiore al reddito che lo stato considera come indispensabile per portare avanti uno stile di vita dignitoso, allora si potrà beneficiare anche dell’integrazione al minimo.

La pensione di anzianità in breve

La pensione di anzianità era un sussidio erogato dallo stato in sostituzione allo stipendio mensile, a favore di tutti i cittadini in possesso dei requisiti previsti dalla legge. Il sussidio, da qualche anno, è stato sostituito dalla pensione anticipata, ma tuttora per alcune categorie di lavoratori è ancora possibile accedere a questa prestazione.
La domanda di pensionamento inps, può essere inviata per via telematica, oppure attraverso i patronati o i contact centre.

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