Il concordato preventivo biennale è uno strumento introdotto dallo stato italiano per semplificare il rapporto tra contribuenti e l’agenzia delle entrate e ridurre l’evasione fiscale.
Grazie a questo accordo, infatti, professionisti e imprese possono stabilire anticipatamente assieme al fisco italiano il reddito imponibile su cui calcolare le imposte, senza basarsi su quelli che saranno i guadagni effettivi.
Nei prossimi paragrafi ti spiegheremo esattamente in che cosa consiste il concordato preventivo biennale, quali sono i vantaggi per i contribuenti e gli obblighi da assolvere per non perdere questa opportunità.
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- Cos'è il concordato preventivo biennale e come funziona
- Quali sono i redditi su cui viene stipulato il concordato?
- Chi può aderire al concordato preventivo fiscale?
- Cause di esclusione: quando non si può aderire al concordato preventivo biennale
- Come aderire al concordato preventivo biennale
- Decadenza dal concordato preventivo biennale
- Regime opzionale di imposizione sostitutiva sul reddito concordato maggiore
- Come rinnovare il concordato preventivo biennale
- Cerchi informazioni sulle agevolazioni per aziende e professionisti? Scoprile!
- CPB: il patto tra contribuenti e agenzia dell’entrate per il calcolo delle imposte dovute
- FAQ
Cos’è il concordato preventivo biennale e come funziona
Il concordato preventivo biennale è un accordo che viene effettuato tra il contribuente (il professionista o l’azienda che versa le tasse) e l’Agenzia delle entrate.
La procedura permette di stabilire in anticipo l’importo del reddito imponibile per procedere al calcolo delle imposte che dovranno essere versate nei due anni successivi: in questo modo il contribuente non pagherà in base ai guadagni effettivi ma in base a quanto preventivato.
Questa nuova procedura fiscale è stata ideata dallo stato italiano per ridurre l’evasione fiscale e incentivare l’adempimento spontaneo degli obblighi fiscali.
I vantaggi? Grazie a questo accordo, i contribuenti possono evitare contestazioni sul reddito dichiarato per i due anni successivi.
Quali sono i redditi su cui viene stipulato il concordato?
Secondo quanto previsto dal Testo unico sulle imposte dei redditi (TUIR) sono oggetto del concordato preventivo biennale i:
- redditi di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni;
- redditi d’impresa.
Entrambi i redditi non possono essere inferiori ai 2000 euro.
Chi può aderire al concordato preventivo fiscale?
Hanno diritto a partecipare al concordato preventivo biennale coloro che
- si sottopongono a una valutazione della propria affidabilità fiscale tramite gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);
- hanno aderito al regime forfettario;
- presentano un livello di affidabilità fiscale adeguato (almeno 8) secondo i parametri stabiliti dall’agenzia delle entrate.
Non possono invece aderire coloro che si trovano in situazioni di irregolarità fiscale.
Requisiti e documentazione necessari
Per aderire al concordato preventivo biennale, è necessario:
- essere in regola con gli adempimenti fiscali;
- aver presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi;
- non avere condanne per reati fiscali, societari o di riciclaggio/autoriciclaggio.
Cause di esclusione: quando non si può aderire al concordato preventivo biennale
L’articolo 11 del Decreto Legge n. 13/2024 stabilisce che non è possibile aderire al concordato preventivo biennale se si verifica una delle seguenti queste situazioni.
- La dichiarazione dei redditi non è stata presentata in almeno uno degli ultimi tre anni.
- Sono presenti debiti fiscali o previdenziali superiori a 5.000 euro.
- Esistono condanne per reati fiscali.
- Esistono condanne per reati come false comunicazioni, riciclaggio o autoriciclaggio.
- Più del 40% del reddito proviene da fonti esenti o escluse nel periodo precedente.
- È stata effettuata l’adesione al regime forfettario nel primo anno del concordato.
Come aderire al concordato preventivo biennale
Per aderire al concordato preventivo biennale, innanzitutto è necessario utilizzare il software “Il tuo ISA”: sarà così possibile ottenere la proposta di concordato dell’agenzia delle entrate e valutare se accettarla o meno.
Dopo sarà necessario compilare il Modello CPB 24/25 che dovrà essere presentato insieme al modello ISA in sede di dichiarazione annuale dei redditi.
Come compilare il Modello CPB
Per compilare il modello del concordato preventivo biennale segui queste indicazioni.
- Rigo P01: dichiara di non avere debiti tributari o previdenziali superiori a 5.000 euro.
- Rigo P02: certifica l’assenza di cause di esclusione (ad esempio, mancata presentazione della dichiarazione dei redditi negli ultimi tre anni o condanne civili/penali rilevanti).
- Rigo P03: indica eventuali eventi straordinari tramite codice specifico.
