Ad oggi, anche l’INPS ha dovuto adottare misure di protezione contro i numerosi attacchi informatici che mettono a rischio gli utenti e le loro informazioni. Le truffe legate all’INPS – tramite messaggi, email, siti web fraudolenti o profili falsi sui social – sono ormai all’ordine del giorno. Per questo è fondamentale restare aggiornati e conoscere le tecniche più comuni utilizzate dai truffatori, così da evitare spiacevoli inconvenienti e proteggere i propri dati.

Truffe INPS: quali sono e come proteggersi
Oggi la nostra identità digitale è una risorsa preziosa, ma anche un obiettivo per truffatori sempre più sofisticati. Le modalità di attacco sono molteplici: email ingannevoli, SMS, telefonate, siti web falsi e persino visite a domicilio.
I criminali puntano a ottenere informazioni sensibili, come dati anagrafici e bancari, documenti d’identità (spesso associati a selfie) o credenziali per accedere a servizi digitali, incluso lo SPID. In casi estremi, queste informazioni possono finire sul dark web o essere utilizzate per frodi finanziarie.
L’invio di email sospette: ecco il phishing
Il phishing è una forma di truffa informatica che sfrutta messaggi ingannevoli, spesso camuffati da comunicazioni ufficiali, per spingere le persone a fornire dati sensibili come credenziali di accesso o informazioni bancarie.
Negli ultimi anni i truffatori hanno spesso utilizzato il nome dell’INPS come falso mittente di email o SMS fraudolenti, così da ottenere la fiducia dei cittadini e indurli a cliccare su link pericolosi.
Gli schemi più frequenti prevedono l’invio di email che sembrano provenire dall’INPS e invitano l’utente a cliccare su un collegamento per:
- aggiornare i dati personali o bancari;
- richiedere un presunto rimborso;
- evitare la sospensione di una prestazione.
Il collegamento rimanda in realtà a un sito contraffatto, graficamente simile al portale ufficiale, che registra le informazioni inserite dall’utente.
SMS poco raccomandabili? Attenzione alla truffe INPS “smishing”
Con lo smishing avviene tramite SMS e i truffatori inviano SMS che apparentemente provengono da enti ufficiali, come l’INPS, con l’obiettivo di indurre il destinatario a cliccare su link fraudolenti o a fornire dati sensibili.
Questi messaggi puntano quasi sempre sull’urgenza, ad esempio parlando di bonus da riscuotere, errori nei dati, richieste di aggiornamento o rischio di sospensione di un servizio. In alcuni casi, i link rimandano anche all’installazione di applicazioni dannose.
Per proteggersi è fondamentale prestare attenzione, non cliccare su link sospetti e verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni ricevute.
Esempi truffe INPS: SMS falsi che chiedono dati personali e siti contraffatti simili al portale INPS. Fonte: Inps.it
Messaggi sospettosi tramite Social Network
I tentativi di frode possono verificarsi anche sui social network o tramite app di messaggistica, dove circolano profili falsi che si spacciano per l’INPS. Qualsiasi nuovo canale ufficiale sarà sempre comunicato direttamente dall’Istituto. Di seguito un riepilogo dei canali attivi e ufficiali dell’INPS, con link diretti, per aiutarti a navigare in sicurezza:
- WhatsApp (“INPS per tutti”)
- Facebook (“INPS per la Famiglia”, “INPS – Credito e Welfare Dipendenti Pubblici”)
- Instagram (inps_social)
- X (@INPS_it)
- LinkedIn (INPS_official)
- YouTube (canale ufficiale)
❌Non attivi al momento: Telegram e Signal e WeChat.
Truffe INPS telefoniche e falsi funzionari INPS a domicilio
I truffatori possono fingersi operatori INPS per ottenere dati sensibili. Tra le richieste più comuni ci sono:
- dati personali o bancari;
- informazioni sulle prestazioni in corso;
- verifiche sulla propria posizione contributiva.
In alcuni casi, sono stati segnalati falsi funzionari che si presentano direttamente a domicilio, spacciandosi per incaricati dell’Istituto. Possono chiedere di:
- visionare documenti personali;
- raccogliere firme o altre informazioni sensibili.
Cosa non devi assolutamente fare: salva il nostro promemoria
Avere sempre a portata di mano un piccolo promemoria può essere molto utile in situazioni delicate. Per questo abbiamo preparato un’infografica che raccoglie tutte le informazioni principali per proteggersi efficacemente dalle truffe legate all’INPS:
- NON cliccare su link sospetti.
- NON scaricare file .exe o altri allegati non richiesti.
- NON inviare documenti personali su richiesta.
I truffatori sono molto abili e possono replicare fedelmente email, messaggi e siti web dell’INPS, inclusi loghi e grafica, rendendo difficile distinguere le comunicazioni autentiche da quelle fraudolente.
Al minimo sospetto, fermati e verifica sempre la comunicazione contattando direttamente l’INPS tramite i canali ufficiali. Non fornire informazioni personali durante telefonate sospette e annota eventuali dettagli utili. Segnala immediatamente email, SMS o messaggi sospetti, così da contribuire a bloccare nuovi tentativi di truffa.
In caso di dubbio utilizza sempre i canali ufficiali dell’INPS per ottenere informazioni, aggiornamenti o accedere ai servizi online.
Sospetti una truffa INPS? Fermati e contatta i canali ufficiali
Le truffe legate all’INPS si manifestano soprattutto tramite email, SMS, social network, telefonate e persino visite a domicilio, tutte finalizzate a carpire dati personali, bancari o credenziali digitali. I truffatori sfruttano urgenza e falsi messaggi ufficiali per spingere le vittime ad agire senza riflettere. Per proteggerti, non cliccare mai su link sospetti, non scaricare allegati, non fornire documenti né dati sensibili su richiesta. Al minimo dubbio, interrompi la comunicazione e verifica sempre tramite i canali ufficiali dell’INPS: è l’unico modo sicuro per difendere la tua identità digitale.