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Il prestito per dipendenti e pensionati: la cessione del quinto 

Da Michele Vitarelli
Aggiornato il 5 Novembre 2024
Tempo di lettura stimato: 10 minuti

Numerose sono le forme di credito erogate dalle banche e dalle finanziarie. L’obiettivo è quello di offrire un’ampia gamma di prodotti finanziari così da soddisfare tutte le esigenze e particolarità di ogni richiedente. 

I lavoratori dipendenti e i pensionati possono richiedere una forma peculiare di prestito: la cessione del quinto. Un finanziamento richiesto per esigenze private e familiari, come l’acquisto di un’auto, bisogno di liquidità, ristrutturazioni, etc.

Con la lettura del nostro articolo scoprirai in cosa consiste il prestito, la procedura per ottenerlo, i requisiti, il calcolo della rata e alcune dritte su come scegliere il più conveniente. 

Grazie alla cessione del quinto potrai rimborsare la tua rata direttamente dalla busta paga o pensione
Grazie alla cessione del quinto potrai rimborsare la tua rata direttamente dalla busta paga o pensione.

Che cos’è la cessione del quinto? 

La cessione del quinto è una forma di credito a tasso fisso rivolto ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. 

Il debito contratto viene ripagato attraverso una trattenuta in busta paga o nella pensione di un importo che non supera un quinto (20%) della retribuzione netta mensile. L’ente previdenziale o l’azienda, tratterrà la rata dalla busta paga o dal cedolino della pensione e la verserà direttamente al finanziatore. 

Quanto dura la cessione del quinto?

La cessione del quinto può durare da un minimo di 2 anni fino a un massimo di 10 anni e rientra nella tipologia di credito non finalizzato, ovvero non si è obbligati a specificare il motivo per cui si richiede il prestito. 

Quali sono i requisiti per accedere alla cessione del quinto?

Per i lavori dipendenti i requisiti sono:

  • Avere un contratto a tempo indeterminato;
  • essere residente in Italia; 
  • avere un’età compresa tra 18 e 63 anni.

Per i pensionati invece: 

  • Ricevere il minimo pensionabile stabilito annualmente dalla legge al netto della quota cedibile;
  • Non avere più di 90 anni – a volte 85 dipendendo dalla società –  alla scadenza del finanziamento.

Chi sono i soggetti esclusi?

La retribuzione fissa e continuativa e il requisito di continuità che caratterizzano il prestito, provocano l’esclusione delle seguenti categorie: 

  • lavoratori autonomi, liberi professioni e imprenditori;
  • ricettori di rendite finanziarie o immobiliari, come gli affitti;
  • dipendenti a tempo determinato, stagionali e similari. 

I titolari  di pensioni di invalidità, assegno sociale e inabilità non possono richiedere questa tipologia di prestito. 

Quali sono i motivi più ricorrenti di un rifiuto della concessione?

Un rapporto di lavoro instabile o precario, falle ed errori presenti nella documentazione, concomitanza di altri prestiti in corso sono fattori che possono ritirare e diffidare la banca dalla concessione. 

Per i pensionati invece, oltre alle lacune nella documentazione altri fattori che gravano sono un reddito troppo basso e i limiti legati all’età che potrebbero impedire la contrattazione della polizza assicurativa obbligatoria.

Documentazione necessaria

Oltre alla documentazione personale e anagrafica, per i prestiti a dipendenti privati e pubblici vengono richiesti: 

  • L’ultima busta paga;
  • TFR maturato e altri trattamenti in busta paga;
  • retribuzione annua e mensile, lorda e netta;
  • certificato di stipendio, richiesto al proprio datore lavoro, attestante l’esistenza del rapporto di lavoro oltre ad altre informazioni utili;
  • consenso dell’azienda incaricata a corrispondere le rate direttamente all’ente finanziatore;

Per i pensionati: 

  • il certificato di stipendio rilasciato dall’ente pensionistico;
  • ultimo cedolino della pensione;
  • consenso dell’ente pensionistico, incaricato a corrispondere le rate direttamente all’ente finanziatore;

Per ottenere la cessione del quinto è indispensabile la presenza di una copertura assicurativa obbligatoria. Quest’ultima viene contratta direttamente dall’istituto finanziatore e figurerà tra i costi complessivi dell’operazione. 