- Rigo P04: inserisci il reddito d’impresa o da lavoro autonomo.
- Rigo P05: indica la produzione netta ai fini IRAP.
- Nei righi seguenti riporta gli imponibili per il calcolo delle imposte del 2024 e 2025.
- Barra il rigo P10 per accettare il concordato.
Per essere certo di compilare il modello nel modo corretto ti consigliamo di rivolgerti a un consulente fiscale o a un commercialista.
C’è una scadenza per presentare la domanda?
Per il biennio 2024-2025: ea scadenza ordinaria era fissata al 31 ottobre 2024. È stata concessa una proroga fino al 12 dicembre 2024 per coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre 2024.
Per il biennio 2025-2026 e successivi: La scadenza è anticipata al 31 luglio di ciascun anno.
È importante notare che queste scadenze potrebbero subire modifiche. Infatti, i commercialisti hanno recentemente richiesto più tempo per aderire al concordato preventivo biennale per il 2025, chiedendo di posticipare la scadenza attualmente fissata al 31 luglio 2025.
Tuttavia, al momento, non ci sono conferme ufficiali di eventuali proroghe per il 2025.
Decadenza dal concordato preventivo biennale
Il concordato preventivo biennale decade se:
- durante un accertamento fiscale vengono rilevate attività non dichiarate o passività non deducibili superiori al 30% dei ricavi dichiarati;
- attraverso una dichiarazione integrativa vengono modificati i dati sui redditi o sul valore della produzione dichiarati precedentemente;
- i dati presenti nella dichiarazione dei redditi risultano differente rispetto a quelli comunicati nel concordato.
In caso di decadenza, le imposte e i contributi vengono comunque calcolati sul reddito concordato, se superiore a quello effettivo.
Cessazione del concordato preventivo biennale
Il concordato preventivo biennale termina nei seguenti casi.
- L’attività viene cessata o modificata.
- Le basi imponibili effettive calano di oltre il 30% rispetto a quelle concordate.
- Si adotta il regime forfettario (solo per i contribuenti ISA).
- Si verificano fusioni, scissioni o modifiche societarie (solo per i contribuenti ISA).
- I ricavi o compensi superano il limite di legge maggiorato del 50% (solo per i contribuenti ISA).
- I ricavi o compensi superano il limite di legge aumentato del 50% (solo per i forfettari).
Regime opzionale di imposizione sostitutiva sul reddito concordato maggiore
Il nuovo regime fiscale opzionale consente ai contribuenti che accettano la proposta dell’agenzia delle entrate di applicare un’imposta sostitutiva sul reddito d’impresa o da lavoro autonomo che accede gli importi dichiarati nell’anno precedente.
L’imposta sostitutiva si applica sulla parte di reddito superiore a quello precedente, al netto delle voci straordinarie, e varia in base al punteggio ISA ottenuto nel 2023.
- Punteggio ISA pari o superiore a 8: aliquota del 10%
- Punteggio ISA tra 6 e 8: aliquota del 12%
- Punteggio ISA inferiore a 6: aliquota del 15%
Come rinnovare il concordato preventivo biennale
Allo scadere del biennio l’agenzia formulerà un’ulteriore proposta che sarà relativa al biennio successivo, a condizione che il contribuente continui a soddisfare i requisiti di accesso e in assenza di cause di esclusione.
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CPB: il patto tra contribuenti e agenzia dell’entrate per il calcolo delle imposte dovute
Il concordato preventivo biennale è una vera e propria opportunità per i lavoratori che operano in regime forfettario e le imprese che desiderano gestire le imposizioni fiscali in modo più semplice e prevedibile.
Grazie a un accordo con l’agenzia delle entrate, infatti, queste categorie di contribuenti potranno stabilire in anticipo il reddito imponibile evitare contestazioni future e riducendo il rischio di controlli fiscali per 2 anni.
Tuttavia, non tutti possono firmare il concordato preventivo biennale: per aderire e mantenere attivo il concordato, è fondamentale rispettare alcuni requisiti come assicurarsi di essere in regola con gli adempimenti fiscali e non aver compiuto alcune tipologie di reati.
FAQ
Come funziona il concordato biennale preventivo?
Attraverso il concordato preventivo biennale è possibile stabilire in anticipo il reddito imponibile su cui calcolare le imposte per i due anni successivi.
Cosa succede se aderisco al concordato preventivo biennale?
Aderendo al concordato biennale accetti gli importi del reddito imponibile stabiliti dall’Agenzia delle Entrate per i due anni successivi. Durante questo periodo, non avrai contestazioni da parte dell’Agenzia delle entrate, a patto che si rispettino i requisiti per partecipare al concordato. Il Concordato può anche decadere in caso di irregolarità.