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Cosa fare in caso di nascita di un figlio all’estero

Da Michele Vitarelli • Aggiornato il 4 Agosto 2025 • Tempo di lettura stimato: 5 minuti

La cittadinanza italiana di un figlio nato all’estero da due genitori italiani viene ottenuta automaticamente per diritto di sangue. Tuttavia, affinché la cittadinanza sia formalmente riconosciuta, è necessario trascrivere l’atto di nascita nei registri di stato civile in Italia.

Trascrizione dell'atto di nascita: formalizzare la cittadinanza italiana del figlio nato all'estero
Trascrizione dell’atto di nascita: formalizzare la cittadinanza italiana del figlio nato all’estero

Perché registrare la cittadinanza Italiana di un figlio nato all’estero?

Per il figlio nato all’estero da due cittadini italiani, i genitori possono richiedere allo Stato di riconoscere la nazionalità italiana del figlio attraverso un iter burocratico molto semplice. La procedura è fondamentale perché consente al bambino di avere la doppia cittadinanza: quella del Paese di nascita e quella dei genitori.

Grazie all’ottenimento della cittadinanza italiana il bambino potrà, a tutti gli effetti, godere di tutti i benefici sociali, politici e civili offerti dallo stato italiano ai suoi cittadini.

Che cos’è lo ius sanguinis e come funziona la cittadinanza in Italia

Il caso di un figlio nato all’estero da genitori italiani rientra nella fattispecie dello ius sanguinis (letteralmente “diritto di sangue”). Questo principio stabilisce che, in virtù del legame di sangue, i figli dei cittadini italiani hanno diritto alla cittadinanza italiana alla nascita, indipendentemente dal luogo in cui nascono.

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Leggi il nostro articolo di approfondimento “Come ottenere la cittadinanza italiana” per conoscere in dettaglio tutte le modalità di acquisizione della cittadinanza italiana: i casi di ius sanguinis, ius soli, matrimonio e residenza.

Cosa bisogna fare per registrare la cittadinanza italiana del figlio

Registrare la nazionalità italiana di un figlio nato all’estero non è una procedura complicata, tuttavia sono necessari alcuni requisiti e alcuni passaggi burocratici.

  1. Il primo requisito fondamentale è che almeno uno dei genitori sia regolarmente iscritto all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), ovvero il registro ufficiale dei cittadini italiani che vivono stabilmente fuori dal territorio nazionale.
  2. Dopo la nascita del bambino, i genitori devono richiedere la trascrizione dell’atto di nascita presso i registri di stato civile italiani. La domanda può essere presentata:
    • al Comune italiano di iscrizione AIRE;
    • oppure al Consolato italiano competente per il luogo di residenza estera.
  3. Dopo la nascita del figlio, la coppia dovrà presentare la richiesta di trascrizione dell’atto di nascita del bambino nei registri italiani. I genitori possono scegliere se inoltrare la domanda al proprio Comune italiano di iscrizione AIRE o al consolato, in base alle loro preferenze.
  4. Una volta completata tutta la procedura, il minore sarà automaticamente iscritto all’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero. I genitori potranno comunque effettuare una verifica dell’iscrizione all’ AIRE accedendo al portale Fast IT, il sito italiano dedicato ai servizi consolari per i cittadini esteri.
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È comunque consigliabile inviare una mail al Consolato o al Comune di riferimento per assicurarsi che la richiesta sia stata effettivamente inoltrata e presa in carico. In caso contrario, sarà necessario che i genitori sollecitino o completino personalmente il disbrigo della pratica.

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Quali sono i documenti da presentare per richiedere la trascrizione della nascita?

Quando i genitori presentano la richiesta di trascrizione, devono allegare alla domanda i seguenti documenti:

  • fotocopia del certificato di nascita del bambino compilato dall’Ufficio responsabile dello Stato estero in cui è avvenuta la nascita. A tal proposito consigliamo di informarsi verso il consolato di riferimento per verificare la necessità di un documento redatto in forma semplificata o tradotta;
  • un documento che attesta la nazionalità italiana di almeno uno dei due genitori.

Come deve essere redatto l’atto di nascita per la trascrizione in Italia

L’atto di nascita estero deve essere presentato in una delle seguenti modalità:

  1. Tradotto in lingua italiana:
    • La traduzione deve essere conforme al testo originale e:
      • redatta dall’Autorità Consolare Italiana all’estero, oppure
      • effettuata da un traduttore giurato, con firma legalizzata presso il Consolato.
  2. Legalizzato o apostillato:
    • L’atto deve essere:
      • legalizzato dall’Autorità Consolare Italiana, oppure
      • munito di Apostille, se rilasciato in uno Stato aderente alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961.
  3. Redatto su modello plurilingue:
    • Se lo Stato di rilascio ha aderito alla Convenzione di Vienna dell’8 settembre 1976, è sufficiente il modello internazionale plurilingue (senza necessità di traduzione né legalizzazione).
    • Paesi aderenti: Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Capo Verde, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia.
  4. Documento pubblico UE:
    • In base al Regolamento (UE) 2016/1191, applicabile dal 16 febbraio 2019, i documenti pubblici rilasciati da uno Stato membro dell’UE sono esentati da legalizzazione e traduzione, a condizione che siano corredati del modulo standard multilingue.

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Vuoi restare aggiornato su naturalizzazione, cittadinanza e permessi di soggiorno? Visita la nostra sezione dedicata. Ecco alcuni articoli che potrebbero interessarti:

La trascrizione della nascita in Italia di un figlio nato all’etero

Una coppia di cittadini italiani sposati ma residenti all’estero, può ottenere la cittadinanza italiana del figlio nato all’estero chiedendo la trascrizione dell’atto di nascita al comune italiano. La richiesta può essere inoltrata sia al Consolato che al comune di iscrizione AIRE ma, in alcuni stati, la procedura viene svolta in maniera d’ufficio dallo stesso consolato. Pertanto è preferibile controllare quali sono le esatte procedure previste da ogni stato.

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Michele Vitarelli
Grande appassionato di scrittura e di politiche sociali, grazie alla collaborazione con il Team Procedureamministrative posso finalmente trasformare la mia passione per la scrittura in un impegno concreto. Credo fortemente che divulgare informazioni in modo semplice e accessibile contribuisca a rendere la società più giusta e equa.

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