Come funziona la domanda per la concessione del quinto?

La richiesta di concessione del quinto è una procedura standardizzata e presenta dei passaggi che racchiudiamo nei sei step elencati di seguito: 

  1. Istruttoria: l’istituto finanziario procede all’istruttoria verificando la documentazione e nel caso vengano rispettati tutti i requisiti ne interessa la compagnia assicurativa; 
  2. Polizza assicurativa: l’assicurazione verifica l’attuabilità della richiesta e, nel caso ritenga sostenibile il rischio, emette la polizza a garanzia del finanziamento;
  3. Notifica: il lavoratore dipendente deve firmare una delega che consente il datore di lavoro a pagare ogni mese la la rata detratta dallo stipendio;
  4. Benestare: la banca o la finanziaria inviano il benestare all’impresa, che conferma l’autenticità dei dati e l’autorizzazione;
  5. Controllo finale: prima dell’erogazione, il richiedente verifica il contratto di cessione per assicurarsi che tutte le informazioni siano corrette;
  6. Erogazione: una volta ricevuto il benestare dal datore di lavoro, viene effettuata l’erogazione della richiesta;
  7. Tempistiche: l’importo del prestito viene normalmente erogato entro poche settimane una volta ricevuto il benestare dall’azienda o dall’istituto previdenziale.  In media, l’intero processo, può avere una durata tra i 5 e i 15 giorni lavorativi.

Quali garanzie richiede la banca prima di concedere il pagamento?

Per questo tipo di prestito la banca o la finanziaria non richiede garanzie in quanto il prestito è garantito dal TFR maturato.

Per legge, i dipendenti non potranno richiedere anticipi sul TFR per tutta la durata del prestito. 

Oltre, al TFR, un’ulteriore garanzia al rischio di insolvenza è la stessa assicurazione obbligatoria – prevista come requisito indispensabile – che tutela dal rischio di vita e perdita di lavoro. 

Queste caratteristiche rendono il prestito meno rischioso per le banche. Tuttavia, occorre ricordare che il mancato rispetto delle condizioni contrattuali potrebbe inficiare sul punteggio di credito del debitore, segnalandolo come “cattivo pagatore” agli istituti di crediti, incidendo sulla sua possibilità di ricevere prestiti in futuro. 

Cosa succede in caso di ripensamento?

Il contraente ha diritto a recedere dal contratto, in caso di ripensamenti, entro 14 giorni dalla stipula comunicando tramite raccomandata la sua volontà di esercitare il diritto di recesso. 

Cosa succede in caso di estinzione anticipata del prestito?

In caso di estinzione anticipata, invece, si dovrà versare il debito residuo e, ove previsto, il pagamento di una penale che non può superare l’1% per legge. Alcuni istituti possono scegliere di non applicare la penale, addebitando solo le spese di istruttoria e imposte. Inoltre, verranno rimborsati la quota assicurativa non goduta e gli interessi non maturati.

Come e quando rinnovare il prestito? 

Con il consenso e l’approvazione dell’istituto finanziatore è possibile rinnovare il prestito, anche ri-discutendo i termini del contratto in corso se si vuole aumentare la quota o allungare la durata del rimborso. 

L’opzione di rinnovo è prevista solo nel caso in cui trascorra il 40% del piano di rimborso per prestiti da 6 a 10 anni: supponendo di contrarre un prestito a 10 anni, in questo caso, il rinnovo sarà possibile solo al quarto anno. 

Prima dei quattro anni e per i prestiti con durata da 2 a 5 anni e il rinnovo sarà consentito in qualsiasi momento a patto che la nuova concessione sia di 120 mesi.

Rinegoziare il prestito è possibile?

In situazioni di difficoltà economica, come ad esempio l’aumento del costo della vita o un cambio nella situazione familiare, è possibile rinegoziare il prestito per aiutare ad affrontare spese impreviste. 

Nella cessione del quinto è possibile rinegoziare il prestito con la banca o la finanziaria previo accordo, così da riformulare le condizioni di pagamento della rata, il tasso di interesse e la durata del contratto. A discrezione dell’istituto la rinegoziazione potrà presentare dei costi e delle spese aggiuntive

Come viene calcolata la rata? 

La rata del prestito corrisponde a un quinto (20%) della retribuzione netta o della pensione tenendo in considerazione questi aspetti:

  • si applica solo sulla retribuzione netta, escludendo le trattenute previdenziali e fiscali
  • non vengono considerate voci come: straordinari, premi, benefit, etc;
  • non vengono considerate le mensilità aggiuntive come la tredicesima e quattordicesima

Il calcolo del quinto viene effettuato su base mensile, quindi si determina l’importo massimo che può essere trattenuto per tutti i 12 mesi dell’anno. Ad esempio, se la retribuzione netta è di 2.000 euro, la trattenuta massima sarà di 400 euro (20% di 2.000 euro).

L’importo della rata finale dipenderà da diversi fattori, tra cui l’ammontare totale del prestito, gli anni di durata del contratto e il tasso di interesse applicato.

Vantaggi e svantaggi della concessione del quinto

In base alle esigenze personali, alle necessità, e alle convenienze di ognuno la cessione del quinto potrebbe risultare più o meno vantaggiosa rispetto a un prestito classico.

Tra i vantaggi, spiccano la facilità di concessione, tempistiche rapide per la richiesta e l’erogazione, la flessibilità nel come spendere l’importo, e l’accessibilità anche a cattivi pagatori.

Tuttavia, i costi sono generalmente più elevati, c’è un forte rischio di sovraindebitamento originato dalla facilità di accesso al credito e la riduzione di liquidità mensile potrebbe complicare la gestione del budget mensile nel caso di spese impreviste. Non ultimo, seppur dipenda dall’istituto bancario e finanziario scelto, la rinegoziazione o l’estinzione anticipata del prestito potrebbe risultare complessa

I nostri consigli e l’importanza del TAEG 

Prima di contrarre qualsiasi tipologia di prestito è bene informarsi al meglio per poter scegliere la soluzione più affine alle nostre esigenze e più ottimale alle nostre capacità reddituali e economiche. 

Nel caso della cessione del quinto, è fondamentale: 

  • Valutare il reale bisogno del prestito e le capacità di rimborso. Calcolare se si è in grado di fronteggiare eventuali spese impreviste con lo stipendio mensile decurtato della rata del prestito;
  • Confrontare tutte le offerte degli intermediari e considerare anche altre tipologie di prestiti, come quello personale;

Lo strumento imprescindibile allo scopo di confrontare le proposte di finanziamento è il TAEG, che rappresenta il costo complessivo del finanziamento in percentuale. Più il TAEG è basso più il finanziamento è economico

Quali istituti finanziari concedono il prestito?

Vi elenchiamo alcuni istituti bancari e finanziari che forniscono strumenti utili per calcolare e per richiedere un preventivo:

  • Unicredit: offre un preventivo gratuito e senza impegno tramite appuntamento;
  • Poste Italiane: offre numerose agevolazioni e prezzi vantaggiosi, per un preventivo verrai contattato da un consulente e potrai fissare un appuntamento;
  • Findomestic del gruppo Bnl: grazie alla simulazione del preventivo online è possibile farsi un’idea fin da subito del Taeg richiesto; 
  • Pitagora: verrai richiamato per un preventivo gratuito;

Inoltre, grazie al sito PrestitiOnline è più semplice e intuitivo confrontare le varie condizioni e Taeg dei diversi istituti, facilitando e indirizzando così i richiedenti ad una scelta più consapevole e personale possibile.  

La cessione del quinto: un prestito particolare per i dipendenti e i pensionati 

La cessione del quinto è una forma di credito flessibile e accessibile per i lavoratori dipendenti e i pensionati, offrendo il vantaggio del rimborso diretto dalla busta paga o dalla pensione.

Tuttavia, è bene considerare anche i rischi associati all’operazione, come il possibile impatto sulla liquidità mensile e il rischio di sovraindebitamento. Consigliamo, quindi, di esplorare e confrontare le varie offerte utilizzando il parametro di riferimento TAEG e, nel caso di dubbi sulla propria capacità di rimborso a lungo termine, valutare anche altre forme di finanziamento. 

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Michele Vitarelli

Grande appassionato di scrittura e di politiche sociali, grazie alla collaborazione con il Team Procedureamministrative posso finalmente trasformare la mia passione per la scrittura in un impegno concreto. Credo fortemente che divulgare informazioni in modo semplice e accessibile contribuisca a rendere la società più giusta e equa.

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